Pensioni a rischio con meno immigrati

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Quindi la soluzione non è quella saggia di studiare un modo per cui:

gli italiani tornino a fare figli

Si cominci a lavorare con contributi pagati a massimo 25 anni

Si stacchino tutte le spine a vecchi imbalsamati spalmati per decenni su letti di ospedale

Si muoia massimo a 95 anni

No no, la soluzione è un'invasione di immigrati che facciano i figli tanto loro vivono anche da poveracci


Arrivati a 95 che si fa? Iniezione letale o sedia elettrica o colpo di pistola alla tempia?
 
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Se anche gli italiani , paradosso, iniziassero tutti da ora a far figli, ci vorrebbero cmq 20 anni perchè inizino a pagare i contributi.
Quello che dice Boeri è esatto se i conti li ha fatti bene
.
Lui parla di immigrati regolari che versano 8 miliardi di contributi ricevendone 5, in pochi anni ci sarebbe un enorme buco per l'inps.
Il punto è che il crollo che l'italia ha avuto negli anni precedenti ha mille sfaccettature, e rimettere tutto in sesto in tempi rapidi non è una cosa facile e così semplice.
Non facciamo più figli come in passato, la crisi delle piccole e medie imprese causata spesso dai supercolossi o dal mercato nero cinese e l'insicurezza contrattuale dei lavoratori , prigionieri di contratti che ambiscono ad un futuro di 3/6 mesi , hanno creato un buco temporale che è molto dura sistemare.
Incrociamo le dita che qualcosa di possa e si debba fare.
E' così. Nei prossimi trent'anni servono intorno ai 100.000 immigrati l'anno che lavorino (non barconi) solo per mantenere costante l'occupazione. Italiani in età da lavoro semplicemente non ci saranno. Se gli italiani riprendono a fare figli, gli effetti si vedranno solo dopo. Boeri dice semplicemente una ovvietà.
 

danjr

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Tito Boeri (presidente dell'inps) lancia l'allarme:

"la riduzione dei flussi migratori che già stiamo registrando rischia di mettere in crisi il sistema pensionistico"

Secondo la sua ricostruzione il sistema non può adattarsi facilmente al calo dei contribuenti come sta avvenendo per via della riduzione demografica pertanto servono immigrati regolari.
Ma se di tutti quelli che arrivano solo il 7% può lavorare regolarmente, che cavolo dice?
 

danjr

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E' così. Nei prossimi trent'anni servono intorno ai 100.000 immigrati l'anno che lavorino (non barconi) solo per mantenere costante l'occupazione. Italiani in età da lavoro semplicemente non ci saranno. Se gli italiani riprendono a fare figli, gli effetti si vedranno solo dopo. Boeri dice semplicemente una ovvietà.

Dice una ovvietà in mala fede! per avere 100 Milan lavoratori regolari, servono più di 1 milione di profughi l'anno (visto che meno del 10% di loro è in regola). Quindi o si stabiliscono flussi regolari di manodopera qualificata, oppure si stanno dicendo delle gran cavolate
 

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E' così. Nei prossimi trent'anni servono intorno ai 100.000 immigrati l'anno che lavorino (non barconi) solo per mantenere costante l'occupazione. Italiani in età da lavoro semplicemente non ci saranno. Se gli italiani riprendono a fare figli, gli effetti si vedranno solo dopo. Boeri dice semplicemente una ovvietà.

A parte che è sospetta la sua preoccupazione per la recente riduzione degli afflussi degli immigrati dato che non si è verificata dal momento che Salvini ha agito solo su quelli irregolari che costano al welfare e per loro natura non possono versare neanche se vogliono, ma in ogni caso il ragionamento di Boeri va bene per il retributivo e non per il sistema attuale che è contributivo. Non puoi tirare un calcio agli immigrati dopo che hanno lavorato prendendosi le loro pensioni: anche se tornano al loro paese hanno diritto a ricevere la pensione e a spenderla là così neanche contribuiscono alla crescita dei consumi. Molti lavoratori qualificati poi sono vecchi, una badante normalmente è oltre alla quarantina quando arriva qua e quando è in età di pensione riceve una pensione così bassa che richiede ulteriori contributi previdenziali....giusto per citare un esempio di immigrato che riesce a trovare sempre lavoro!

Tra l'altro nessuno dice che l'immigrazione irregolare e il lavoro nero ABBASSANO l'immigrazione regolare perché aumentano la spesa previdenziale e diminuiscono i salari allo stesso tempo! L'ex Svizzera mediorientale, cioè il Libano, rende bene il concetto di quel che può succedere!
 
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Dice una ovvietà in mala fede! per avere 100 Milan lavoratori regolari, servono più di 1 milione di profughi l'anno (visto che meno del 10% di loro è in regola). Quindi o si stabiliscono flussi regolari di manodopera qualificata, oppure si stanno dicendo delle gran cavolate

Esatto, o da qualificare (magari in Moldavia dove costa meno, ad es. per gli infermieri)

Smettiamola con la malafede, per favore. C'è gente che studia queste cose da trent'anni.
 
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A parte che è sospetta la sua preoccupazione per la recente riduzione degli afflussi degli immigrati dato che non si è verificata dal momento che Salvini ha agito solo su quelli irregolari che costano al welfare e per loro natura non possono versare neanche se vogliono, ma in ogni caso il ragionamento di Boeri va bene per il retributivo e non per il sistema attuale che è contributivo. Non puoi tirare un calcio agli immigrati dopo che hanno lavorato prendendosi le loro pensioni: anche se tornano al loro paese hanno diritto a ricevere la pensione e a spenderla là così neanche contribuiscono alla crescita dei consumi. Molti lavoratori qualificati poi sono vecchi, una badante normalmente è oltre alla quarantina quando arriva qua e quando è in età di pensione riceve una pensione così bassa che richiede ulteriori contributi previdenziali....giusto per citare un esempio di immigrato che riesce a trovare sempre lavoro!

Tra l'altro nessuno dice che l'immigrazione irregolare e il lavoro nero ABBASSANO l'immigrazione regolare perché aumentano la spesa previdenziale e diminuiscono i salari allo stesso tempo! L'ex Svizzera mediorientale, cioè il Libano, rende bene il concetto di quel che può succedere!

Ma certo che gli immigrati devono essere regolari (ma devono arrivarne quei numeri di cui sopra)
Certo che poi gli devi pagare la pensione. Confondete il macro con il micro. In ogni caso, la tenuta del sistema richiede che ogni anno ci sia produzione sufficiente per sostenere il consumo dei giovani e degli anziani. Se non ci sono giovani, il risultato è lo stesso con il contributivo, retributivo e anche (cosa non chiara a tutti) con le pensioni private (se non c'è produzione, il tuo fondo pensione accumulato non potrà scambiarsi contro nulla)
 

danjr

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Esatto, o da qualificare (magari in Moldavia dove costa meno, ad es. per gli infermieri)

Smettiamola con la malafede, per favore. C'è gente che studia queste cose da trent'anni.
Io non metto in dubbio questo, metto in dubbio il voler giustificare lo sbarco di migliaia di persone con la storia delle pensioni. Come hai detto tu la manodopera arriva da est, o dall'India o dal Pakistan, ECC.
 

tifoso evorutto

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E' così. Nei prossimi trent'anni servono intorno ai 100.000 immigrati l'anno che lavorino (non barconi) solo per mantenere costante l'occupazione. Italiani in età da lavoro semplicemente non ci saranno. Se gli italiani riprendono a fare figli, gli effetti si vedranno solo dopo. Boeri dice semplicemente una ovvietà.

Sciocchezze, non è altro che un lavarsene le mani, non affrontando, ma rinviando un problema complesso nella maniera più grossolana e devastante per il paese. e naturalmente molti gonzi come sempre ci credono.

La decrescita demografica è una manna dal cielo, segno di progresso, va solo accompagnata responsabilmente,
nell'immediato occorre chiaramente chiudere le frontiere per ogni immigrato e man mano che si chiudino i contratti reimpatriare anche quelli regolari, in quanto moltissimi esportano gli stipendi all'estero e godranno una futura pensione al loro paese con conseguenze drammatiche per l'Italia, anzi occorre anche risolvere il grosso problema dei sempre più numerosi pensionati italiani che emigrano all'estero, problema a cui accennava anche Salvini recentemente.

Fra l'altro uno dei modi per affrontare il problema è aiutare le giovani coppie che vogliono sposarsi e tutelare le giovani donne sposate che non fanno figli per paura di essere penalizzate nel posto di lavoro, assolutamente abolire tutti gli assegni per chi fà più di 3 figli, usanza retrograda e culturalmente sbagliata.

A mio parere altre soluzioni soluzioni ben più intelligenti sono far calare l'età di chi entra nel mondo del lavoro, prima dei 20 anni per chi non si laurea, ovviamente occupare tutti gli italiani,
prevedere una forma di partime volontario per i pensionati ancora giovanili, in questa maniera molti potrebbero andare avanti a lavorare anche fino a 70/75 anni, naturalmente in occupazioni non usuranti.
 
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