Quello è un discorso completamente a sé, considerando che chiunque governi in Italia è allineato alle direttive del Sistema, sia esso Draghi o la Meloni. Sono tutti burattini.
La questione è un'altra: il semipresidenzialismo alla francese è una porcheria. Scambia l'inutilità del Presidente della Repubblica attuale con l'inutilità del Presidente del Consiglio/Primo Ministro, sempre sottoposto al Parlamento.
In pratica è come trovarsi un Medvedev che lustra le scarpe di Putin. Pagato dalla collettività.
Io non voglio solo eleggere il Presidente della Repubblica. Io voglio che le figure inutili vengano eliminate del tutto. E voglio che i tre poteri siano REALMENTE indipendenti l'uno dall'altro.
Per questo un Presidente della Repubblica Capo del Governo eletto direttamente è il miglior modello di democrazia. Pochi leader, chiari e legittimati.
Il Parlamento NON deve avere alcun compito di legittimazione dell'esecutivo, così come l'esecutivo non deve avere alcun compito di legittimazione del legislativo.
In USA da sempre si ha un modello molto più equilibrato nella distribuzione dei poteri.
Ma di base, per me, questi dibattiti sull’assetto istituzionale son tutte pippe mentali che la classe politica spaccia per fondamentali per distrarre l’opinione pubblica e scaricare le proprie enormi responsabilità(“ha stato il bicameralismo perfetto, secerailpresidenzialismo” ecc). Tra i vari assetti istituzionali presenti nei Paesi occidentali non ce n’è uno che sia di per sé efficiente, ma lo è solo e soltanto nella misura in cui la classe politica è all’altezza di guidare un Paese. E di esempi ne abbiamo a iosa.
Se ci mettessimo a fare la lista di tutte le cose di cui l’Italia avrebbe bisogno e che non si riescono a fare
a causa dell’assetto istituzionale rimarrebbe un foglio bianco.
Anche il discorso che fai sui “pochi leader chiari e legittimati” è assolutamente condivisibile dal punto di vista teorico, ma dal punto di vista pratico per essere un qualcosa di utile dovrebbe essere accompagnato da un elettorato che utilizzi lo strumento del voto anche come “sanzione” politica. Qui in Italia, alle ultime elezioni, su sei principali partiti cinque erano guidati da politici che già avevano avuto esperienze di governo decisamente poco proficue: quattro ex presidenti del consiglio e un ex vice-presidente. E anche l’unico partito che era guidato da chi aveva avuto solo ruoli marginali in precedenti esperienze governative era infarcito di gente che invece aveva già ampiamente partecipato a governi precedenti. Una roba che penso non sia mai successa da nessuna parte nel Mondo.