l'architetto Carlo Quintelli,professore dell'università di Parma,sul progetto di Mimmo Arcuri
"Venerdì 22 gennaio è stato pubblicato dalla struttura commissariale un bando "di massima urgenza" per la fornitura di padiglioni temporanei dedicati alla somministrazione dei vaccini anti Covid-19.
La prima cosa a saltare agli occhi sono le tempistiche: mercoledì 27 gennaio alle ore 10:00 dovranno essere presentate tutte le offerte e i progetti.
Risultano così appena quattro i giorni feriali concessi ai proponenti che tra l'altro dovranno dimostrare di non essere nuovi a opere simili, ma anzi aver concluso progetti similari tra il 2017 e 2019 per milioni di euro.
Nel bando viene specificato che sono 21 i padiglioni (uno per ogni capoluogo di regione) da realizzare in 30 giorni dalla data di affidamento. Ma il numero dei padiglioni potrebbe essere aumentato fino a 1200.
Nella gara si legge inoltre che il prezzo di ciascun tendone (inclusi mobilio, montaggio, allacci, smontaggio e trasporto al deposito) non potrà essere superiore alle 1.300 euro al metro quadrato, più l'Iva.
Se da progetto gli stessi sono indicati di dimensioni pari a 315 metri quadrati si fa presto a capire che si sta ragionando di cifre pari a oltre 400mila euro per ogni tendone (al netto dei ribassi di gara).
Moltiplicato per 21 capoluoghi di regione o provincia autonoma si arriva oltre 8 milioni di euro (8.400.000 euro).
L'appalto però potrebbe livitare fino ad una cifra mostruosa se la struttura commissariale dovesse dar fondo all'opzione dei 1200 padiglioni: si parla di 480 milioni di euro.
Per capire dell'ordine di grandezza, stiamo parlando degli stessi soldi con cui si potrebbero acquistare 25 milioni di dosi di vaccino Pfizer.
Partiamo dai tempi: registro una grave anomalia, ovvero un ritardo spaventoso.
Sapevamo già da settembre 2020 che buona parte delle case farmaceutiche avrebbero commercializzato i vaccini intorno all'inizio di gennaio.
Anche l'istituto superiore di sanità - che è solitamente estremamente prudente - aveva parlato già da mesi come quasi sicuramente la vaccinazione di massa sarebbe iniziata nel primo trimestre del 2021.
Invece Arcuri presenta l'idea dei padiglioni solo a dicembre, in ritardo di almeno tre mesi, quando in Germania avevano già allestito spazi e strutture di proprietà pubblica e para pubblica e che aspettavano in standby solo la consegna delle dosi.
Altro tema correlato ai tempi: la gara così come è scritta da l'opportunità a chi ha già qualcosa in magazzino di adattare le strutture alle specifiche richieste.
Inoltre organizzare in 30 giorni la logistica di consegna vuol dire avere a disposizione 21 squadre in tutta Italia che lavorano contemporaneamente in 21 piazze italiane.
Inoltre si richiede la riparazione degli impianti con intervento entro 30 minuti dalla chiamata.
Da sottoporre all’attenzione della ricerca in logistica del Pentagono o di Amazon.
Delle due l’una verrebbe da pensare: o chi ha redatto il bando è totalmente ingenuo ed estraneo al settore o qualcuno ha già pronto tutto da inizio dicembre.
Ho appena consegnato un progetto per allestire un punto di somministrazione dei vaccini qui alla fiera di Parma.
Con un investimento di 50mila euro è possibile attrezzare 36 postazioni vaccinali.
36 e non 6 come prevede invece il gazebo del piano Arcuri.
È evidente la irrazionalità nella gestione delle risorse
Gli ambienti non sono funzionali e sono troppo piccoli e inadeguati dal punto di vista dell'efficacia.
Basti pensare alla sala dedicata alla cura delle eventuali reazioni avverse: 9 metri quadri in cui è impensabile poterci mettere i macchinari adeguati e assicurare la presenza di tre operatori.
Il resto degli ambienti è da sommergibile, 2,60 metri di profondità degli spazi per anamnesi e vaccinazione (idonei si dice a 4 persone tra operatori e pazienti/accompagnatori).
E i corridoi? sono da 140 centimetri quando negli ospedali la misura minima è 280.
Sarà impossibile mantere le adeguate distanze di sicurezza.
Non dimentichiamo che siamo in piena pandemia.
Da centri di vaccinazione potrebbero diventare centri di contagio".
Il professore Quintelli ha già promosso una segnalazione all’Osservatorio degli appalti e alla Corte dei Conti, mentre a Montecitorio è stata depositata una interrogazione parlamentare a prima firma del deputato Daniele Belotti.
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