Il tuo discorso è ineccepibile dal punto di vista istituzionale e sarebbe assurdo cambiare i governi a ogni alito di vento.
Tuttavia, bisogna anche analizzare la questione da un punto di vista politico. L'attuale maggioranza NON è una maggioranza politica ma solo numerica: non c'è una linea politica unitaria e condivisa, ma solo un continuo voler piazzare bandierine da parte delle varie componenti. Il caso emblematico è quello della proroga dello stato di emergenza: il Consiglio dei Ministri voleva fissare la scadenza al 31 ottobre, Italia Viva ha fatto una guerra interna per anticipare al 15 ottobre. Non esisteva nessun tipo di motivazione valida per fare una guerra su 31 o 15 ottobre, né dal punto di vista epidemiologico né dal punto di vista tecnico né da nessun altro punto di vista: si è trattata di una pura e semplice gara "a chi ce l'ha più lungo" che nulla ha a che vedere col normale dialogo interno per la ricerca di soluzioni il più valide possibile.
In questo contesto, bisogna domandarsi: una maggioranza non politica ma solo numerica quanto può durare? Di esempi passati ne abbiamo innumerevoli: oltre a quello attuale, il primo governo Berlusconi, le ammucchiate guidate da Prodi, il governo Berlusconi dopo il divorzio con Fini, il governo lega-5stelle(giusto per citare i più recenti).
Considerando che stiamo per affrontare la peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale a oggi, continuare con un governo sostenuto da partiti che si fanno la guerra su qualunque cosa sarebbe estremamente dannoso per il Paese.
A prescindere da come andranno le prossime elezioni regionali, una classe politica responsabile dovrebbe prendere atto della situazione, mettere da parte questioni di tifo politico e lavorare per soluzioni che possano consentire al Paese di avere un progetto politico valido e condiviso