Cardinale a Milano. Closing a settembre? Maldini: aria di intesa.

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Swaitak

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Come riporta Carlo Laudisa, nella mattina del 30 maggio Gerry Cardinale sbarca a Milano.
Il giorno successivo, martedì 31 maggio, firmerà il contratto preliminare che consegnerà virtualmente il Milan a Redbird. Dopodiché, tra mercoledì e giovedì, incontrerà Paolo Maldini per cominciare a discutere del Milan che verrà. Verrà presentato il nuovo progetto a Maldini, e se ci sarà intesa si procederà subito al rinnovo dello stesso Maldini e di Massara.

GDS in edicola: aria di intesa con Paolo Maldini, col quale si inizierà a parlare del Milan che verrà. Sempre la GDS: in attesa del decisivo faccia a faccia tra Cardinale e Maldini in via Aldo Rossi vengono emergono significativi segnali di distensione. Le parole del d.t. alla Gazzetta sono state chiare, nette: «Per il bene del Milan». E guarda caso questo stesso concetto è stato espresso in queste ore dai vertici societari. L’impressione è che in questi frangenti nessuno voglia alzare della barricate preferendo trovare punti di incontro sugli obiettivi necessari per rinforzare la squadra di Pioli. E lo stesso tecnico ieri ha confermato che ha contatti quotidiani con Maldini e Massara riguardo il mercato.

Corriere della Sera: dopo la firma in settimana il closing vero e proprio potrebbe arrivare e settembre.

Tutti i quotidiani in edicola riportano la stessa agenda di Cardinale.
Voglio i fatti, rinnovo parte sportiva e migliorare la squadra. I desideri di Maldini devono essere soddisfatti entrambi senza deroghe.
 
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I fatti dicono che, stando ai comunicati ufficiali, il Milan nel 2017 fu venduto per 520 milioni + 220 per la situazione debitoria. A distanza di cinque anni pare che il 70% venga venduto a 1,3 miliardi quindi con valutazione globale di 1,9 miliardi. Si tratta di una valutazione data PRIMA dello scudetto, e quindi a prescindere da esso.
Mi pare evidente che tra aumento del valore del club e trofei non ci sia un legame necessario. Da qui le perplessità di molti.
Quel che ci riserverà il futuro lo scopriremo solo vivendo.
Non avevi vinto lo scudetto, ma eri ritornato in Champions,mai sei riqualificat, competevi per vincere e avevi una parco giocatori di alto valore (confrontiamo il valore su Transfermarkt del 2017 con quello odierno?).

Insomma, non avevi vinto, ma avevi ottenuto importantissimimrisultati parziali.

Per crescere tanto devi migliorare quelli attuali quindi…
 

FreddieM83

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I fatti dicono che, stando ai comunicati ufficiali, il Milan nel 2017 fu venduto per 520 milioni + 220 per la situazione debitoria. A distanza di cinque anni pare che il 70% venga venduto a 1,3 miliardi quindi con valutazione globale di 1,9 miliardi. Si tratta di una valutazione data PRIMA dello scudetto, e quindi a prescindere da esso.
Mi pare evidente che tra aumento del valore del club e trofei non ci sia un legame necessario. Da qui le perplessità di molti.
Quel che ci riserverà il futuro lo scopriremo solo vivendo.
Io ho letto 1.3 milardi di valutazione globale + 500 mln di bonus per determinati risultati sportivi e stadio. Quindi non 1.3 mld per il 70%. Ma, come sempre, fidarsi della stampa su queste cose è assai rischioso.
Ad ogni modo, se valuti "l'azienda" Milan non c'è paragone tra 2017 e oggi.
Per qualsiasi azienda, il valore è generato da 3 cose: infrastrutture, know-how strategico, situazione finanziaria.
Infrastrutture: è il campo in cui possiamo crescere di più. Non siamo ancora alla prima pietra, ma il discorso stadio è molto più avanti che nel 2017. E comunque, lo stadio non è l'unica voce su cui investire. Milanello è stato potenziato molto in questi anni, ma si può fare ancora tanto come strutture ricettive e fidelizzanti nel resto del mondo. Un esempio: collegi con istruzione gratuita e vitto legato ai risultati sportivi, centri di allenamento gratuiti per gli under 15 con istruttori, medicina dell'alimentazione, ecc. Crei un marchio inclusivo (nel vero senso della parola, perchè togli bambini dalla strada), fai scouting mondiale serio e, se anche non dovessi scovare il talento generazionale, conquisti fette di tifosi giovani. L'inclusività del marchio è importante, soprattutto per attirare sponsor globali.
Know-how strategico: per una squadra di calcio è, soprattutto, il parco giocatori. Direi che il confronto tra la rosa del 2017 e quella di oggi è impietoso. Non siamo al top, ma futuribilità e potenzialità ci sono. Ci vogliono 4-6 investimenti da fare in 2 anni. Concetto riassunto perfettamente da Maldini.
Altro discorso che rientra in questa categoria è l'analisi dei dati. Molti ci fanno ironia, ma l'uso delle "analytics" è il futuro. In Nba, senza le advanced stats, non vai da nessuna parte, ormai da più di dieci anni. Esempio, Phil Jackson, senza dubbio il più grande dei grandi, è rimasto ancora all'attacco triangolo con cui vinceva a cavallo tra gli anni 90/00. Risultato: da presidente e plenipotenziario dei Knicks ha portato la squadra nel baratro e, 8-9 anni dopo la sua gestione, sono ancora nelle secche.
Situazione finanziaria: penso non ci sia da commentare su questo punto. Ogni azienda deve crescere e investire in mainera commisurata al fatturato. Per le scorciatoie, vedi seconda squadra di milano.

Il Milan del 2017 era come un'azienda a conduzione familiare in cui il padre-padrone, ormai vecchio, non ha mai voluto/pensato a creare una base solida per la sua successione. Parco macchine vecchio e obsoleto e tecnologie plafonate.
Il Milan di Elliot è un'azienda moderna, che ha un parco macchine di ultima generazione ma a cui manca l'utlimo step (es. 2-3 manager top, il software di ultima generazione e un tecnico che lo conosca come le sue tasche ecc.) per ottimizzare tutti i processi.
Redbird dovrà scovarli per creare una multinazionale che traina e cannibalizza il mercato. Ed è la parte più difficile.

Ti dirò, considerato tutto, 1.3 mld di dollari mi sembra anche bassa. Infatti, Forbes, a fine Aprile 2022, valuta il Milan 1.5 mld.
 
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Come ho già detto, Maldini è tanto milanista quanto narcisista!

Il che mi fa dormire sereno se resterà in sella, non resterà qui per fare schifo.

Al tempo stesso, spiattellare problemi interni alla stampa è servito soltanto a proteggere se stesso, non certo il Milan, anzi.
Ha scatenato l' opinione pubblica sia contro i vecchi che i nuovi proprietari
Tra l'altro ci si dimentica che Elliott dovrebbe rimanere seppur con una quota di minoranza. Questa é una cosa che non dobbiamo dimenticarci, dopo che gli ha praticamente tirato contro le ire di tutti definendoli falsi, irrispettosi, senza ambizione e chi più ne ha più ne metta.

Che poi nei contenuti abbia qualche ragione nessun dubbio, ma i modi sono quanto meno discutibili.
 
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Ad origi cosa avranno detto i nostri?
Che le visite, inizialmente in programma per oggi, slittano perchè dobbiamo closingare?
M: "Buongiorno signor G, oggi possiamo discutere del rafforzamento della squadra? Ora che il campionato è finito ed abbiamo addirittura vinto c'è da programmare subito la prossima stagione. Io e l'altro signor M abbiamo già bloccato un paio di profili che riteniamo interessanti."

G: "Mi dispiace signor M, prima dobbiamo aspettare il signing... o era il closing? No ricordo (ride). Ma non si preoccupi, c'è tempo, c'è tempo..."

M: "Ah... capisco. Beh, allora potremmo parlare dei rinnovi di contratto, se ricorda abbiamo in sospeso quelli di Bennacer e Leao da mesi. Soprattutto quest'ultimo dopo la stagione che ha fatto va assolutamente blindato."

G: "Ma non si preoccupi signor M, per i rinnovi c'è tempo, c'è tempo... Ah è comunque non si dimentichi il tetto di 4,5 eh! Non un euro di più altrimenti non si fa nulla."

M: "Beh, allora potremmo parlare almeno del mio contratto e di quello dell'altro signor M? Ci scadono tra un mese, almeno dateci la possibilità di essere credibili con agenti e società!"

G: (ride), "Senza signing o closing, non possiamo prenderci nemmeno un caffè, ma non si preoccupi, tanto c'è tempo, c'è tempo... Ora può andare signor M. Ah e visto che c'è uscendo, dica al nostro SMM di pubblicare altri 3 post di inclusività, grazie."
 
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I fatti dicono che, stando ai comunicati ufficiali, il Milan nel 2017 fu venduto per 520 milioni + 220 per la situazione debitoria. A distanza di cinque anni pare che il 70% venga venduto a 1,3 miliardi quindi con valutazione globale di 1,9 miliardi. Si tratta di una valutazione data PRIMA dello scudetto, e quindi a prescindere da esso.
Mi pare evidente che tra aumento del valore del club e trofei non ci sia un legame necessario. Da qui le perplessità di molti.
Quel che ci riserverà il futuro lo scopriremo solo vivendo.
infatti basta che ci sia una superlega o anche una nuova CL e/o mondiale per club e il fatturato aumenterà di grosso.
e con esso il valore del club, anche se non vinciamo mai.
 
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Io rimango dell'opinione che Cardinale non sarà a Milano nè questa settimana, nè la prossima, nè quella dopo...
 
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Io ho letto 1.3 milardi di valutazione globale + 500 mln di bonus per determinati risultati sportivi e stadio. Quindi non 1.3 mld per il 70%. Ma, come sempre, fidarsi della stampa su queste cose è assai rischioso.
Ad ogni modo, se valuti "l'azienda" Milan non c'è paragone tra 2017 e oggi.
Per qualsiasi azienda, il valore è generato da 3 cose: infrastrutture, know-how strategico, situazione finanziaria.
Infrastrutture: è il campo in cui possiamo crescere di più. Non siamo ancora alla prima pietra, ma il discorso stadio è molto più avanti che nel 2017. E comunque, lo stadio non è l'unica voce su cui investire. Milanello è stato potenziato molto in questi anni, ma si può fare ancora tanto come strutture ricettive e fidelizzanti nel resto del mondo. Un esempio: collegi con istruzione gratuita e vitto legato ai risultati sportivi, centri di allenamento gratuiti per gli under 15 con istruttori, medicina dell'alimentazione, ecc. Crei un marchio inclusivo (nel vero senso della parola, perchè togli bambini dalla strada), fai scouting mondiale serio e, se anche non dovessi scovare il talento generazionale, conquisti fette di tifosi giovani. L'inclusività del marchio è importante, soprattutto per attirare sponsor globali.
Know-how strategico: per una squadra di calcio è, soprattutto, il parco giocatori. Direi che il confronto tra la rosa del 2017 e quella di oggi è impietoso. Non siamo al top, ma futuribilità e potenzialità ci sono. Ci vogliono 4-6 investimenti da fare in 2 anni. Concetto riassunto perfettamente da Maldini.
Altro discorso che rientra in questa categoria è l'analisi dei dati. Molti ci fanno ironia, ma l'uso delle "analytics" è il futuro. In Nba, senza le advanced stats, non vai da nessuna parte, ormai da più di dieci anni. Esempio, Phil Jackson, senza dubbio il più grande dei grandi, è rimasto ancora all'attacco triangolo con cui vinceva a cavallo tra gli anni 90/00. Risultato: da presidente e plenipotenziario dei Knicks ha portato la squadra nel baratro e, 8-9 anni dopo la sua gestione, sono ancora nelle secche.
Situazione finanziaria: penso non ci sia da commentare su questo punto. Ogni azienda deve crescere e investire in mainera commisurata al fatturato. Per le scorciatoie, vedi seconda squadra di milano.

Il Milan del 2017 era come un'azienda a conduzione familiare in cui il padre-padrone, ormai vecchio, non ha mai voluto/pensato a creare una base solida per la sua successione. Parco macchine vecchio e obsoleto e tecnologie plafonate.
Il Milan di Elliot è un'azienda moderna, che ha un parco macchine di ultima generazione ma a cui manca l'utlimo step (es. 2-3 manager top, il software di ultima generazione e un tecnico che lo conosca come le sue tasche ecc.) per ottimizzare tutti i processi.
Redbird dovrà scovarli per creare una multinazionale che traina e cannibalizza il mercato. Ed è la parte più difficile.

Ti dirò, considerato tutto, 1.3 mld di dollari mi sembra anche bassa. Infatti, Forbes, a fine Aprile 2022, valuta il Milan 1.5 mld.
Ricostruzione perfetta. L'unico dubbio resta quello di sapere come mai si dovrebbe pagare basandosi sul potenziale del brand. Lo stesso Forbes un'anno fa, a Champions aquisita valutava il Milan 550M, ed oggi lo valuta 1.2mld, é possibile che in un anno abbiamo ottenuto il +115% nonostante questo incremento non si registri in altre componenti del mondo Milan?

Che poi il Milan abbia un potenziale da 5mld non ci sono dubbi, se le cose vengono fatte per bene il margine c'é, ma di conseguenza non devono mancare investimenti (a partire dallo stadio, dalle giovanili e dal parco giocatori) e competenza (sposo in pieno il tuo diqscorso sull'analisi dei dati). Se Jerry che non é l'ultimo scemo pensa di venire qui a campare ha praticamente buttato i "suoi" soldi, altrimenti se ha intenzione di fare una politica aggressiva (che non vuol dire necessariamente finire sempre in rosso) allora i presupposti ci sono, ma anche cosi diventa difficile creare quella macchina che tutti sogniamo. La torta é sempre la stessa, certo abbiamo un brand con potenziale dormiente, ma per arrivare a certe valutazioni vuol dire che dobbiamo strappare qualcosa dalle Inglesi, dal Real, dal Barca e dal Bayern. Esiste questo margine oggi visto il livello di partenza sproporzionato?
Certo é che va introdotto nel discorso una possibile nuova competizione Europea che farebbe gola agli sponsor, o anche la nuova CL in vigore dal prossimo anno che dovrebbe duplicare gli incassi in materia, che 5 anni fa nemmeno era ipotizzabile.

Tutto dipenderà dai primi 2 anni, capiremo molto già da questo mercato a dai rinnovi degli sponsor. Inoltre spero che si investa pesantemente nelle giovanili (ed anche li, valli a defenestrare le Inglesi che hanno il controllo di tutto il mercato in barba alle regole Fifa ed alle solite multe che pagano con gusto visto i talenti che tirano fuori).
 

FreddieM83

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Ricostruzione perfetta. L'unico dubbio resta quello di sapere come mai si dovrebbe pagare basandosi sul potenziale del brand. Lo stesso Forbes un'anno fa, a Champions aquisita valutava il Milan 550M, ed oggi lo valuta 1.2mld, é possibile che in un anno abbiamo ottenuto il +115% nonostante questo incremento non si registri in altre componenti del mondo Milan?

Che poi il Milan abbia un potenziale da 5mld non ci sono dubbi, se le cose vengono fatte per bene il margine c'é, ma di conseguenza non devono mancare investimenti (a partire dallo stadio, dalle giovanili e dal parco giocatori) e competenza (sposo in pieno il tuo diqscorso sull'analisi dei dati). Se Jerry che non é l'ultimo scemo pensa di venire qui a campare ha praticamente buttato i "suoi" soldi, altrimenti se ha intenzione di fare una politica aggressiva (che non vuol dire necessariamente finire sempre in rosso) allora i presupposti ci sono, ma anche cosi diventa difficile creare quella macchina che tutti sogniamo. La torta é sempre la stessa, certo abbiamo un brand con potenziale dormiente, ma per arrivare a certe valutazioni vuol dire che dobbiamo strappare qualcosa dalle Inglesi, dal Real, dal Barca e dal Bayern. Esiste questo margine oggi visto il livello di partenza sproporzionato?
Certo é che va introdotto nel discorso una possibile nuova competizione Europea che farebbe gola agli sponsor, o anche la nuova CL in vigore dal prossimo anno che dovrebbe duplicare gli incassi in materia, che 5 anni fa nemmeno era ipotizzabile.

Tutto dipenderà dai primi 2 anni, capiremo molto già da questo mercato a dai rinnovi degli sponsor. Inoltre spero che si investa pesantemente nelle giovanili (ed anche li, valli a defenestrare le Inglesi che hanno il controllo di tutto il mercato in barba alle regole Fifa ed alle solite multe che pagano con gusto visto i talenti che tirano fuori).
L'ha scritto già Willi, se non sbaglio. A breve, cioè 1-2 anni, o parte la Superlega o la nuova Champions (formula orribile, ma una montagna di soldi in arrivo). La valutazione di ogni club che vi parteciperà schizzerà alle stelle.

Ti faccio un esempio, sempre di basket. Olimpia Milano, squadra gloriosa che milita in un campionato ridicolo (di livello ancor più basso dell'attuale serie A calcistica) e sull'orlo del fallimento. Nel 2008 viene acquistata dal gruppo Armani per passione e per salvare un marchio storico del panorama meneghino(!). Sai il vero motivo? Da lì a poco, 2009 per la precisione, ci sarebbe stata l'eplosione dell'Euroleague, competizione privata lontana dal monopolio e dall'egidia della FIBA. Trovi analogie?
Morale: il marchio Olimpia, pur vincendo relativamente poco, dopo 15 anni circa, vale 16 volte tanto. E l'Olimpia continua a giocare in un campionato mediocre e privo di visibilità.
P.s. nel giro di 2 anni, l'Eurolegue passerà sotto l'egidia dell'NBA (pare si stato registrato il marchio EBA) e ci saranno altre esplosioni finanziarie.
 
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