Appello professori università contro green pass. Già oltre 400 firme in tre giorni

mandraghe

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In alcune cose anche a me è parso un po' troppo di parte, mi è sembrato un po' paraculo su certe questioni, ma in linea generale il suo lavoro è apprezzabile perché riesce a parlare di certi argomenti in maniera appassionante e intelligente. Non è il solito trombone che parla complesso e rende tutto arzigogolato per darsi un tono come fanno altri suoi colleghi
Sicuramente. Purtroppo, specie nella storia moderna, a volte sbarella, però almeno come affabulatore è certamente coinvolgente. E comunque è sempre positivo che ci sia qualcuno che faccia appassionare la gente agli eventi storici.
 
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Anche raccogliessero 40 mln di firme farebbero la sega al passero,un modo di dire delle mie parti per dire che non risolverebbero nulla.
 

Stanis La Rochelle

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Sicuramente. Purtroppo, specie nella storia moderna, a volte sbarella, però almeno come affabulatore è certamente coinvolgente. E comunque è sempre positivo che ci sia qualcuno che faccia appassionare la gente agli eventi storici.
Comunque sembra sia già partita la scomunica per Barbero. Vediamo se si riallinea subito o tiene
 

mandraghe

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Comunque sembra sia già partita la scomunica per Barbero. Vediamo se si riallinea subito o tiene

Mi sarei stupito del contrario. Anche Cacciari appena ha espresso dubbi sul grinpas e sull’obbligo vaccinale è passato dall’essere un grande filosofo ad ultimo degli scemi. Tutto il contrario di Fendez nuovo “intellettuale” di riferimento della sinistra.
 

Stanis La Rochelle

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Senza parole.
Mi è tornata in mente la biblioteca vicino a casa mia, non posso entrare in biblioteca a ritirare un libro prenotato senza green pass, ma senza green pass posso entrare in biblioteca per riportare i volumi che ho a casa.

Ovviamente nessuno che si oppone, diranno che sono le direttive, ma voglio dire, se entro per riportare la roba puoi anche darmi il materiale in prestito no?
Ormai sono dentro no?

Sono tutti dei pazzi e folli, quando poi il vento girerà daranno sempre le colpe agli altri e non si prenderanno nessuna responsabilità, come i nazisti che "eseguivano solo degli ordini"
 
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Maurizio91

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L'appello pubblicato tre giorni fa sta trovando un crescente consenso nell'università.

Sebbene non sia facile esporsi in quel settore, al momento sono oltre 400 i docenti ad aver sottoscritto l'appello.

Alcuni nomi celebri anche fuori dalle università, come Alessandro Barbero.


Ecco il testo dell'appello:

"Dal primo settembre per frequentare le università italiane, sostenere gli esami e seguire le lezioni si deve essere in possesso del cosiddetto “green pass”.
Tale requisito deve essere valido per docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e studenti e ciò estende, di fatto, l’obbligo di vaccinazione in forma surrettizia per accedere anche ai diritti fondamentali allo studio e al lavoro, senza che vi sia la piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico.

Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia.
Tutti noi, però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione (art. 32: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”) e con quanto stabilito dal Regolamento UE 953/2021, che chiarisce che “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate” per diversi motivi o “che hanno scelto di non essere vaccinate”.

Nello specifico della realtà universitaria, i docenti sottoscrittori di questo pubblico appello ritengono che si debba preservare la libertà di scelta di tutti e favorire l’inclusione paritaria, in ogni sua forma.
Nella situazione attuale, o si subisce il green pass, oppure si viene esclusi dalla possibilità di frequentare le aule universitarie e, nel caso dei docenti, si è sospesi dall’insegnamento: tutto questo viola quei diritti di studio e formazione che sono garantiti dalla Costituzione e rappresenta un pericoloso precedente.

In sostanza, la “tessera verde” suddivide infatti la società italiana in cittadini di serie A, che continuano a godere dei propri diritti, e cittadini di serie B, che vedono invece compressi quei diritti fondamentali garantiti loro dalla Costituzione (eguaglianza, libertà personale, lavoro, studio, libertà di associazione, libertà di circolazione, libertà di opinione).

Quella del “green pass” è una misura straordinaria, peraltro dai contorni applicativi tutt’altro che chiari, che, come tale, comporta rischi evidenti, soprattutto se dovesse essere prorogata oltre il 31 dicembre, facendo affiorare alla mente altri precedenti storici che mai avremmo voluto ripercorrere.

Auspichiamo che si avvii un serio dibattito politico, nella società e nel mondo accademico tutto (incluse le sue fondamentali componenti amministrativa e studentesca), per evitare ogni penalizzazione di specifiche categorie di persone in base alle loro scelte personali e ai loro convincimenti, per garantire il diritto allo studio e alla ricerca e l'accesso universale, non discriminatorio e privo di oneri aggiuntivi (che sono, di fatto, discriminatori) a servizi universitari.

Chiediamo pertanto che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione"
Assolutamente corretto tener conto di tutte le voci in merito alla questione. Per la ragione appena scritta, però, bisogna anche considerare le altre voci, pena il cadere nel paradosso.
Non facendo così non si avrebbe più una dimensione del fatto: uno si finirebbe per dar voce solo ai "protestanti", due non si capirebbe più la portata dell'appello.

In altre parole, è vero che ci sono 400 docenti contrari. E va benissimo. Ma non dimentichiamo che poi c'è un'altra parte, silenziosa, che non protesta (perché ha fatto il vaccino e fine della storia) e che quindi non fa notizia, che potrebbe tranquillamente essere il 90-95-99% dell'intero corpo docenti.

Di conseguenza, farebbe specie che lo zero virgola (che inneggia alla democrazia) chieda di non fare ciò che è ben accetto dal 99% della popolazione.

Comunque fin quando gli appelli sono costruttivi e portati avanti da qualche personalità valida come Barbero tutto bene. Per dire, notizia di oggi: la procura di Torino ha chiesto a Telegram l'oscuramento e il sequesto di una chat in cui si spammano messaggi come "stop alla dittatura" e cose così, spingendo sempre per la protesta e il fare casino. Si parla di istigazione a delinquere, anche perché in quei gruppi girano dati personali di politici e non solo
 
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Assolutamente corretto tener conto di tutte le voci in merito alla questione. Per la ragione appena scritta, però, bisogna anche considerare le altre voci, pena il cadere nel paradosso.
Non facendo così non si avrebbe più una dimensione del fatto: uno si finirebbe per dar voce solo ai "protestanti", due non si capirebbe più la portata dell'appello.

In altre parole, è vero che ci sono 400 docenti contrari. E va benissimo. Ma non dimentichiamo che poi c'è un'altra parte, silenziosa, che non protesta (perché ha fatto il vaccino e fine della storia) e che quindi non fa notizia, che potrebbe tranquillamente essere il 90-95-99% dell'intero corpo docenti.

Di conseguenza, farebbe specie che lo zero virgola (che inneggia alla democrazia) chieda di non fare ciò che è ben accetto dal 99% della popolazione.

Bisogna anche valutare se la controparte silenziosa non si è espressa perchè d'accordo con le norme o perchè timorosa di essere tacciata "no vax" (nella migliore delle ipotesi).
Anche i virologi hanno subito la stessa sorte.
E non mi riferisco solo a De Donno,ma anche a tutti gli altri scienziati,medici,ecc,ecc che hanno "osato" esprimere qualche dubbio e sono stati subito emarginati dal sistema (e anche nella vita reale).

P.S Questa è una battaglia di tutti,anche di chi è già vaccinato.
 
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Stanis La Rochelle

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Bisogna anche valutare se la controparte silenziosa non si è espressa perchè d'accordo con le norme o perchè timorosa di essere tacciata "no vax" (nelle migliori delle ipotesi).
Anche i virologi hanno subito la stessa sorte.
E non mi riferisco solo a De Donno,ma anche a tutti gli altri scienziati,medici,ecc,ecc che hanno "osato" esprimere qualche dubbio e sono stati subito emarginati dal sistema (e anche nella vita reale).

P.S Questa è una battaglia di tutti,anche di chi è già vaccinato.
Mi viene in mente un medico che andò in onda solo una volta su la7, aveva fatto vaccinare la madre 90enne, ma aveva comunque detto che le preoccupazioni delle persone erano reali scatenando ovviamente il putiferio nello studio. Da li a poco cacciato dall'Università e andato in pensione poi se non sbaglio.

Non ricordo il nome purtroppo.
 

Andris

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1) la campagna è nata tre giorni e non è neanche così diffusa esternamente, lasciamo sviluppare e aumenteranno

2) il green pass è entrato in vigore il 1 settembre, tuttavia la quasi totalità delle università non è ripartita con le lezioni del nuovo anno il che significa che la gran parte dei professori non ha ancora avuto a che fare con il problema quotidianamente.
Il resto delle funzioni si possono svolgere via remoto, come ricevimento e assistenza tesi, e non serve andare in ufficio

3) conseguenza del punto precedente, è che in quattro giorni di università (sabato e domenica niente ovviamente) sarà al massimo capitato avere una sessione di esami o di laurea.
in questo caso uno senza vaccino avrà fatto il tampone e rimandato la faccenda alle lezioni.
 
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