A seguito del risultato elettorale la prassi prevede le consultazioni, che coinvolgono il Presidente della Repubblica e i capi dei maggiori partiti (che abbiano ottenuto un significativo numero di seggi). Dalle consultazioni esce il primo nome che possa avere la più larga maggioranza nel parlamento.
Se la Lega avrà più voti di FI avrà il diritto di proporre il proprio candidato premier ( Salvini medesimo), questo avverrà a prescindere dagli accordi pre-elettorali.
Berlusconi nelle consultazioni potrà suggerire Tajani e non ha fatto altro che ribadirlo, onestamente, in TV.
Anche se nelle consultazioni preferissero tutti Tajani, il Presidente non può (almeno, non è mai successo) rifiutare la legittima candidatura di Salvini.
Candidatura che deve essere approvata dal parlamento. Allora forse Salvini potrebbe esser fatto fuori dai franchi tiratori di FI.
E in seguito alla mancata elezione seguirebbero ulteriori consultazioni da cui uscirebbe un altro nome 'vincente' che potrebbe essere Tajani, ma potrebbe essere chiunque in realtà, anche uno che non si è presentato alle elezioni, spetta solo a loro deciderlo e non più ai cittadini.
Tajani a sua volta potrebbe non ottenere la maggioranza, allora si ripeterebbero le consultazioni.
A questo punto Mattarella potrebbe accettare la candidatura di un personaggio che piaccia a PD e/o m5s.
Ovvero anche se il CDX vincesse le elezioni ottenendo la maggioranza (relativa) non è affatto detto che andranno al governo.
Le elezioni decideranno solo le posizioni di partenza per la battaglia che si deciderà nelle consultazioni e nel parlamento.