Come riportato da cm.com, nelle ultime ore il potente procuratore Jorge Mendes avrebbe sondato il terreno in casa Milan proponendo Jardim, ex tecnico del Monaco, come nuovo allenatore per il post Gattuso.
Il profilo piace molto a Elliott: grande abilità nel lanciare giovani, gioco propositivo e disponibilità a essere flessibile sul mercato.
Le alternative rimangono sempre quelle di Wenger, ma il francese chiede un ingaggio alto e mano libera sul mercato, e Donadoni, caldeggiato dai soliti che vogliono il Milan ai milanisti. Jardim è l'outsider e può prendere quota.
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È l'osee' di cui si parlava in questi ultimi giorni, il tecnico di ricostruzione di una filosofia di gioco, congeniale alla tradizione milanista, basata su calciatori tecnici, duttili, ispiratori di una manovra collettiva altamente offensiva, che porta molti elementi nella trequarti avversaria durante le fasi di possesso, che si tratti di una azione palleggiata o di una ripartenza veloce. Il suo Monaco 16-17, vincitore del campionato e semifinalista di Champions League con una squadra di esordienti, ad eccezione di Falcao e Glik, con all'attivo 149 gol segnati in stagione, è stata una delle squadre più interessanti e piacevoli del panorama europeo degli ultimi dieci anni. Ha pagato ultimamente con l'esonero una squadra letteralmente sventrata dalla proprietà con la cessione di tutti i giocatori di quel formidabile gruppo, ad eccezione di Falcao, rendendo oltre modo impossibile la prosecuzione di un ordinato lavoro tecnico. Con Moncada, nuovo responsabile del settore osservatori del club, si ricreerebbe un team di lavoro che ha prodotto ottimi risultati nel Principato nella scoperta e valorizzazione di grandi talenti calcistici internazionali. Controindicazioni: arriverebbe a stagione in corso, non è italiano, non conosce la serie A. È chiaro, tuttavia, che con lui dovrebbe farsi un discorso di medio periodo, che non meriterebbe di essere giudicato dai risultati raggiunti entro il maggio prossimo. Al club la scelta.