Mantenere un legame con questo club in questo esatto momento storico è davvero ai limiti dell’impossibile.
Spero che ieri abbiate visto tutti durante le riprese sugli spalti da chi è composto attualmente il tifo milanista allo stadio. Tre quarti di quelli inquadrati erano cinesi (di cui moltissime ragazze - non me ne vogliano).
Stanno azzerando ogni residuo di milanismo, sai che importa al cinese se questi si presentano al 30 agosto con Arokodare o Embolo, se ci facciamo prendere il **** da mezzo Belgio su una trattativa durata due mesi per Jashari (sarà un buon prospetto ma tutta questa risonanza mediatica non c’era nemmeno quando portavamo a Milano Nesta e Rui Costa), se anche il Fenebache ti fa un video di spernacchiamento per ARCHIE BROWN (Santo Dio!), se dopo aver smobilitato 22 giocatori e incassato quasi 180 milioni non hai la voglia e la forza di portare un Vlahovic a 20 miseri milioni e vai raccattando prestiti per giocatori mezzi rotti.
A loro (i cinesi) basta farsi il selfie con il nuovo kit del Milan con stemma rosa sbiadito, spendere 300 euro per un bliglietto e gadget vari e urlare insieme a Germano Lanzoni all’ingresso in campo di Atekane e De Winter.
Purtroppo hanno vinto loro, son riusciti, dopo aver smantellato la squadra, anche a rendere lo stadio un cimitero senza anima. Cimitero che però porta tanti, tantissimi ricavi.