Guarda che arbitraggi subiscono le italiane.
Magari vogliono dare una punizione esemplare per mandare un messaggio a tutti... e chi meglio di una squadra italiana?
Ripeto - e sarò noioso - se hanno prove di qualcosa di grave lo dicano pubblicamente. Se il problema è solo il debito che scade ad ottobre invece la Uefa sta sbagliando.
Non esistono carte segrete, da ora in poi si sviluppa una fase contenziosa tra club e Uefa, ora dinanzi alla Adjudicatory Chamber della stessa Federazione, domani forse all'indipendente Tribunale Arbitrale di Losanna, in cui le parti devono notificarsi le rispettive postulazioni onde consentire all'altra l'esercizio delle proprie difese. Il tema, lo abbiamo letto nel comunicato della Uefa del 22 maggio scorso, è quello della posizione debitoria, l'imminenza della sua scadenza, la gravità delle garanzie e la loro potenziale incidenza sull'assetto proprietario. La inerenza di queste incolpazioni alla disciplina vigente del Fair Play Finanziario, è questione di diritto rilevante, ma se il club, in ottica realistica e pragmatica, riesce comunque a venire incontro alle richieste della Camera di Investigazione della Uefa, offrendo una soluzione decisiva di ristrutturazione del debito, fa un doppio servizio a sé stesso, scongiurando spiacevoli sanzioni sportive, e risolvendo un problema, forse l'unico, che lo separa dalla normale gestione societaria, e che attende da tempo di essere risolto. Che questi giorni di lavoro siano proficui per Li ed i suoi collaboratori.
