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Marco Bellinazzo, giornalista de il Sole 24 Ore, intervistato da Tuttosport in edicola ha parlato della situazione del club rossonero. Ecco le dichiarazioni:"La situazione dei rossoneri è 150 milioni circa di rosso per il triennio 2014-17 e per quello va sanzionato.L’esclusione delle coppe è la sanzione più grave e dal mio punto di vista, sarebbe inappropriata. In passato ci sono stati esempi più gravi e gestiti in maniera diversa. Il settlement non deve rilevare un giudizio sulla proprietà, oggetto dell’esame sono i bilanci. Parlare di rifinanziamento come condizione per negare il settlement è qualcosa che va oltre i parametri. Il problema dell’eccessivo indebitamento è una fattispecie delle nuove normative, mentre il Milan verrà giudicato secondo quelle in vigore fino al 31 maggio. La Uefa sta valutando qualcosa oltre lo stretto dettato normativo. Quali motivazioni mi aspetto? Se la Adjudicatory Chamber dovesse applicare l’esclusione con queste motivazioni, si va oltre le basi normative. Mi aspetto che, andando oltre la giurisprudenza, l’Uefa ci dica come mai si arrivi a una sentenza così forte e perché dubiti sul fatto che il binomio Li-Elliott non possano dare continuità al Milan. Danno d'immagine incalcolabile per il Milan? Al Milan viene arrecato un danno importantissimo e, di riflesso, anche al calcio italiano. Quello che ha fatto il PSG è palesemente più grave perché ha aggirato il divieto di capitalizzazione. Ciò che sta succedendo è un problema enorme per il calcio italiano, perché si allontanano investitori e sponsor. Il danno d’immagine sarà difficilmente recuperabile. Caso Milan come esempio per altre società? Che il Milan possa essere un esempio non è giustifica- bile. Se l’Uefa è in possesso di documenti per i quali non vuole apporre la sua firma accanto al Milan perché sa che dietro la proprietà rossonera c’è una posizione, effettivamente irregolare, allora è bene che lo dica in maniera esplicita. I debiti non rientrano nei parametri primari di controllo del fair play finanziario mentre per la continuità aziendale, c’è Elliott che è una garanzia. Ricorso al TAS? Difficile prevedere il com- portamento della giustizia sportiva. Solitamente il TAS ha un atteggiamento pragmatico e realista".