I fatti dicono che, stando ai comunicati ufficiali, il Milan nel 2017 fu venduto per 520 milioni + 220 per la situazione debitoria. A distanza di cinque anni pare che il 70% venga venduto a 1,3 miliardi quindi con valutazione globale di 1,9 miliardi. Si tratta di una valutazione data PRIMA dello scudetto, e quindi a prescindere da esso.
Mi pare evidente che tra aumento del valore del club e trofei non ci sia un legame necessario. Da qui le perplessità di molti.
Quel che ci riserverà il futuro lo scopriremo solo vivendo.
Io ho letto 1.3 milardi di valutazione globale + 500 mln di bonus per determinati risultati sportivi e stadio. Quindi non 1.3 mld per il 70%. Ma, come sempre, fidarsi della stampa su queste cose è assai rischioso.
Ad ogni modo, se valuti "l'azienda" Milan non c'è paragone tra 2017 e oggi.
Per qualsiasi azienda, il valore è generato da 3 cose: infrastrutture, know-how strategico, situazione finanziaria.
Infrastrutture: è il campo in cui possiamo crescere di più. Non siamo ancora alla prima pietra, ma il discorso stadio è molto più avanti che nel 2017. E comunque, lo stadio non è l'unica voce su cui investire. Milanello è stato potenziato molto in questi anni, ma si può fare ancora tanto come strutture ricettive e fidelizzanti nel resto del mondo. Un esempio: collegi con istruzione gratuita e vitto legato ai risultati sportivi, centri di allenamento gratuiti per gli under 15 con istruttori, medicina dell'alimentazione, ecc. Crei un marchio inclusivo (nel vero senso della parola, perchè togli bambini dalla strada), fai scouting mondiale serio e, se anche non dovessi scovare il talento generazionale, conquisti fette di tifosi giovani. L'inclusività del marchio è importante, soprattutto per attirare sponsor globali.
Know-how strategico: per una squadra di calcio è, soprattutto, il parco giocatori. Direi che il confronto tra la rosa del 2017 e quella di oggi è impietoso. Non siamo al top, ma futuribilità e potenzialità ci sono. Ci vogliono 4-6 investimenti da fare in 2 anni. Concetto riassunto perfettamente da Maldini.
Altro discorso che rientra in questa categoria è l'analisi dei dati. Molti ci fanno ironia, ma l'uso delle "analytics" è il futuro. In Nba, senza le advanced stats, non vai da nessuna parte, ormai da più di dieci anni. Esempio, Phil Jackson, senza dubbio il più grande dei grandi, è rimasto ancora all'attacco triangolo con cui vinceva a cavallo tra gli anni 90/00. Risultato: da presidente e plenipotenziario dei Knicks ha portato la squadra nel baratro e, 8-9 anni dopo la sua gestione, sono ancora nelle secche.
Situazione finanziaria: penso non ci sia da commentare su questo punto. Ogni azienda deve crescere e investire in mainera commisurata al fatturato. Per le scorciatoie, vedi seconda squadra di milano.
Il Milan del 2017 era come un'azienda a conduzione familiare in cui il padre-padrone, ormai vecchio, non ha mai voluto/pensato a creare una base solida per la sua successione. Parco macchine vecchio e obsoleto e tecnologie plafonate.
Il Milan di Elliot è un'azienda moderna, che ha un parco macchine di ultima generazione ma a cui manca l'utlimo step (es. 2-3 manager top, il software di ultima generazione e un tecnico che lo conosca come le sue tasche ecc.) per ottimizzare tutti i processi.
Redbird dovrà scovarli per creare una multinazionale che traina e cannibalizza il mercato. Ed è la parte più difficile.
Ti dirò, considerato tutto, 1.3 mld di dollari mi sembra anche bassa. Infatti, Forbes, a fine Aprile 2022, valuta il Milan 1.5 mld.