Ma mica é stato Gazidis a rendere pubblica la trattativa. É stato l'entourage del tedesco che parlava con i giornali e con gli agenti come confemato anche da maldini. Su quello Gazidis poteva fare ben poco ed anzi non era sicuramente contento
La segretezza della trattativa era doverosa.
Saremmo in serie A, mica nei dilettanti.
Non è una giustificazione di certo il tedesco chiacchierone.
Ad ogni modo per capire certe dinamiche e certe reazioni dovremmo immedesimarci : boban lascia il suo precedente incarico e accetta di lavorare per il milan.
Inizia a costruire la squadra in grande ritardo sui tempi canonici e si trova tra le mani una rosa ridicola da rafforzare in mezzo alle forche caudine del fpf e col freno di una proprietà che intende innanzitutto risanare i conti, prima che investire.
Credo siano stati stilati dei programmi (biennali?) per lavorare al rafforzamento della squadra per gradi.
Ai primi di ottobre Boban e Maldini si rendono conto di aver toppato clamorosamente l'allenatore e parlano con gazidis e la proprietà per porre rimedio all'errore.
La proprietà accetta e si inizia a trovare il sostituto.
E' in questo periodo che Gazidis praticamente mette in dubbio lo staff tecnico per intero e inizia a guardarsi attorno.
In mente all'ad balena l'idea di ribaltare il milan e affidare la regia a Rangnick.
3 mesi dopo i piani, le strette di mano, i programmi tutto va a farsi benedire.
Ti pare normale? A me no, nemmeno un pò.
A me pare un atteggiamento schizofrenico per chi non vuole credere alla malafede.
Una mossa clamorosa che porta a uno spreco di tempo e di denaro non da poco.
Non si fa cosi calcio e non si lavora cosi in una società.
Nemmeno moratti arrivava a tanto coi dirigenti.
Gazidis in boban , maldini e massara non ci credeva o ha smesso di crederci quel fatidico 7 ottobre che coincise con l'esonero di giampaolo.
Quando in società i rapporti prendono questa piega è meglio separarsi perchè va da se che sul mercato la proprietà difficilmente accoglierà le richieste dei dirigenti, dirigenti in cui non crede fermamente.
Ci sono regole non scritte che vanno oltre i contratti e i cavilli e sono quelle regole che rendono un ambiente lavorativo ottimale per raggiungere dei risultati.
Ora la squadra sta facendo i miracoli e siamo in un periodo in cui tutto ciò che tocchiamo diventa oro, tutti quelli che giocano sembrano campioni ma un conto è dire 'si' ad operazioni alla hauge e altro conto e sposare acquisti da 30-40 mln.
Diciamo che questa finestra di mercato di gennaio ci dirà molto su quanto gazidis e la proprietà credono davvero in questi dirigenti e questa squadra.
Ora è il momento di rispondere coi fatti a meno che i nostri non siano costretti ancora a fare i miracoli sportivi in campo per tenersi il posto e non vedere scalfire la loro credibilità.