Casper Stylsvig e James Murray probabilmente non arriveranno dalla più consona sala privata di Giannino, ma hanno un curriculum più promettente degli amici di Galliani che pompavano la cifra dei costi societari del personale extra sportivo in modo mai più eguagliato (basta cercare lo storico della voce a bilancio).
Dal punto di vista commerciale il Milan si mantiene in modo a me misterioso come una grande dormiente, perché dopo 10 anni senza Champions e con quell'aggregato di bilanci che nessuno nella storia del calcio mondiale ha mai messo insieme (qualcuno magari dovrebbe ricordarlo ogni tanto), essere ancora a 200 milioni di fatturato col nulla totale della parte sportiva ed in assenza di plusvalenza è quasi commovente, pensando al potenziale che abbiamo.
Maldini non è scemo, esattamente come Gazidis anche se sembra incredibile, e chi vede una scissione di programmazione tra i due per me perde di vista completamente il fatto che la strada è una sola ed il contenimento dei costi e degli ingaggi viene ben prima della scelta dei profili.
A Gazidis sembrava più difficile ottenere quegli obiettivi prendendo a fondo perso over 30, ma ha concesso libertà di manovra a Paolo che coi fatti gli ha dimostrato la bontà di un equilibrio anagrafico (che non credo fosse poi questo incubo per Elliott), e si è guadagnato fiducia e conferma.
Che poi Ibra è tutt'altro che un'operazione così costosa a bilancio, ma questa è un'altra storia.
Capisco che la frustrazione nel guardare gli altri vincere renda necessario trovare un responsabile sempre e comunque, ma individuarlo in Gazidis e tanto più con questa energia è miope.
E per restare in topic, è uno dei grandi disastri per cui critico Boban e la sua uscita folle.
Ad ognuno il suo mondo ovviamente. Basta che il Milan torni a vincere