Cardinale:"Ai tifosi interessa solo vincere. Il mio messaggio...".

sampapot

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spiegatemi...qual è il suo lavoro? vincere con intelligenza? cioè spendendo max 20 milioni a giocatore??? e poi che dice? che i tifosi vogliono solo vincere??? maddai....non lo sapevo....abbiamo vinto il derby per puro ****...gli altri non c'erano con la testa....se rigiochiamo altri 10 derby, ne perdiamo 7 o 8...Leao si è visto una sola volta e in una posizione non sua...Royal fa acqua da tutte le parti (Dimarco da che parte è sceso?).....sarà più difficile la prossima contro il lecce
 

Milanismo

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Cardinale, come sempre, parla dagli Usa:"Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere".

"Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Oggi (ieri, ndr) giochiamo contro i nostri colleghi dell’Inter. È il derby e l’obiettivo è quello. Ma, sapete, se persone come me e Stephen Pagliuca sono venute in Serie A, credo che questo tipo di incontro e di discussione sia fondamentale».

«Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia. Sulla Serie A, nei commenti iniziali, è venuto fuori il concetto di Made in Italy. Suggerisce che è la più alta qualità premium a livello globale: si pensa alla Ferrari, a Loro Piana, a Brunello Cucinelli. Ebbene, dovremmo pensare alla Serie A allo stesso modo. Una volta pensavamo alla Serie A allo stesso modo, poi il mondo è cambiato. E ora quando si parla di calcio a livello globale e si pensa alla massima qualità, si parla di Inghilterra, di Premier League. E una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria. E credo di averlo già detto, e questo è il livello di sofisticazione che dobbiamo raggiungere in Serie A».

Non si tratta di spendere come un governo mediorientale, cosa che non si farà mai. Si tratta di spendere un euro incrementale di capitale in modo migliore, più intelligente e più innovativo. Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. Servono i comuni, servono i governi. Si tratta di beni pubblici che avete la responsabilità di fornire alla vostra comunità

"In Italia non ho mai visto nulla di simile. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano
».

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Ma che cacchio dice sto yankee italo-americano?
E meno male che "dovrebbe" essere almeno un pelino italiano, visto anche il cognome che porta...questo è peggio di un Miller, uno Smith o un Armstrong...fora dai maroni !!
 

7AlePato7

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Cardinale, come sempre, parla dagli Usa:"Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere".

"Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Oggi (ieri, ndr) giochiamo contro i nostri colleghi dell’Inter. È il derby e l’obiettivo è quello. Ma, sapete, se persone come me e Stephen Pagliuca sono venute in Serie A, credo che questo tipo di incontro e di discussione sia fondamentale».

«Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia. Sulla Serie A, nei commenti iniziali, è venuto fuori il concetto di Made in Italy. Suggerisce che è la più alta qualità premium a livello globale: si pensa alla Ferrari, a Loro Piana, a Brunello Cucinelli. Ebbene, dovremmo pensare alla Serie A allo stesso modo. Una volta pensavamo alla Serie A allo stesso modo, poi il mondo è cambiato. E ora quando si parla di calcio a livello globale e si pensa alla massima qualità, si parla di Inghilterra, di Premier League. E una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria. E credo di averlo già detto, e questo è il livello di sofisticazione che dobbiamo raggiungere in Serie A».

Non si tratta di spendere come un governo mediorientale, cosa che non si farà mai. Si tratta di spendere un euro incrementale di capitale in modo migliore, più intelligente e più innovativo. Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. Servono i comuni, servono i governi. Si tratta di beni pubblici che avete la responsabilità di fornire alla vostra comunità

"In Italia non ho mai visto nulla di simile. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano
».

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Questo qui pensava di farci il lavaggio del cervello e credeva di riscuotere consenso a prescindere dai risultati sportivi. In Europa viviamo lo sport e soprattutto il calcio in modo diverso che in America, poi il Milan è un club glorioso, mica parliamo del Sassuolo o della Ternana. Il messaggio che mandi non funziona perché tu e i tuoi compari continuate a comprare pippe al sugo sul mercato. Perché uno come Endrick non lo avete preso, pezzenti? Manco su giocatori come il brasiliano, vale a dire giovani con prospettive da top, vi fiondate. Non esiste godere per Fuffaná, Scarsovic e Cesso Royal.
 

Djici

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Questo è matto.
Spera di non spendere 1 euro ma di fare soldi perché la Serie A cresce di valore.

Se vuole dare valore alla serie A può iniziare per comprare giocatori di gran livello invece di Emerson Royal... Così magari facciamo come il PSG e riusciamo a trainare tutto il movimento.
Poi se non basta fare il PSG di turno e vuole un miglioramento dell'intera serie A allora può comprare Kimmich e prestarlo al Verona, comprare Dembele e prestarlo al Lecce, comprare Casemiro e prestarlo a l'Empoli.
Così migliora tutto l'ecosistema 😄
 

Blu71

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Cardinale, come sempre, parla dagli Usa:"Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere".

"Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Oggi (ieri, ndr) giochiamo contro i nostri colleghi dell’Inter. È il derby e l’obiettivo è quello. Ma, sapete, se persone come me e Stephen Pagliuca sono venute in Serie A, credo che questo tipo di incontro e di discussione sia fondamentale».

«Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia. Sulla Serie A, nei commenti iniziali, è venuto fuori il concetto di Made in Italy. Suggerisce che è la più alta qualità premium a livello globale: si pensa alla Ferrari, a Loro Piana, a Brunello Cucinelli. Ebbene, dovremmo pensare alla Serie A allo stesso modo. Una volta pensavamo alla Serie A allo stesso modo, poi il mondo è cambiato. E ora quando si parla di calcio a livello globale e si pensa alla massima qualità, si parla di Inghilterra, di Premier League. E una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria. E credo di averlo già detto, e questo è il livello di sofisticazione che dobbiamo raggiungere in Serie A».

Non si tratta di spendere come un governo mediorientale, cosa che non si farà mai. Si tratta di spendere un euro incrementale di capitale in modo migliore, più intelligente e più innovativo. Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. Servono i comuni, servono i governi. Si tratta di beni pubblici che avete la responsabilità di fornire alla vostra comunità

"In Italia non ho mai visto nulla di simile. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano
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Vattene aff... tu e tutta l' america🤣
 
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Se la curva si svegliasse dovrebbe mettere un bello striscione durante la prossima partita "Via dal Milan chi non punta a vincere"
 

livestrong

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Cardinale, come sempre, parla dagli Usa:"Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere".

"Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Oggi (ieri, ndr) giochiamo contro i nostri colleghi dell’Inter. È il derby e l’obiettivo è quello. Ma, sapete, se persone come me e Stephen Pagliuca sono venute in Serie A, credo che questo tipo di incontro e di discussione sia fondamentale».

«Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia. Sulla Serie A, nei commenti iniziali, è venuto fuori il concetto di Made in Italy. Suggerisce che è la più alta qualità premium a livello globale: si pensa alla Ferrari, a Loro Piana, a Brunello Cucinelli. Ebbene, dovremmo pensare alla Serie A allo stesso modo. Una volta pensavamo alla Serie A allo stesso modo, poi il mondo è cambiato. E ora quando si parla di calcio a livello globale e si pensa alla massima qualità, si parla di Inghilterra, di Premier League. E una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria. E credo di averlo già detto, e questo è il livello di sofisticazione che dobbiamo raggiungere in Serie A».

Non si tratta di spendere come un governo mediorientale, cosa che non si farà mai. Si tratta di spendere un euro incrementale di capitale in modo migliore, più intelligente e più innovativo. Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. Servono i comuni, servono i governi. Si tratta di beni pubblici che avete la responsabilità di fornire alla vostra comunità

"In Italia non ho mai visto nulla di simile. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano
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Questo è un altro miracolato dal sistema economico nel quale viviamo... In altri tempi lo avrebbero messo a sbucciare le patate e lo sarebbe stato perculato dagli ubriaconi della bettola in cui avrebbe lavorato.

Buongiorno Cardinale, spero capisca finalmente che una società come il Milan non puoi gestirla alla americana: sarà il giorno in cui tu e tutti i tuoi leccapiedi si toglieranno dalle palle, facendo un favore a tutti noi
 
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Questo pagliaccio doveva comprare l'Atalanta o l'udinese, società perfette per il player trading e le plusvalenze.

Levati dalle palle, cogl1one
 
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Cardinale, come sempre, parla dagli Usa:"Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere".

"Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Oggi (ieri, ndr) giochiamo contro i nostri colleghi dell’Inter. È il derby e l’obiettivo è quello. Ma, sapete, se persone come me e Stephen Pagliuca sono venute in Serie A, credo che questo tipo di incontro e di discussione sia fondamentale».

«Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia. Sulla Serie A, nei commenti iniziali, è venuto fuori il concetto di Made in Italy. Suggerisce che è la più alta qualità premium a livello globale: si pensa alla Ferrari, a Loro Piana, a Brunello Cucinelli. Ebbene, dovremmo pensare alla Serie A allo stesso modo. Una volta pensavamo alla Serie A allo stesso modo, poi il mondo è cambiato. E ora quando si parla di calcio a livello globale e si pensa alla massima qualità, si parla di Inghilterra, di Premier League. E una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria. E credo di averlo già detto, e questo è il livello di sofisticazione che dobbiamo raggiungere in Serie A».

Non si tratta di spendere come un governo mediorientale, cosa che non si farà mai. Si tratta di spendere un euro incrementale di capitale in modo migliore, più intelligente e più innovativo. Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. Servono i comuni, servono i governi. Si tratta di beni pubblici che avete la responsabilità di fornire alla vostra comunità

"In Italia non ho mai visto nulla di simile. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano
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sono d'accordo, noi tifosi che spendiamo soldi per seguire il Milan e che finiscono
nel tuo portafoglio lo facciamo per vedere il Milan perdere, bravo, mi sembra giusto..
 
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Cardinale, come sempre, parla dagli Usa:"Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere".

"Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Oggi (ieri, ndr) giochiamo contro i nostri colleghi dell’Inter. È il derby e l’obiettivo è quello. Ma, sapete, se persone come me e Stephen Pagliuca sono venute in Serie A, credo che questo tipo di incontro e di discussione sia fondamentale».

«Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia. Sulla Serie A, nei commenti iniziali, è venuto fuori il concetto di Made in Italy. Suggerisce che è la più alta qualità premium a livello globale: si pensa alla Ferrari, a Loro Piana, a Brunello Cucinelli. Ebbene, dovremmo pensare alla Serie A allo stesso modo. Una volta pensavamo alla Serie A allo stesso modo, poi il mondo è cambiato. E ora quando si parla di calcio a livello globale e si pensa alla massima qualità, si parla di Inghilterra, di Premier League. E una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria. E credo di averlo già detto, e questo è il livello di sofisticazione che dobbiamo raggiungere in Serie A».

Non si tratta di spendere come un governo mediorientale, cosa che non si farà mai. Si tratta di spendere un euro incrementale di capitale in modo migliore, più intelligente e più innovativo. Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. Servono i comuni, servono i governi. Si tratta di beni pubblici che avete la responsabilità di fornire alla vostra comunità

"In Italia non ho mai visto nulla di simile. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano
».

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Ma no Gerry,ad almeno 40k di quelli che vengono a San Siro interessa solo esserci per fare le storie sui social,tantissimi vogliono SOLO VINCERE(me compreso)ma a tanti darebbe fastidio vincere sotto la tua presidenza.
 
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