Bisogna partire dal presupposto che eravamo una società da 200 milioni di fatturato, in perdita e con una proprietà (Elliot) il cui primario obiettivo era azzerare le perdite per vendere la società. Mi spiego. Ad Elliot di vendere Kessiè o Calhanoglu e incassare interessava relativamente, interessavamo molto di più abbassare i costi e sostituire questi giocatori con gente con un costo a bilancio inferiore. Dal momento che ti chiedevano cifre da 6 netti con quindi un forte aggravio a bilancio - veniva preferita la strada del non-rinnovo al rinnovo esoso. Se tu vuoi vendere una società, il suo valore si basa principalmente sulla tua situazione economica orinaria (ricavi, costi). Un mito comune è poi pensare che vendere per Elliot significava avere più risorse sul mercato. La risposta è no, perchè come detto si basano sui costi annuali dei giocatori non su quanto incassi. Al massimo avevi un pò più di liquidita ma che influisce poco sulle valutazioni societarie.
Ora con RedBird dovremmo avere una gestione con ottica decennale, oltre ad avere una società risanata e con un fatturato che in la prossima stagione dovrebbe essere oltre 350 milioni (dai 300 dell'anno scorso e dai 200 di tre anni fa). Ci sarà sicuramente maggiore interesse a fare Players Trading e si potrà anche aumentare il monte ingaggi/tetto stipendi.