Bellinazzo:"Uefa, questa non è giustizia".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,547
Reaction score
41,582
Marco Bellinazzo, giornalista de il Sole 24 Ore, intervistato da Tuttosport in edicola ha parlato della situazione del club rossonero. Ecco le dichiarazioni:"La situazione dei rossoneri è 150 milioni circa di rosso per il triennio 2014-17 e per quello va sanzionato.L’esclusione delle coppe è la sanzione più grave e dal mio punto di vista, sarebbe inappropriata. In passato ci sono stati esempi più gravi e gestiti in maniera diversa. Il settlement non deve rilevare un giudizio sulla proprietà, oggetto dell’esame sono i bilanci. Parlare di rifinanziamento come condizione per negare il settlement è qualcosa che va oltre i parametri. Il problema dell’eccessivo indebitamento è una fattispecie delle nuove normative, mentre il Milan verrà giudicato secondo quelle in vigore fino al 31 maggio. La Uefa sta valutando qualcosa oltre lo stretto dettato normativo. Quali motivazioni mi aspetto? Se la Adjudicatory Chamber dovesse applicare l’esclusione con queste motivazioni, si va oltre le basi normative. Mi aspetto che, andando oltre la giurisprudenza, l’Uefa ci dica come mai si arrivi a una sentenza così forte e perché dubiti sul fatto che il binomio Li-Elliott non possano dare continuità al Milan. Danno d'immagine incalcolabile per il Milan? Al Milan viene arrecato un danno importantissimo e, di riflesso, anche al calcio italiano. Quello che ha fatto il PSG è palesemente più grave perché ha aggirato il divieto di capitalizzazione. Ciò che sta succedendo è un problema enorme per il calcio italiano, perché si allontanano investitori e sponsor. Il danno d’immagine sarà difficilmente recuperabile. Caso Milan come esempio per altre società? Che il Milan possa essere un esempio non è giustifica- bile. Se l’Uefa è in possesso di documenti per i quali non vuole apporre la sua firma accanto al Milan perché sa che dietro la proprietà rossonera c’è una posizione, effettivamente irregolare, allora è bene che lo dica in maniera esplicita. I debiti non rientrano nei parametri primari di controllo del fair play finanziario mentre per la continuità aziendale, c’è Elliott che è una garanzia. Ricorso al TAS? Difficile prevedere il com- portamento della giustizia sportiva. Solitamente il TAS ha un atteggiamento pragmatico e realista".
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
67,445
Reaction score
35,086
Marco Bellinazzo, giornalista de il Sole 24 Ore, intervistato da Tuttosport in edicola ha parlato della situazione del club rossonero. Ecco le dichiarazioni:"La situazione dei rossoneri è 150 milioni circa di rosso per il triennio 2014-17 e per quello va sanzionato.L’esclusione delle coppe è la sanzione più grave e dal mio punto di vista, sarebbe inappropriata. In passato ci sono stati esempi più gravi e gestiti in maniera diversa. Il settlement non deve rilevare un giudizio sulla proprietà, oggetto dell’esame sono i bilanci. Parlare di rifinanziamento come condizione per negare il settlement è qualcosa che va oltre i parametri. Il problema dell’eccessivo indebitamento è una fattispecie delle nuove normative, mentre il Milan verrà giudicato secondo quelle in vigore fino al 31 maggio. La Uefa sta valutando qualcosa oltre lo stretto dettato normativo. Quali motivazioni mi aspetto? Se la Adjudicatory Chamber dovesse applicare l’esclusione con queste motivazioni, si va oltre le basi normative. Mi aspetto che, andando oltre la giurisprudenza, l’Uefa ci dica come mai si arrivi a una sentenza così forte e perché dubiti sul fatto che il binomio Li-Elliott non possano dare continuità al Milan. Danno d'immagine incalcolabile per il Milan? Al Milan viene arrecato un danno importantissimo e, di riflesso, anche al calcio italiano. Quello che ha fatto il PSG è palesemente più grave perché ha aggirato il divieto di capitalizzazione. Ciò che sta succedendo è un problema enorme per il calcio italiano, perché si allontanano investitori e sponsor. Il danno d’immagine sarà difficilmente recuperabile. Caso Milan come esempio per altre società? Che il Milan possa essere un esempio non è giustifica- bile. Se l’Uefa è in possesso di documenti per i quali non vuole apporre la sua firma accanto al Milan perché sa che dietro la proprietà rossonera c’è una posizione, effettivamente irregolare, allora è bene che lo dica in maniera esplicita. I debiti non rientrano nei parametri primari di controllo del fair play finanziario mentre per la continuità aziendale, c’è Elliott che è una garanzia. Ricorso al TAS? Difficile prevedere il com- portamento della giustizia sportiva. Solitamente il TAS ha un atteggiamento pragmatico e realista".

Bellinazzo prende le nostre difese e la figc( e il calcio italiano in genere) tace.
Questa proprio non me l'aspettavo.
 
Registrato
31 Agosto 2016
Messaggi
3,193
Reaction score
618
Bellinazzo prende le nostre difese e la figc( e il calcio italiano in genere) tace.
Questa proprio non me l'aspettavo.

Alla FJGC (Federazione Juventus Giuoco Calcio) se il Milan va male non importa, è un punto in più per mantenere un monopolio nel campionato italiano.
 
Registrato
8 Settembre 2016
Messaggi
11,102
Reaction score
4,816
Marco Bellinazzo, giornalista de il Sole 24 Ore, intervistato da Tuttosport in edicola ha parlato della situazione del club rossonero. Ecco le dichiarazioni:"La situazione dei rossoneri è 150 milioni circa di rosso per il triennio 2014-17 e per quello va sanzionato.L’esclusione delle coppe è la sanzione più grave e dal mio punto di vista, sarebbe inappropriata. In passato ci sono stati esempi più gravi e gestiti in maniera diversa. Il settlement non deve rilevare un giudizio sulla proprietà, oggetto dell’esame sono i bilanci. Parlare di rifinanziamento come condizione per negare il settlement è qualcosa che va oltre i parametri. Il problema dell’eccessivo indebitamento è una fattispecie delle nuove normative, mentre il Milan verrà giudicato secondo quelle in vigore fino al 31 maggio. La Uefa sta valutando qualcosa oltre lo stretto dettato normativo. Quali motivazioni mi aspetto? Se la Adjudicatory Chamber dovesse applicare l’esclusione con queste motivazioni, si va oltre le basi normative. Mi aspetto che, andando oltre la giurisprudenza, l’Uefa ci dica come mai si arrivi a una sentenza così forte e perché dubiti sul fatto che il binomio Li-Elliott non possano dare continuità al Milan. Danno d'immagine incalcolabile per il Milan? Al Milan viene arrecato un danno importantissimo e, di riflesso, anche al calcio italiano. Quello che ha fatto il PSG è palesemente più grave perché ha aggirato il divieto di capitalizzazione. Ciò che sta succedendo è un problema enorme per il calcio italiano, perché si allontanano investitori e sponsor. Il danno d’immagine sarà difficilmente recuperabile. Caso Milan come esempio per altre società? Che il Milan possa essere un esempio non è giustifica- bile. Se l’Uefa è in possesso di documenti per i quali non vuole apporre la sua firma accanto al Milan perché sa che dietro la proprietà rossonera c’è una posizione, effettivamente irregolare, allora è bene che lo dica in maniera esplicita. I debiti non rientrano nei parametri primari di controllo del fair play finanziario mentre per la continuità aziendale, c’è Elliott che è una garanzia. Ricorso al TAS? Difficile prevedere il com- portamento della giustizia sportiva. Solitamente il TAS ha un atteggiamento pragmatico e realista".

Tutto giusto.
Spero si vinca ricorso al Tas.
Della Uefa non mi fido... se poi ha prove di cose gravi sul Milan deve mostrarle, se il problema è solo il rifinanziamento l'esclusione dalle coppe è eccessiva.
Che ci dia una multa per gli anni 2014-2017 e dei vincoli di mercato.
 

Salina

Bannato
Registrato
14 Maggio 2018
Messaggi
317
Reaction score
5
Se la uefa ha carte in mano diverse da quelle che ha comunicato le mostri ,altrimenti sta effettuando una manovra a dir poco strana.
 

Kaw

Member
Registrato
19 Giugno 2015
Messaggi
3,978
Reaction score
837
Marco Bellinazzo, giornalista de il Sole 24 Ore, intervistato da Tuttosport in edicola ha parlato della situazione del club rossonero. Ecco le dichiarazioni:"La situazione dei rossoneri è 150 milioni circa di rosso per il triennio 2014-17 e per quello va sanzionato.L’esclusione delle coppe è la sanzione più grave e dal mio punto di vista, sarebbe inappropriata. In passato ci sono stati esempi più gravi e gestiti in maniera diversa. Il settlement non deve rilevare un giudizio sulla proprietà, oggetto dell’esame sono i bilanci. Parlare di rifinanziamento come condizione per negare il settlement è qualcosa che va oltre i parametri. Il problema dell’eccessivo indebitamento è una fattispecie delle nuove normative, mentre il Milan verrà giudicato secondo quelle in vigore fino al 31 maggio. La Uefa sta valutando qualcosa oltre lo stretto dettato normativo. Quali motivazioni mi aspetto? Se la Adjudicatory Chamber dovesse applicare l’esclusione con queste motivazioni, si va oltre le basi normative. Mi aspetto che, andando oltre la giurisprudenza, l’Uefa ci dica come mai si arrivi a una sentenza così forte e perché dubiti sul fatto che il binomio Li-Elliott non possano dare continuità al Milan. Danno d'immagine incalcolabile per il Milan? Al Milan viene arrecato un danno importantissimo e, di riflesso, anche al calcio italiano. Quello che ha fatto il PSG è palesemente più grave perché ha aggirato il divieto di capitalizzazione. Ciò che sta succedendo è un problema enorme per il calcio italiano, perché si allontanano investitori e sponsor. Il danno d’immagine sarà difficilmente recuperabile. Caso Milan come esempio per altre società? Che il Milan possa essere un esempio non è giustifica- bile. Se l’Uefa è in possesso di documenti per i quali non vuole apporre la sua firma accanto al Milan perché sa che dietro la proprietà rossonera c’è una posizione, effettivamente irregolare, allora è bene che lo dica in maniera esplicita. I debiti non rientrano nei parametri primari di controllo del fair play finanziario mentre per la continuità aziendale, c’è Elliott che è una garanzia. Ricorso al TAS? Difficile prevedere il com- portamento della giustizia sportiva. Solitamente il TAS ha un atteggiamento pragmatico e realista".
Se il Milan accetterà supinanamente l'esclusione dalle Coppe, significa che c'è qualcosa di losco sotto e non vogliono che si sappia. In caso contrario è diritto/dovere fare ricorsi secondo tutti i gradi di giustizia, chiedere la riammissione e pure i danni di immagine.

Mi sembra una cosa lineare.
 

DMZtheRockBear

Senior Member
Registrato
2 Settembre 2012
Messaggi
10,816
Reaction score
245
L'Italia non è l'ultima ruota del carro solo nell'EU.
La cosa viene riflessa anche dall'UEFA.
 

Casnop

Senior Member
Registrato
27 Aprile 2015
Messaggi
10,451
Reaction score
172
Marco Bellinazzo, giornalista de il Sole 24 Ore, intervistato da Tuttosport in edicola ha parlato della situazione del club rossonero. Ecco le dichiarazioni:"La situazione dei rossoneri è 150 milioni circa di rosso per il triennio 2014-17 e per quello va sanzionato.L’esclusione delle coppe è la sanzione più grave e dal mio punto di vista, sarebbe inappropriata. In passato ci sono stati esempi più gravi e gestiti in maniera diversa. Il settlement non deve rilevare un giudizio sulla proprietà, oggetto dell’esame sono i bilanci. Parlare di rifinanziamento come condizione per negare il settlement è qualcosa che va oltre i parametri. Il problema dell’eccessivo indebitamento è una fattispecie delle nuove normative, mentre il Milan verrà giudicato secondo quelle in vigore fino al 31 maggio. La Uefa sta valutando qualcosa oltre lo stretto dettato normativo. Quali motivazioni mi aspetto? Se la Adjudicatory Chamber dovesse applicare l’esclusione con queste motivazioni, si va oltre le basi normative. Mi aspetto che, andando oltre la giurisprudenza, l’Uefa ci dica come mai si arrivi a una sentenza così forte e perché dubiti sul fatto che il binomio Li-Elliott non possano dare continuità al Milan. Danno d'immagine incalcolabile per il Milan? Al Milan viene arrecato un danno importantissimo e, di riflesso, anche al calcio italiano. Quello che ha fatto il PSG è palesemente più grave perché ha aggirato il divieto di capitalizzazione. Ciò che sta succedendo è un problema enorme per il calcio italiano, perché si allontanano investitori e sponsor. Il danno d’immagine sarà difficilmente recuperabile. Caso Milan come esempio per altre società? Che il Milan possa essere un esempio non è giustifica- bile. Se l’Uefa è in possesso di documenti per i quali non vuole apporre la sua firma accanto al Milan perché sa che dietro la proprietà rossonera c’è una posizione, effettivamente irregolare, allora è bene che lo dica in maniera esplicita. I debiti non rientrano nei parametri primari di controllo del fair play finanziario mentre per la continuità aziendale, c’è Elliott che è una garanzia. Ricorso al TAS? Difficile prevedere il com- portamento della giustizia sportiva. Solitamente il TAS ha un atteggiamento pragmatico e realista".
Le argomentazioni esposte, condivisibili laddove ipotizzano una inammissibile retroattività delle nuove norme sul Fair Play Finanziario, in vigore solo a partire dalla stagione 2018-2019, anche a fattispecie di bilanci relativi al triennio 2014-2017, dovrebbero indurre il club, nella ipotesi di sanzione massima da parte della Adjudicatory Chamber della UEFA, ad impugnare la relativa decisione presso il Tribunale Arbitrale di Losanna. Il Giudice arbitrale decide secondo diritto, secondo le norme di diritto positivo e del diritto vivente consolidato, e non potrà consentire applicazioni retroattive di discipline peraltro non ancora in vigore. Che il club tenga duro, questa è una battaglia che va condotta con rigore, e senza cedere ad arbitrii di politica sportiva, o altrimenti le norme sul Fair Play Finanziario finiranno per essere travolte dalla possibilità della loro abrogazione di fatto da parte della Federazione. :sisi:
 
Alto