Scusate, dal basso della mia ignoranza vorrei dire una cosa.
Secondo me l'errore non c'è stato adesso, da qualsiasi parte politica. L'errore è stato commesso a monte, quando hanno stipulato il contratto. Che poi certe valutazioni non le abbiano volute fare, per stupidità o malafede, questo non saprei.
Dovrebbero sapere tutti benissimo che è impossibile andare d'accordo quando si è su posizioni molto diverse. Quando hanno deciso di fare il contratto, dovevano anche stabilire le regole di ingaggio.
Anzitutto, si trovavano d'accordo sui punti comuni, ok.
Poi, negoziavano sui punti in contraddittorio. Tu dai una cosa a me, io ne dò una a te. Fine.
Sui punti sui quali non c'era accordo, si rimettevano al parere dell'arbitro e delle commissioni. Una volta stabilito che l'arbitro ha preso una decisione, si vota tutti compatti, anche se col mal di pancia. Che ci stava a fare Conte, l'arbitro?
E tutto questo, ben dichiarato ed esposto, con chiarezza, in modo da evitare polemiche. Invece sono andati avanti alla viva il parroco, facendo come gli struzzi. Sarà semplicistico ed ingenuo, ma mi sembra l'unica premessa per un rapporto duraturo. Se non ci sono regole, è evidente che la battaglia viene fuori.
In particolare, sulla TAV, si potevano pronunciare da subito sul fatto che ci sarebbe stata una indagine, e che sarebbe stato tutto deciso super-partes. Non venitemi a dire che non si sarebbero messi insieme solo per questo fatto. Se poi si vuole andare per forza allo scontro, allora la TAV vale zero. In ogni caso hanno sbagliato i 5s, visto che l'arbitro Conte era per il sì. Poteva essere ampiamente previsto mesi fa uno scenario del genere.
facepalm
