a parte che visti i risultati degli ultimi 10 anni con gli allenatori italiani (o di nazionalità o calcisticamente) chissà che non sia la volta buona...ma poi il punto è: al posto di Rangnick chi prendiamo? Spalletti? ok...Gasperini? ok...Ancelotti?ok...ma se i nomi devono essere i soliti ex milanisti allo sbaraglio, la conferma di Pioli, o mediocri conclamati allora tanto vale prendere una cosa "nuova" e sperare vada diversamente dal solito..di sicuro peggio non si può fare (CREDO quantomeno...
Hai ragione. Mi sembra che si torni sempre al punto di partenza: il cambio dell'allenatore. Come fosse la scelta decisiva e salvifica.
E' fin troppo ovvio, penso a tutti ormai, che la scelta dell'allenatore, per quanto importante, sia in secondo piano rispetto a scelte ben più importanti sulla linea di gestione e la rosa.
Rangnick in tal senso è un messaggio decifrabile, un'inversione di marcia. Prendere uno pseudo-Pioli invece significherebbe voler menare ancora il can per l'aia.
Realisticamente, mi sa che viaggiamo al buio, almeno fino a quando non ci saranno disposizioni chiare sulla ripresa della stagione. Ogni discorso su Rangnick o chi per lui è giusto un pour parler