Secondo me, Romagnoli è uno di quei giocatori “di reparto”, ovvero uno di quei giocatori di buona qualità che rendono solo quando sono messi in un contesto adatto a mettere in evidenza i loro pregi e a nascondere i loro difetti: in altre parole, è un giocatore che non riesce a camminare con le sue gambe, ma che necessita di qualcuno a fianco che lo aiuti (almeno, in una grande squadra: in una che lotta al massimo per l’EL potrebbe andare bene). Ecco perché, secondo me, uno come Manōlas avrebbe potuto giocare in coppia con Romagnoli: il greco ha quelle qualità che possono aiutare il romano. Ed è qui che si gioca la differenza fra un buon mestierante e un top del ruolo: Manōlas ti può far svoltare un reparto (a Roma ha sempre avuto compagni di reparto improponibili o quasi), Alessio necessita di qualcuno che lo faccia svoltare.
Qualche tempo fa, paragonavo Bonucci a Romagnoli e tu mi facevi notare la differenza fra i due. Riflettendoci bene, non posso che darti ragione: Bonucci, pur con tutti i suoi limiti, ha delle caratteristiche ben specifiche, caratteristiche che lo rendono un difensore atipico ma comunque di livello europeo; Romagnoli, invece, è un buon centrale di livello nazionale che può dire la sua in contesti che puntano al massimo al sesto posto.