Assolutamente, però quello che provo a dire è che questo desiderio di patriottismo la gente lo stava riversando in Salvini. Questo è il fail incredibile. La L3ga NON ama l'Italia e gli italiani. Si è fregata i soldi degli italiani, come gli altri partiti. Da un punto di vista sociale, la Lega partiva perfino dietro rispetto alla media, visto che ha prima dovuto imparare a mettere sullo stesso piano gli stessi italiani (non sono del tutto certo abbia imparato).
Poi vabè un esempio,
Salvini:
"Regeni? Sono più importanti i rapporti con l'Egitto"
(Giulio Regeni è stato sequestrato, pestato, torturato in svariati modi (scariche elettriche, bastonato, bruciato con mozziconi di sigaretta), fino alla morte)
(Le autorità egiziane hanno garantito inizialmente una "piena collaborazione", ma tale disponibilità è presto stata smentita dai fatti)
Per non parlare del fatto che é diventato patriottista sfegatato solo negli ultimi tempi.
Il suo partito si chiamava Lega Nord e ha chiamato terroni in senso dispregiativo gli abitanti del sud Italia per tutta la sua esistenza, salvo poi per ragioni d'opportunità elettorali virare su una linea differente.
Ricordo ancora quando nel 2011 Borghezio proponeva divendere la Sicilia agli americani, ai russi, ai qatarioti o a chi fosse interessato ad acquistarla per risanare il debito pubblico. Atteggiamenti tipici di chi difende gli interessi di tutti gli italiani no?
C'é patriottismo e patriottismo.
L'esempio fatto da te di Giulio Regeni esprime la sostanza di un patriottismo sano intriso di sano giustizialismo, nella piú pura accezione del termine, volto a riconoscere, aiutare e promuovere la tutela dei diritti umani di un italiano e contestualmente degli italiani, e non solo, all'estero.
Altri tipi di patriottismo, fatti di parole, insulti, denigrazioni fuori luogo, mi sento di dire che non è un patriottismo di cui abbiamo bisogno.
Ca va sans dire, l'espressione e l'espressività dialettica e l'esacerbazione dei toni del nostro ex ministro dell'interno riflette la disintegrazione delle barriere morali in riferimento al linguaggio.
Poi ci stupiamo se gli abitanti di Lampedusa urlano alla Rackete "fatti stuprare dagli africani". Il linguaggio é pericoloso non in sé e per sé, ma per come viene recepito dal resto della popolazione, per come conferisce diritto e autorità a tutti di poter dire tutto.
È questo che Salvini e tutti quelli che lo imitano devono comprendere.