Cardinale:"Vogliamo vincere. Ibra, Furlani, Tonali e lo scudetto...".

Djici

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Perchè in questo modo minimizzi il rischio e hai ricavi sicuri.

Tra l'altro, per chi non lo avesse ancora capito, il mecenatismo dei proprietari di una volta criticato da Cardinale ("la maggior parte di coloro che investono in società sportive lo fanno perché sono coinvolti emotivamente") comportava che i costi per avere una squadra competitiva e di livello fossero a carico esclusivamente dei ricchi proprietari mentre il modello definito "sostenibile" fa sì che siano i tifosi, cioè noi, a doverci pagare queste spese mentre i proprietari guadagnano sulla nostra passione. Negli anni 90/00 un tifoso italiano andava a vedersi i migliori giocatori del mondo pagando cifre accettabili mentre oggi per poter portare il figlio allo stadio a momenti deve vendersi un rene e poi in campo si gusta il festival della mediocrità perchè "non possiamo competere con il Real". Che bello il progresso!!

La faccio molto semplice.
Se dobbiamo pagare noi per fare caminare il Milan con le proprie gambe allora PRETENDO che siano i tifosi ad essere i proprietari e a prendere le decisioni. Non che questi lucrano con la nostra passione senza nemmeno provare a fare qualcosa di buono in campo.
 

-Lionard-

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Perdonami, ma al mondo ormai chi è che non è sostenibile? Le Inglesi sono tutte sostenibili, in Italia oltre noi ci sono Atalanta, Napoli, Bologna ecc (solo Juve, Roma e Inter tra quelle davanti hanno fatto disastri), in Germania tutte, In Spagna quasi tutte.

Qui si parla di sostenibilità come se sia un concetto inventato da noi due anni fa, quando invece la sostenibilità è praticata e conosciuta da tutti nel mondo dello sport da prima che entrasse in vigore il ffp.
Non mi va giù il piano che si ha per portare avanti la sostenibilità, perché un Napoli può essere sostenibile e comprare Oshimen ed ambire a Conte (che non mi piace, ma almeno dimostrano ambizione), mentre noi la sostenibilità la facciamo con Royal e Terracciano?

Perché noi siamo l’unico club al mondo che crede di essere più avanti dei tempi quando gli altri ci hanno doppiato e stanno per superarci nuovamente? Perché noi parliamo di analisi rischi-benefici sulla vendita di giocatori come Tonali? Il Bayern secondo voi si mette a fare analisi su Musiala? Noi buttiamo al vento l’identità perché pensiamo che sia un invenzione. Sono queste le cose che non mi vanno giù, non tanto la sostenibilità che è sacrosanta per quanto mi riguarda. L’idea di sport di Cardinale non è assolutamente applicabile al Milan, andrebbe bene al Como o al Venezia, mai al Milan.
La mia critica alla sostenibilità va oltre appunto la situazione relativa a Cardinale. Tu citi giustamente la Premier ma ad esempio lì già da 15 anni si critica aspramente il nuovo modello di business che vede profilare i cosiddetti "Sky box" a discapito dei posti popolari e l'incremento senza precedenti del prezzo dei biglietti. In questo modo indubbiamente si è virtuosi da un punto di vista finanziario ma un prezzo da pagare per i tifosi c'è eccome. Nessuno qui sta dicendo di ripartire dal calcio indebitato dei Tanzi, di Cragnotti o Cecchi Gori ma è indubbio che all'epoca il calcio fosse quasi "donato" da ricchi mecenati agli spettatori mentre ora si chieda tantissimo in termini economici al tifoso per poi offrire un prodotto nella maggior parte dei casi scadente e mediocre.

Ecco, la Bundes, che presenta i prezzi da stadio tra i più economici d'Europa, è invece un esempio virtuoso di sostenibilità. C'è però un "piccolo" dettaglio che manca a noi o alla Premier ad esempio. La regola "50+1" che prevede che siano i tifosi, tramite azionariato popolare, a detenere la maggioranza dei club. Così, per tornare al tuo discorso, si preserverebbero identità e tradizione da un lato e sostenibilità economica dall'altro. Con tanti saluti a gente che arriva e cerca di "americanizzarti".
 
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Ma sto colione a chi pensa di venderlo a 5 miliardi? vuole finanziare i prestiti ad un altro piu pezzente di lui?
Infatti.
Per come sta andando se non si cambia politica, il Milan perderà di competitività, il parco giocatori sarà svalutato, gli sponsor offriranno di meno, giocheremo in un San Siro ristrutturato dividendolo con l'Inter. Nessun valore creato, chi sarebbe così pazzo da dargli tutti quei soldi?
 
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La mia critica alla sostenibilità va oltre appunto la situazione relativa a Cardinale. Tu citi giustamente la Premier ma ad esempio lì già da 15 anni si critica aspramente il nuovo modello di business che vede profilare i cosiddetti "Sky box" a discapito dei posti popolari e l'incremento senza precedenti del prezzo dei biglietti. In questo modo indubbiamente si è virtuosi da un punto di vista finanziario ma un prezzo da pagare per i tifosi c'è eccome. Nessuno qui sta dicendo di ripartire dal calcio indebitato dei Tanzi, di Cragnotti o Cecchi Gori ma è indubbio che all'epoca il calcio fosse quasi "donato" da ricchi mecenati agli spettatori mentre ora si chieda tantissimo in termini economici al tifoso per poi offrire un prodotto nella maggior parte dei casi scadente e mediocre.

Ecco, la Bundes, che presenta i prezzi da stadio tra i più economici d'Europa, è invece un esempio virtuoso di sostenibilità. C'è però un "piccolo" dettaglio che manca a noi o alla Premier ad esempio. La regola "50+1" che prevede che siano i tifosi, tramite azionariato popolare, a detenere la maggioranza dei club. Così, per tornare al tuo discorso, si preserverebbero identità e tradizione da un lato e sostenibilità economica dall'altro. Con tanti saluti a gente che arriva e cerca di "americanizzarti".
Certo la Premier ha i suoi difetti. Come la Liga e come la Bundes. L’Italia la conosciamo tutti, fa schifo.

Peró io mi tengo tutta la vita questi modelli imperfetti, ma che mantengono identità sportiva e risultati come scopo ultimo alla porcheria che vuole farci diventare Gerry. Perché anche nell’incremento dei prezzi e nel modello business assurdo ed ingiusto della Premier, si riesce comunque a parlare di identità, di vittorie e di storia.

Peró si ho capito cosa volevi dire, a me interessa solo ribadire che sostenibilità non l’hanno inventata Furlani-Cardinale, la praticano tutti.
 

Djici

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La mia critica alla sostenibilità va oltre appunto la situazione relativa a Cardinale. Tu citi giustamente la Premier ma ad esempio lì già da 15 anni si critica aspramente il nuovo modello di business che vede profilare i cosiddetti "Sky box" a discapito dei posti popolari e l'incremento senza precedenti del prezzo dei biglietti. In questo modo indubbiamente si è virtuosi da un punto di vista finanziario ma un prezzo da pagare per i tifosi c'è eccome. Nessuno qui sta dicendo di ripartire dal calcio indebitato dei Tanzi, di Cragnotti o Cecchi Gori ma è indubbio che all'epoca il calcio fosse quasi "donato" da ricchi mecenati agli spettatori mentre ora si chieda tantissimo in termini economici al tifoso per poi offrire un prodotto nella maggior parte dei casi scadente e mediocre.

Ecco, la Bundes, che presenta i prezzi da stadio tra i più economici d'Europa, è invece un esempio virtuoso di sostenibilità. C'è però un "piccolo" dettaglio che manca a noi o alla Premier ad esempio. La regola "50+1" che prevede che siano i tifosi, tramite azionariato popolare, a detenere la maggioranza dei club. Così, per tornare al tuo discorso, si preserverebbero identità e tradizione da un lato e sostenibilità economica dall'altro. Con tanti saluti a gente che arriva e cerca di "americanizzarti".

Concordo.
Se dobbiamo pagare noi almeno decidiamo noi.
Azionariato popolare.
A noi almeno interesserà almeno un minimo vincere qualcosa.
 

mandraghe

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Certo la Premier ha i suoi difetti. Come la Liga e come la Bundes. L’Italia la conosciamo tutti, fa schifo.

Peró io mi tengo tutta la vita questi modelli imperfetti, ma che mantengono identità sportiva e risultati come scopo ultimo alla porcheria che vuole farci diventare Gerry. Perché anche nell’incremento dei prezzi e nel modello business assurdo ed ingiusto della Premier, si riesce comunque a parlare di identità, di vittorie e di storia.

Peró si ho capito cosa volevi dire, a me interessa solo ribadire che sostenibilità non l’hanno inventata Furlani-Cardinale, la praticano tutti.

In teoria quello che vuol fare Cardinale, slegare i risultati economici da quelli sportivi, non sarebbe sbagliato.

Il problema è che in Europa un modello così, soprattutto per un club come il Milan, è impossibile. In Europa i ricavi seguono i risultati sportivi, che Cardinale non lo capisca è incredibile.

Il Real ha avuto un’impennata di ricavi, valore e utili quando ha iniziato a investire pesantemente sui giocatori, vincendo trofei a ripetizione e incrementando appunto gli indicatori economici. Pensare di incrementare valore e ricavi senza investire cifre importanti per prendere fuoriclasse che ti fanno competere per vincere è fantascienza. A meno che, come è capitato al Barça, non ti ritrovi nelle giovanili Messi, Iniesta e Xavi. Ma queste sono circostanze rarissime.

Questo babbeo pensa davvero che in Europa un club glorioso come il Milan può generare valore prendendo mezzi giocatori e puntando al misero quarto posto. E pensa pure che i tifosi accettino tutto (aumento folle di biglietti incluso) senza protestare.

Voglio vedere cosa farà quando l’anno prossimo dovrà rinunciare ai 60-70 mln totali che mancheranno per la mancata qualificazione alla champions.



Alla fine perfino i tifosi dei Cowboys, il club sportivo che vale di più al mondo, ma che non vince da quasi 30 anni, pur incrementando il suo valore, si sono rotti le palle di fare figuracce e di venir presi per il kulo.

Se sto scemo acquistasse il Real, o una qualunque big storica europea e dicesse che vincere non è importante lo farebbero scappare a gambe levate. Invece, incredibilmente, ci sono “milanisti” che ancora gli danno credito, assurdo.
 
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In teoria quello che vuol fare Cardinale, slegare i risultati economici da quelli sportivi, non sarebbe sbagliato.

Il problema è che in Europa un modello così, soprattutto per un club come il Milan, è impossibile. In Europa i ricavi seguono i risultati sportivi, che Cardinale non lo capisca è incredibile.

Il Real ha avuto un’impennata di ricavi, valore e utili quando ha iniziato a investire pesantemente sui giocatori, vincendo trofei a ripetizione e incrementando appunto gli indicatori economici. Pensare di incrementare valore e ricavi senza investire cifre importanti per prendere fuoriclasse che ti fanno competere per vincere è fantascienza. A meno che, come è capitato al Barça, non ti ritrovi nelle giovanili Messi, Iniesta e Xavi. Ma queste sono circostanze rarissime.

Questo babbeo pensa davvero che in Europa un club glorioso come il Milan può generare valore prendendo mezzi giocatori e puntando al misero quarto posto. E pensa pure che i tifosi accettino tutto (aumento folle di biglietti incluso) senza protestare.

Voglio vedere cosa farà quando l’anno prossimo dovrà rinunciare ai 60-70 mln totali che mancheranno per la mancata qualificazione alla champions.



Alla fine perfino i tifosi dei Cowboys, il club sportivo che vale di più al mondo, ma che non vince da quasi 30 anni, pur incrementando il suo valore, si sono rotti le palle di fare figuracce e di venir presi per il kulo.

Se sto scemo acquistasse il Real, o una qualunque big storica europea e dicesse che vincere non è importante lo farebbero scappare a gambe levate. Invece, incredibilmente, ci sono “milanisti” che ancora gli danno credito, assurdo.
Se i ricavi aumentano bene, da tifoso sono sollevato. Il problema è che questa squadra con ricavi da 230M cinque anni fa mostrava più ambizioni di questa a 450M.

Ci sta sbagliare un progetto sportivo, il Napoli ne ha sbagliato uno ed é tornato con Spalletti per vincere lo scudetto, poi ha nuovamente sbagliato e sono andati a prendere Conte e a mettere i soldi. E parliamo sempre di una squadra che resta nei parametri.

Vediamo noi cosa si farà, se dopo un quinto posto si é deciso di vendere uno dei migliori invece di aggiungere ho poche speranze per quello che ci aspetta il prossimo anno.

Ripeto, quale sarà la risposta ad un progetto sportivo fallito? Secondo me nessuna, spero che mi facciano ricredere, ma da quello che leggo in queste interviste loro sono convinti di essere molto più bravi e svegli di tutti quelli che nel calcio ci sono da una vita.
 

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