Aggressione armata a un altro Stato. "E vabbè".
"Fatevi i fatti vostri o vi bombardo con l'atomica". "E vabbè".
Civili massacrati intenzionalmente. "E vabbè".
Armi chimiche. "E vabbè".
La prossima qual è?
Ovviamente spero che non siano state usate e che non vengano usate armi chimiche da nessuna delle parti in conflitto e che si possa arrivare a un accordo di pace a breve, ma a un certo punto una linea da non oltrepassare va fissata. Che non vuol dire sganciare atomiche sul Cremlino, ma se Putin ogni giorno che passa si spinge sempre più in là nella barbarie che sta compiendo senza avere ripercussioni tangibili, prima o poi bisognerà pur dirgli "STOP". Se no ciao còre.
Per me siamo stati asini in occidente.
Ma non certo perché siamo troppo duri con le misure economiche contro la Russia ma proprio perché bisognava parlare in modo chiaro PRIMA che la situazione degenerasse.
Dovevano dire a Putin che non avremo tollerato nessuna invasione del territorio ucraino se no li avremo stannati.
Invece non abbiamo detto nulla.
Anzi, abbiamo fatto l'esatto contrario dicendo da subito "No boots on the ground".
E così se l'è presa comoda ed e stato lui a minacciarci.
Quindi se mandiamo l'esercito ora avrà pure la scusa che lui ci aveva avvisato e quindi la colpa della WW3 e tutta nostra.
Avessimo parlato noi, la responsabilità sarebbe stata tutta sua.
E non penso che avrebbe invaso l'Ucraina sapendo che la nato avrebbe risposto in modo chiaro.
Non siamo troppo duri.
Siamo troppo poco cattivi.
Noi vogliamo dialogare. Vogliamo la diplomazia.
Non vogliamo la guerra.
La linea da non oltrepassare andava messa ben prima che tutto iniziasse.