Matteo Gabbia

Lineker10

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Vediamo vediamo, per esperienza personale non giudico mai un giocatore se non è ancora fatto e finito.
Demiral che è molto pubblicizzato ha un piede osceno.

No chiaro, pero nel calcio attuale se non hai certe doti atletiche di base è un problema fare il difensore centrale ad alti livelli.
Detto questo vediamo cosa farà Gabbia, mi sembra uno tosto e pronto, dovrà e potrebbe sopperire con l'intelligenza di gioco, non sarebbe il primo a farlo.

In impostazione ha qualità e si vede (Demiral ha altre caratteristiche e potenzialità, francamente).
 

Raryof

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No chiaro, pero nel calcio attuale se non hai certe doti atletiche di base è un problema fare il difensore centrale ad alti livelli.
Detto questo vediamo cosa farà Gabbia, mi sembra uno tosto e pronto, dovrà e potrebbe sopperire con l'intelligenza di gioco, non sarebbe il primo a farlo.

In impostazione ha qualità e si vede (Demiral ha altre caratteristiche e potenzialità, francamente).


Potrebbe fare lo stesso percorso di Acerbi o lo stesso Bastoni, un centrale non velocissimo ma con una grande intelligenza tattica, perché nel calcio moderno siamo abituati ai Demiral perché fanno l'intervento in scivolata a tutta birra ma poi ci vuole anche altro, ci vuole il senso della posizione, la capacità di adattarsi all'avversario diretto, la capacità di non sbarellare e di non commettere errori banali, poi il resto se c'è vien fuori con la personalità e Gabbia per ora sta crescendo bene, in un ambiente sano e con un ottimo maestro come Simon.
Chi ha più margine? il giocatore fisicamente dominante o quello più simile a Kjaer? ad occhio e croce i centrali dominanti hanno carriere molto più brevi e commettono spesso molti più errori proprio perché molto più sicuri delle proprio capacità fisiche, ma il centrale alla Kjaer fa le stesse cose e dà una dimensione diversa al reparto, con uno così puoi costruire ma col Demiral di turno secondo me no, non ti diventa il primo violino difensivo, dovrà sempre essere avvicinato ad un altro centrale ala Chiellini capace di fargli capire i tempi di gioco, di intervento, questo devono fare i centrali, non le scivolate, quando provi robe del genere fai la fine di Romagnoli che non è diventato un centrale a tutti gli effetti ma un terzino riadattato, che commette gli stessi errori del terzino messo a fare il centrale e che tatticamente ha sempre sbattuto contro un muro ogni volta.
E' indubbio che dall'arrivo di Kjar abbiano beneficiato in tanti, in primis Calabria e Theo (oltre ai due mediani che prima avevano un gioco difensivo balordo e inefficace soprattutto perché non sapevano usare il corpo, uno beccava sempre il giallo l'altro era disinteressato), ecco perché la crescita di Gabbia mi fa ben sperare e penso possa superare tranquillamente il 13 se dovesse dimostrare di avere ancora più testa e una capacità di apprendimento che andrà di pari passo con la sua evoluzione da calciatore.
 

Lineker10

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Potrebbe fare lo stesso percorso di Acerbi o lo stesso Bastoni, un centrale non velocissimo ma con una grande intelligenza tattica, perché nel calcio moderno siamo abituati ai Demiral perché fanno l'intervento in scivolata a tutta birra ma poi ci vuole anche altro, ci vuole il senso della posizione, la capacità di adattarsi all'avversario diretto, la capacità di non sbarellare e di non commettere errori banali, poi il resto se c'è vien fuori con la personalità e Gabbia per ora sta crescendo bene, in un ambiente sano e con un ottimo maestro come Simon.
Chi ha più margine? il giocatore fisicamente dominante o quello più simile a Kjaer? ad occhio e croce i centrali dominanti hanno carriere molto più brevi e commettono spesso molti più errori proprio perché molto più sicuri delle proprio capacità fisiche, ma il centrale alla Kjaer fa le stesse cose e dà una dimensione diversa al reparto, con uno così puoi costruire ma col Demiral di turno secondo me no, non ti diventa il primo violino difensivo, dovrà sempre essere avvicinato ad un altro centrale ala Chiellini capace di fargli capire i tempi di gioco, di intervento, questo devono fare i centrali, non le scivolate, quando provi robe del genere fai la fine di Romagnoli che non è diventato un centrale a tutti gli effetti ma un terzino riadattato, che commette gli stessi errori del terzino messo a fare il centrale e che tatticamente ha sempre sbattuto contro un muro ogni volta.
E' indubbio che dall'arrivo di Kjar abbiano beneficiato in tanti, in primis Calabria e Theo (oltre ai due mediani che prima avevano un gioco difensivo balordo e inefficace soprattutto perché non sapevano usare il corpo, uno beccava sempre il giallo l'altro era disinteressato), ecco perché la crescita di Gabbia mi fa ben sperare e penso possa superare tranquillamente il 13 se dovesse dimostrare di avere ancora più testa e una capacità di apprendimento che andrà di pari passo con la sua evoluzione da calciatore.

Ci sta, pero se di base ha dei limiti atletici di fronte a certi attaccanti sembrerà sempre inadeguato.

Chiaramente finche marca Quagliarella e Gabbiadini il suo lo fa, se deve marcare Lukaku per prestanza atletica o un Salah negli spazi uno con le caratteristiche di Gabbia, purtroppo, non può giocare. Con questo potrebbe benissimo farsi una bella carriera ad alti livelli, seppure per me fino ad un certo punto, nonostante abbia solo 21 anni e teoricamente tempo e modo di migliorare.

Io l'ho sempre apprezzato e difeso fin dagli esordi, a me piacciono i difensori come Gabbia, ordinati, tecnici, intelligenti, allo stesso tempo escludo possa diventare un campione.

Lo stesso Kjaer ha avuto la carriera che ha avuto. In pratica il suo apice lo sta vivendo adesso, sebbene sia stato sempre un difensore affidabile e di qualità che ha giocato a lungo ad alti livelli.
 

Raryof

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Ci sta, pero se di base ha dei limiti atletici di fronte a certi attaccanti sembrerà sempre inadeguato.

Chiaramente finche marca Quagliarella e Gabbiadini il suo lo fa, se deve marcare Lukaku per prestanza atletica o un Salah negli spazi uno con le caratteristiche di Gabbia, purtroppo, non può giocare. Con questo potrebbe benissimo farsi una bella carriera ad alti livelli, seppure per me fino ad un certo punto, nonostante abbia solo 21 anni e teoricamente tempo e modo di migliorare.

Io l'ho sempre apprezzato e difeso fin dagli esordi, a me piacciono i difensori come Gabbia, ordinati, tecnici, intelligenti, allo stesso tempo escludo possa diventare un campione.

Lo stesso Kjaer ha avuto la carriera che ha avuto. In pratica il suo apice lo sta vivendo adesso, sebbene sia stato sempre un difensore affidabile e di qualità che ha giocato a lungo ad alti livelli.

Fisicamente però non può definirsi un giocatore fatto e finito, può migliorare anche lui sfruttando magari i cm per tenere botta con quelli più grossi.
Per giocatori come lui sarà importante la capacità di capire il gioco in anticipo, ma lì bisognerà aspettare ancora qualche anno perché è solo la personalità che può farlo diventare un giocatore da alti livelli oltre all'ambiente migliore per lui, perché Acerbi si è fatto tanta gavetta prima di trovare la sua dimensione alla Lazio, perché comunque per un centrale 21 anni non sono nulla o meglio sono 10 anni di ulteriori miglioramenti e perfezionamento del proprio gioco, perché anche Bastoni era partito un po' in sordina ma poi si è preso la titolarità e pure lui senza giocare sarebbe sempre stato un giovane dal non sicuro affidamento, magari in un'Inter meno competitiva, ci sono tanti fattori che purtroppo non possono delinearci in maniera perfetta e lampante la carriera di un calciatore ma una cosa è certa, per giocare nel Milan attuale devi essere all'altezza e devi avere personalità, fosse stato trovato mancante avrebbe ricommesso le sciocchezze che ha commesso la scorsa estate e invece la concentrazione e forse pure quegli errori gli sono serviti per capire dove migliorare.
 

Djerry

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Trovando i tuoi interventi sempre molto interessanti... Sarei curioso di sapere quali siano i tuoi dubbi... O meglio, cosa cominci a pensare sia scattato?

Arrivo a spingermi forse un po' oltre, ma secondo me non lo sanno di preciso nemmeno Paolo e Pioli. :lol:
Qui letteralmente la situazione è sfuggita di mano anche ai diretti artefici, perché si è creata una chimica tecnica, tattica, fisica, atletica, mentale, ambientale e di fiducia che sembra non incontrare limiti.

Ma la cosa che rende il tutto razionalmente difficile per me da comprendere e quindi da spiegare (ed indirettamente resto in topic con le prestazioni di Gabbia), è che ciò sia successo dall'oggi al domani con una trasfigurazione collettiva delle nostre aspirazioni, delle prestazioni dei singoli e della nostra qualità del gioco.

Sono mesi che, ereditando ormai anni di sciagure e sconfitte e quindi di disillusioni, ci diciamo che prima o poi arriveranno i tempi duri, ma qui addirittura fa fatica ad arrivare una singola sconfitta e ci stiamo ormai abituando ad approcci tracotanti o al dominio sul piano del possesso, del gioco e della forza mentale, tipo ieri o la rimonta di giovedì.

E tutto ciò con chi lo facciamo? Da un lato, con buona parte di chi c'era quando tutto andava male ed era bollato o come bidone o come mediocre (Calha, Kessie, Calabria, Romagnoli, volendo Gigio).
Dall'altro con qualsiasi nuovo che nella peggiore delle cose si rende utile magari in modo incostante (Diaz, Dalot, Hauge, se vogliamo Theo e Rebic), quando non proprio massimizza ogni singola risorsa tecnica di cui dispone raggiungendo il top personale (Saelemaekers, Bennacer, Kjaer, appunto Gabbia).
Con Pioli che era quello del secondo anno disastroso, ed invece sta sorprendendo in primis anche Maldini stesso come da recenti dichiarazioni di Paolo.

In questo senso, per restare in topic, Gabbia è il simbolo di questa allucinazione collettiva: si porta dietro limiti chiari, viene catapultato un po' dal nulla come titolare, eppure dove lo metti sta e gioca in Serie A anche facendo errori individuali ma senza mai risultare realmente dannoso ai fini del risultato.

Quindi non so cosa sia scattato: Ibra, il gruppo ricompattato contro il tedesco, Kjaer, i tifosi assenti, tutti al posto giusto tatticamente, uno schema vincente, la preparazione atletica, gli allenamenti perfetti, l'alimentazione, giocatori forti che non sembravano tali, Maldini, un grande allenatore che si scopre tale di colpo, l'aria di Milanello.

Ma nessuna di quelle cause anche messa insieme mi sembra sufficiente per avere una squadra imbattuta da un anno, prima in classifica a +5 e che gioca pure bene così di colpo, così in fretta e con quegli interpreti.
 
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Arrivo a spingermi forse un po' oltre, ma secondo me non lo sanno di preciso nemmeno Paolo e Pioli. :lol:
Qui letteralmente la situazione è sfuggita di mano anche ai diretti artefici, perché si è creata una chimica tecnica, tattica, fisica, atletica, mentale, ambientale e di fiducia che sembra non incontrare limiti.

Ma la cosa che rende il tutto razionalmente difficile per me da comprendere e quindi da spiegare (ed indirettamente resto in topic con le prestazioni di Gabbia), è che ciò sia successo dall'oggi al domani con una trasfigurazione collettiva delle nostre aspirazioni, delle prestazioni dei singoli e della nostra qualità del gioco.

Sono mesi che, ereditando ormai anni di sciagure e sconfitte e quindi di disillusioni, ci diciamo che prima o poi arriveranno i tempi duri, ma qui addirittura fa fatica ad arrivare una singola sconfitta e ci stiamo ormai abituando ad approcci tracotanti o al dominio sul piano del possesso, del gioco e della forza mentale, tipo ieri o la rimonta di giovedì.

E tutto ciò con chi lo facciamo? Da un lato, con buona parte di chi c'era quando tutto andava male ed era bollato o come bidone o come mediocre (Calha, Kessie, Calabria, Romagnoli, volendo Gigio).
Dall'altro con qualsiasi nuovo che nella peggiore delle cose si rende utile magari in modo incostante (Diaz, Dalot, Hauge, se vogliamo Theo e Rebic), quando non proprio massimizza ogni singola risorsa tecnica di cui dispone raggiungendo il top personale (Saelemaekers, Bennacer, Kjaer, appunto Gabbia).
Con Pioli che era quello del secondo anno disastroso, ed invece sta sorprendendo in primis anche Maldini stesso come da recenti dichiarazioni di Paolo.

In questo senso, per restare in topic, Gabbia è il simbolo di questa allucinazione collettiva: si porta dietro limiti chiari, viene catapultato un po' dal nulla come titolare, eppure dove lo metti sta e gioca in Serie A anche facendo errori individuali ma senza mai risultare realmente dannoso ai fini del risultato.

Quindi non so cosa sia scattato: Ibra, il gruppo ricompattato contro il tedesco, Kjaer, i tifosi assenti, tutti al posto giusto tatticamente, uno schema vincente, la preparazione atletica, gli allenamenti perfetti, l'alimentazione, giocatori forti che non sembravano tali, Maldini, un grande allenatore che si scopre tale di colpo, l'aria di Milanello.

Ma nessuna di quelle cause anche messa insieme mi sembra sufficiente per avere una squadra imbattuta da un anno, prima in classifica a +5 e che gioca pure bene così di colpo, così in fretta e con quegli interpreti.

Caro amico djerry quanto successo è difficile da spiegare e forse mai lo capiremo ma non è forse la dimostrazione più lampante di come nello sportivo la testa faccia scattare la scintilla sul corpo?

Io credo il tutto sia partito nel ritiro in tempi di covid.
Il gruppo stando assieme si è unito, parliamo poi di ragazzi giovani tutti o quasi nelle stessa fascia d'età.

A marzo-aprile il nostro destino sembrava scritto : a fine anno ribaltone totale con maldini, massara, pioli, ibra e kjaer alla porta e via al nuovo corso.
Ma maldini il milan non voleva perderlo, massara nemmeno, pioli da questo treno non voleva scendere, kjaer non voleva preclusa questa strada e ibra.... beh ibra per l'ennesima volta voleva fare il mago.
Ibra come nessuno si esalta a fare il leader e trascinatore.
In quel ritiro ,con il grande assente ingiustificato gazidis ,punzecchiato anche da ibra, è scattata la scintilla, la scintilla che ha unito tutti i componenti della squadra , chi per un motivo chi per un altro.
Maldini, Pioli , ibra e Kjaer a dettare la via e tutti gli altri dietro.


Cosa è successo?
E' successo che si rema tutti dalla stessa parte, è successo che quella che prima era un'armata brancaleone ora è , come direbbe qualche scaricatore di porto dalle mie parti, un pugnettone di amici.
E 25 amici se sono amici anche fuori dal campo non li batti perchè su ogni palla si muore e per una palla ci lasceresti la gamba per il compagno.
Al milan è successo il miracolo sportivo, uno di quei miracoli degni di quei film che tanto fanno emozionare.

Ora i ragazzi terribili ci hanno preso gusto e non si saziano mai di stupire e mettere a tacere tutti i nemici e sono tanti i nemici.
Dove potremo arrivare?
Vallo a capire.....
Di certo per batterci bisogna voler la vittoria più dei nostri, la normale amministrazione non basta.
Forse non siamo più forti degli altri ma gli altri sono uniti come i nostri?
 

Fabiuz90

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ma questo è vivo o deve stare fuori ancora mesi??...ma possibile che ogni infortunio è una catastrofe per noi??
 

gabri65

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Grande Matteo.

Ingiustamente subissato di critiche e mediocrità.

Solito discorso di Tonali, si vede lontano un kilometro che ha qualità. Io proprio non capisco certi ragionamenti.

Il successore di Kjaer. Anzi, diventerà anche meglio. Un giorno ne riparleremo.
 
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