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Braida intervistato da SoFoot, lancia bordate al Milan:"Sono triste, vedere il Milan in questo stato mi fa star male. Una crisi di identità e una mancanza di sentimento di appartenenza. Sono stati fatti grossi errori per anni, a tutti i livelli e la conseguenza è che abbiamo un club e una squadra senza identità. L'avevo predetto a inizio stagione che non sarebbe stata una squadra competitiva: il club è troppo instabile, non c'è una direzione chiara, gli allenatori si succedono e la rosa cambia ogni anno. Per essere ambiziosi serve continuità, per esempio lasciando lavorare un allenatore per 2-3 anni, dieci se possibile. I giocatori sono responsabili, ma è difficile essere performanti in un club senza identità. Ciò che manca, è una guida, un uomo forte come lo era Berlusconi. Con lui e Galliani c'era una linea direttrice. Maldini? Licenziarlo è stato un errore grossolano, e cacciarlo in quel modo inscusabile. Maldini è una leggenda che lavorava molto bene e rappresentava al meglio l'istituzione. Ibra? Lui non è un punto di riferimento, un uomo forte. Ibrahimovic non ha ancora le competenze e l'esperienza per essere un uomo forte, capace di dirigere un club, è solamente un comunicatore. Theo, Leao e Maignan? Sono giocatori di talento, ma non sono dei leader in grado di unire la squadra e rilanciarla. E non hanno la costanza e la personalità per essere dei leader. Nessuno oggi lo è al Milan. La soluzione? Prenderei 4-5 giocatori italiani, come all'Inter per esempio. Ciò permette di creare una identità, e poi prenderei dei giocatori con carattere e personalità, è la cosa più importante”
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