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Luca Antonini a TMW sul Milan:"L'importanza nelle grandi figue? Faccio il mio esempio: sono arrivato e quando mi giravo vedevo i vari Pirlo, Maldini, Gattuso, Kakà, Sheva... Una realtà di giocatori stratosferici, che però lavorano a testa bassa. Ti fanno da esempio e non puoi certo non rimboccarti le maniche e fare lo scansafatiche. Al Milan serviva tempo per ripartire e creare un'ossatura importante. Ora chi arriva inizia ad trovare una realtà dallo spessore maggiore, e non può che far bene. Vedi Hauge: magari al Milan di 3-4 anni fa non avrebbe reso così. Ibra diverso? Non lo vedo diverso, ha la stessa mentalità di tutta la sua carriera. Ibra è quel tipo di uomo perché vuole il 100% da tutti, dato che lui è il primo a darlo. Se vede che hai qualità ma non rendi ti sprona a dare di più, e credo proprio che Maldini abbia fatto una scelta incredibile a volerlo a tutti i costi. Ha cambiato la mentalità di una squadra senza troppa personalità".
"Theo? Secondo me, azzardo, in questo momento è il miglior terzino al mondo. Mi piace vederlo: quando parte palla al piede è incontenibile, freddo e lucido davanti al portiere, fisicità impressionante e una crescita di partita in partita. Acquisto azzeccatissimo, Maldini è un grande dirigente. Niente nazionale per lui?Non voglio dire che sia una cosa scandalosa, ma qualcosa non quadra".
"Maldini? Lui è entrato in punta di piedi quando c'era Leonardo, e in questi anni è cresciuto tanto anche grazie alle responsabilità che ha avuto. Vederlo al campo poi, poco da fare, ti stimola. Prima mancavano punti di riferimento? Sì, e poi negli ultimi anni dell'era Berlusconi non c'era più lo zoccolo duro che ha dato spessore e carisma alla squadra. Un po' di sbandamento l'hanno avuto, ma con le persone giuste al posto giusto torna tutto. Dispiace che non ci sia Boban, figura importante in più, ma Maldini ora basta e avanza".
"Theo? Secondo me, azzardo, in questo momento è il miglior terzino al mondo. Mi piace vederlo: quando parte palla al piede è incontenibile, freddo e lucido davanti al portiere, fisicità impressionante e una crescita di partita in partita. Acquisto azzeccatissimo, Maldini è un grande dirigente. Niente nazionale per lui?Non voglio dire che sia una cosa scandalosa, ma qualcosa non quadra".
"Maldini? Lui è entrato in punta di piedi quando c'era Leonardo, e in questi anni è cresciuto tanto anche grazie alle responsabilità che ha avuto. Vederlo al campo poi, poco da fare, ti stimola. Prima mancavano punti di riferimento? Sì, e poi negli ultimi anni dell'era Berlusconi non c'era più lo zoccolo duro che ha dato spessore e carisma alla squadra. Un po' di sbandamento l'hanno avuto, ma con le persone giuste al posto giusto torna tutto. Dispiace che non ci sia Boban, figura importante in più, ma Maldini ora basta e avanza".