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Bisogna anche partire dal presupposto che parliamo di due mondi culturalmente molto distanti sul piano sportivo.
In Italia veniamo da decenni di polemiche su episodi arbitrali. Per noi la certezza di una decisione è fondamentale. Il VAR ci ha liberato da un calcio polemico, dai sospetti e da fatti molto meno sospetti. Siamo il paese di Calciopoli e tanti altri casi.
In Inghilterra le polemiche sulle decisioni arbitrali sono marginali. Allenatori e giocatori che si lamentano dopo una partita sono visti malissimo. C'è generale accettazione dell'errore arbitrale. Una cosa difficile da capire per noi italiani.
Normale dunque che ci sia un approccio diverso verso il VAR e prevedibile che siano gli inglesi quello meno entusiasti e più critici. Noi diciamo no problem per una gioia smorzata se poi la decisione è corretta, pure per fuorigioco millimetrico, gli inglesi no, pensano di fatto tutto il contrario. Per loro il VAR è uno strumento utile per evitare gli errori più gravi.
Hai colto uno dei punti.
E secondo me bisogna riuscire ad esportare l'approccio "inglese", non contaminare il mondo del calcio con l'approccio "italiano".