Bakayako, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 1 febbraio, sul Milan, sui compagni di squadra e sul suo futuro. Ecco le dichiarazioni:"Gattuso all'inizio mi aveva bocciato come centrocampista centrale? Dopo quelle parole non stavo bene e non ero felice. Mi sentivo messo in discussione in quella che è la mia posizione in campo. Con il tecnico, però, non ne ho nemmeno parlato: ho pensato a lavorare e stop. Mi conosco e so quali sono le mie qualità: ero convinto che allenandomi duramente le soddisfazioni sarebbero arrivate. Se ho mai pensato di aver sbagliato ad accettare il Milan?No, mai. Nella mia breve carriera non tutto mi è andato bene. A volte l’inizio di un’avventura in un nuovo club è stato difficile: è successo sia al Monaco sia al Chelsea e per questo non mi sono sorpreso che la storia si ripetesse al Milan. Ho bisogno di tempo per adattarmi, ma poi... Ora sono più sicuro, ho più fiducia in me e mi sento più tranquillo. In più conosco meglio i miei compagni e loro conoscono meglio me. Ho lavorato duro e ho sempre cercato di fare il meglio per la squadra. Le cose stanno andando come volevo e mi sono ambientato meglio rispetto ai primi 3 mesi. Ho giocato bene una partita e da lì in poi ho preso sempre più fiducia. Dalla gara con il Genoa, non so dire il motivo, la mia sensazione è che sul campo nessuno possa fermarmi. In cosa posso migliorare? Nel calcio e nella vita si può migliorare sempre. Sono qui da 6 mesi e tra un po’ sarò ancora più forte continuando a lavorare forte in allenamento ogni giorno. Ho pensato ad un'esultanza in caso di gol? Si ma non la dico. Magari vi sorprenderò. La miglior partita col Milan? La mia famiglia dice l’ultima con il Napoli, ma a me è piaciuta anche la prima contro la Juventus, quando abbiamo perso in casa. Supercoppa?Nei primi 10’ abbiamo giocato bene e portato un’ottima pressione. Poi, però, non so perché, abbiamo ceduto loro la palla. Quando hai di fronte Cristiano Ronaldo e Dybala è un errore che non puoi commettere. Il mio ruolo preferito? Credo di poter far bene sia nel centrocampo a due sia in quello a tre e non c’è una posizione che preferisco. Ritengo di averlo dimostrato nella mia carriera e non so perché dicano che rendo meglio a due. Possibilità di arrivare alla Champions? Per la società che è e per la sua storia il Milan deve giocare ogni anno in Champions. Sono felice di essere quarto in classifica in questo momento, ma la Lazio e la Roma non molleranno. Leonardo dice che il mio riscatto è vincolato alla Champions?Ho sentito quello che ha detto... Ma non sono nella posizione per poterne parlare. E’ un argomento che riguarda il Milan e il Chelsea. Sarei felice di restare? Perché no? Restare al Milan è il mio sogno, il pensiero fisso nella mia mente, ma ho un contratto con il Chelsea .Io voglio solo finire la stagione al quarto posto, poi ci penseremo. Quanto sono felice ora?Moltissimo. La squadra gioca bene e nelle ultime 3-4 partite abbiamo fatto ancora meglio, non concedendo nemmeno un gol agli avversari. Dobbiamo continuare così no alla ne della stagione. Segreto di questo momento? Nessun segreto, ma sono contento per il nostro rendimento. Martedì in Coppa Italia abbiamo offerto la migliore prova della stagione contro una delle squadre più forti della Serie A e adesso in campionato siamo quarti in classica. E’ tutto positivo, ma dobbiamo essere concentrati no alla fine. Migliori qualità di Gattuso? Non so se ha delle qualità (dice serio prima di scoppiare a ridere, ndr). Scherzo, scherzo... Gattuso ama i giocatori e dà tutto per farli allenare bene. La sua dote è quella di dare amore ai giocatori. Gattuso calciatore? Non era il mio giocatore ideale. Lo dico con grande rispetto perché ha vinto la Champions che è il mio sogno e per favore non diteglielo... (ride ancora, ndr). Io leader? Non so. Cerco di dare tutto me stesso per la squadra e per i tifosi, di fare le cose mettendoci il 100% perché ho un grande cuore. E’ importante quando l’allenatore ritiene che sei un leader. Chi è per me Gattuso? Per me è il “boss”, una bella persona che mi ha aiutato molto: nei primi 2-3 mesi quando non tutto andava bene, parlavamo ogni giorno, ma ora non c’è bisogno perché ci capiamo con uno sguardo. La nostra relazione è perfetta. I miei milanisti preferiti? Seedorf e Weah. Se mi dicono che somiglio a Vieira? E’ un bel complimento perché Vieira era alto, forte fisicamente, ma anche tecnicamente davvero bravo. Biglia vicino al rientro? Sono felice che torni perché è un grande giocatore e mi ha aiutato tanto nel mio inserimento. Possiamo giocare insieme, ma se accadrà, sarà una decisione dell’allenatore. Higuain? Non voglio dire niente. Non è un mio problema. Mi ha chiesto del Chelsea? Ne abbiamo parlato poco. Gli ho spiegato che andava in una bella città e in un club importante, poi gli ho augurato buona fortuna. Niente di più. Rispetto a quando ero io al Chelsea l’allenatore è diverso. Non potevo dirgli molto di più perché non so com’è la situazione adesso. Le cose cambiano in fretta in un club. Piatek? Molto bravo. Due gol all’esordio sono un bel biglietto da visi- ta. Deve solo lavorare forte e vedrete che ne segnerà ancora tanti perché è veloce e intelligente. E’ entrato in fretta nei meccanismi della squadra. Sono felice per lui e speriamo che ci dia una mano ad arrivare tra le prime quattro. Roma Milan? Essendo uno scontro diretto, di sicuro sarà importante per la classifica: loro sono quinti e noi dobbiamo vincere per staccarci. E’ quello che bisogna fare. Anzi, meglio se le vinciamo tutte da qui alla fine. Chi toglierei alla Roma? Dzeko, è uno dei migliori al mondo. Che tipo sono fuori dal campo? Sono un ragazzo socievole e ho buoni rapporti con tutti i compagni. L’avvicinamento alla partita lo vivo con serenità: ascolto musica, mi rilasso e parlo con gli amici. Quando la prima intervista in italiano? La prossima stagione... Allora vuol dire che resterò? A presto...".