Bernardeschi:"Io con la gonna, mi dicevano gay. Nessun problema".

sottoli

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non è vero, non succederebbe nulla. A meno che non cominciasse una promozione assurda della cosa.
Dai, onestamente, sono il primo con le palle piene del wokismo, ma in Italia andrebbe sicuramente così
Ancora stanno a fare uh uh uh a Maignan
 
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Tornato in Italia al Bologna, Federico Bernardeschi ha parlato di inclusione e diritti durante un'intervista al podcast The BSMT by Gianluca Gazzoli, affrontando i vecchi rumor sulla sua presunta omosessualità, nati dopo essere stato paparazzato 12 anni fa con una gonna e una borsetta.

Bernardeschi ha espresso forte critica verso l'attenzione mediatica e sociale sull'argomento, sottolineando quanto i pettegolezzi gli abbiano fatto male in passato: "Ci sono tante cose che mi hanno fatto male, malissimo". Ha spiegato la sua posizione sulla libertà personale: "Mi sono messo la gonna 12 anni fa. Ma qual era il problema? Se a me la gonna piace, la metto. E sapete quante volte mi hanno detto che sono gay? E se lo fossi? Dov’è il problema? Quale **** è il problema? Che problema ci sarebbe, anzi, ne andrei fiero. Chapeau, a chi ha fatto coming out. La gente deve capire che in questo mondo ognuno deve essere libero di fare quel cao che vuole"*.

L'ex nazionale azzurro ha poi riflettuto sulle sofferenze subite all'inizio della carriera: "Tutte queste cose mi hanno fatto malissimo, 12 anni fa avevo 20 anni. Arrivare nello spogliatoio della Fiorentina con gli articoli che dicevano 'si è messo la gonna', mi facevano soffrire. E bisogna sempre domandarsi: 'Il pensiero degli altri è davvero così importante nella nostra vita? Perché se io faccio soffrire mia figlia o mia moglie allora è un problema, ma ciò che dice la gente non deve e non dovrà mai esserlo'".

Bernardeschi ha ribadito il suo impegno per i diritti civili, ricordando quando si presentò in diretta Rai con i colori arcobaleno dipinti sulla mano destra durante i Mondiali in Qatar 2022, in polemica con il divieto FIFA sulle fasce rainbow: "I diritti civili e la libertà di espressione e la libertà di pensiero di poter scegliere il proprio credo sia una cosa inviolabile", aggiungendo: "Nella vita nessun governo o istituzione deve e può e può violare questi diritti civili. È una cosa abominevole, quando si calpestano i diritti civili in questo modo il mondo dovrebbe insorgere e invece vedo che ancora stiamo molto attenti a capire come dobbiamo esprimerci, non è così che si combattono queste battaglie". E ha concluso: "No, sui diritti civili non c’è storia, si sta dalla loro parte. Punto".


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In realtà ha detto cose giuste e condivisibili. Sarebbe bello che fosse così e se vuole mettere la gonna a me frega un ca
Il problema è che in quest'epoca stanno imponendo il pensiero per cui eterosessuale normalissimo stai diventando il diverso e non puoi dire o fare nulla che vieni subito additato, insultato, calunniato, emarginato. Sarebbe stato utile aggiungesse anche queste cose, che cambiano radicalmente il concetto.
 
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Si vabbeh se un calciatore facesse coming out in Italia sarebbe il bersaglio di ogni curva in ogni stadio, sai che bello
Tutto quello che volete ma su questo siamo retrogradi dai
Uscisse domani Modric a dire che è biadesivo, a me fregherebbe niente ma passerebbe un anno di inferno in Italia
E' serio rischio di sicuro, ma dipende dal tipo di giocatore, dalla squadra, dalle tifoserie... Jankto è gay e mi pare l'abbia ammesso che era ancora a Cagliari
 

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Tornato in Italia al Bologna, Federico Bernardeschi ha parlato di inclusione e diritti durante un'intervista al podcast The BSMT by Gianluca Gazzoli, affrontando i vecchi rumor sulla sua presunta omosessualità, nati dopo essere stato paparazzato 12 anni fa con una gonna e una borsetta.

Bernardeschi ha espresso forte critica verso l'attenzione mediatica e sociale sull'argomento, sottolineando quanto i pettegolezzi gli abbiano fatto male in passato: "Ci sono tante cose che mi hanno fatto male, malissimo". Ha spiegato la sua posizione sulla libertà personale: "Mi sono messo la gonna 12 anni fa. Ma qual era il problema? Se a me la gonna piace, la metto. E sapete quante volte mi hanno detto che sono gay? E se lo fossi? Dov’è il problema? Quale **** è il problema? Che problema ci sarebbe, anzi, ne andrei fiero. Chapeau, a chi ha fatto coming out. La gente deve capire che in questo mondo ognuno deve essere libero di fare quel cao che vuole"*.

L'ex nazionale azzurro ha poi riflettuto sulle sofferenze subite all'inizio della carriera: "Tutte queste cose mi hanno fatto malissimo, 12 anni fa avevo 20 anni. Arrivare nello spogliatoio della Fiorentina con gli articoli che dicevano 'si è messo la gonna', mi facevano soffrire. E bisogna sempre domandarsi: 'Il pensiero degli altri è davvero così importante nella nostra vita? Perché se io faccio soffrire mia figlia o mia moglie allora è un problema, ma ciò che dice la gente non deve e non dovrà mai esserlo'".

Bernardeschi ha ribadito il suo impegno per i diritti civili, ricordando quando si presentò in diretta Rai con i colori arcobaleno dipinti sulla mano destra durante i Mondiali in Qatar 2022, in polemica con il divieto FIFA sulle fasce rainbow: "I diritti civili e la libertà di espressione e la libertà di pensiero di poter scegliere il proprio credo sia una cosa inviolabile", aggiungendo: "Nella vita nessun governo o istituzione deve e può e può violare questi diritti civili. È una cosa abominevole, quando si calpestano i diritti civili in questo modo il mondo dovrebbe insorgere e invece vedo che ancora stiamo molto attenti a capire come dobbiamo esprimerci, non è così che si combattono queste battaglie". E ha concluso: "No, sui diritti civili non c’è storia, si sta dalla loro parte. Punto".


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Più che gay mi sa che è bisex, sta assieme a una tizia che anni fa ebbe una storia lesbo all'interno del grande fratello e se non sbaglio hanno pure figli.

Cmq in serie A c'è già stato jankto del Cagliari a fare coming out, però non so se sia mai stato sfottuto dalle varie tifoserie.
 

Clarenzio

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Tornato in Italia al Bologna, Federico Bernardeschi ha parlato di inclusione e diritti durante un'intervista al podcast The BSMT by Gianluca Gazzoli, affrontando i vecchi rumor sulla sua presunta omosessualità, nati dopo essere stato paparazzato 12 anni fa con una gonna e una borsetta.

Bernardeschi ha espresso forte critica verso l'attenzione mediatica e sociale sull'argomento, sottolineando quanto i pettegolezzi gli abbiano fatto male in passato: "Ci sono tante cose che mi hanno fatto male, malissimo". Ha spiegato la sua posizione sulla libertà personale: "Mi sono messo la gonna 12 anni fa. Ma qual era il problema? Se a me la gonna piace, la metto. E sapete quante volte mi hanno detto che sono gay? E se lo fossi? Dov’è il problema? Quale **** è il problema? Che problema ci sarebbe, anzi, ne andrei fiero. Chapeau, a chi ha fatto coming out. La gente deve capire che in questo mondo ognuno deve essere libero di fare quel cao che vuole"*.

L'ex nazionale azzurro ha poi riflettuto sulle sofferenze subite all'inizio della carriera: "Tutte queste cose mi hanno fatto malissimo, 12 anni fa avevo 20 anni. Arrivare nello spogliatoio della Fiorentina con gli articoli che dicevano 'si è messo la gonna', mi facevano soffrire. E bisogna sempre domandarsi: 'Il pensiero degli altri è davvero così importante nella nostra vita? Perché se io faccio soffrire mia figlia o mia moglie allora è un problema, ma ciò che dice la gente non deve e non dovrà mai esserlo'".

Bernardeschi ha ribadito il suo impegno per i diritti civili, ricordando quando si presentò in diretta Rai con i colori arcobaleno dipinti sulla mano destra durante i Mondiali in Qatar 2022, in polemica con il divieto FIFA sulle fasce rainbow: "I diritti civili e la libertà di espressione e la libertà di pensiero di poter scegliere il proprio credo sia una cosa inviolabile", aggiungendo: "Nella vita nessun governo o istituzione deve e può e può violare questi diritti civili. È una cosa abominevole, quando si calpestano i diritti civili in questo modo il mondo dovrebbe insorgere e invece vedo che ancora stiamo molto attenti a capire come dobbiamo esprimerci, non è così che si combattono queste battaglie". E ha concluso: "No, sui diritti civili non c’è storia, si sta dalla loro parte. Punto".


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Se gli hanno creato grossi problemi i commenti su sta roba si capisce perché è rimasto un giocatorino.
 
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