Milan - Benevento: 21 aprile 2018 ore 20:45. Tv e Streaming.

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mio padre era di benevento... e' stato lui che quando avevo 5 anni mi porto' allo stadio...c'erano trebbi pelagalli barison schiaffino...chissa' se da lassu' ha visto la partita... secondo me abbiamo sottovalutato l'avversario... ma questo ci servira' come esperienza per il futuro.. ricordiamoci che siamo stati in b e poi abbiamo vinto tutto nel mondo ...
 

Tifo'o

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Non riesco ancora a credere che abbiamo perso in casa contro la squadra più scarsa di sempre in Serie A. Non riesco a crederci
 

Jino

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mio padre era di benevento... e' stato lui che quando avevo 5 anni mi porto' allo stadio...c'erano trebbi pelagalli barison schiaffino...chissa' se da lassu' ha visto la partita... secondo me abbiamo sottovalutato l'avversario... ma questo ci servira' come esperienza per il futuro.. ricordiamoci che siamo stati in b e poi abbiamo vinto tutto nel mondo ...

In anni in cui la geografia del calcio mondiale era un tantino diversa però....
 

Schism75

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Montella almeno ci teneva... le cose più belle della stagione son venute dalla EL...

Poi una squadra austriaca elimina la Lazie, eh ma il Milan ha battuto solo squadre materasso ROTFL



Manco Gattuso basta?



Perchè in Serie A nessuno è scarso, a parte i scansamose.





Però il Milan ha avuto il più alto numero di tiri in porta in stagione (fino a 2 sett fa). Abbiamo dominato certe partite producendo tante occasioni, la sterilità offensiva è delle ultime 2 partite.

Ma il numero di tiri non è il parametro più indicativo per quantificare il gioco offensivo di una squadra. Anzi. Tra l'altro la maggior parte sono tutti tiri da fuori! Quante volte abbiamo messo l'attaccante di battere 1vs1 con il portiere, o libero di tirare in area di rigore, con azioni manovrate? Pure ieri Bonaventura ha tirato 3-4 volte da fuori. Kessie ieri ha preso la traversa, ma che era un'azione di squadra? Ha corso e poi tirato un bolide da fuori area. Nitide creiamo forse 1-2 occasioni a partita in media e sempre con la stessa azione: palla a suso che rientra dalla mattonella e crossa di sinistro dentro l'area.
Poi basta farsi 2 conti. Da Genoa - Milan ad oggi:
8 partite 7 reti fatte.

Direi un dato inquietante.
 

Jazzy R&B

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Sono a zero, non so più cosa dire, cosa fare...mi avete tolto tutto, tutto...anche i sogni e le speranze, tutto. Quì molti non si rendono bene conto della gravità di quello che è successo ieri sera. Non è stata una semplice sconfitta, è stata una sconfitta epocale...di quelle che da sole identificano uno stato di essere, una stagione, una situazione. Da oggi in poi questa sarà ricordata come "la stagione del Benevento" , quella in cui "Il Benevento ci ha portato via 4 punti su 6" , quella in cui "Il Benevento ha ottenuto sia il primo punto storico in Serie A, che la prima storica vittoria in trasferta in Serie A, contro il Milan", e subito dopo tutti rimarcheranno come il Benevento sia la squadra più scarsa ad aver mai calcato i campi di Serie A in 100 anni di storia del campionato italiano di calcio. Una roba da farti stare zitto senza possibilità di replica, anche tra 20 anni. Oltre ad essere contornato da gobbi in famiglia che non me ne fanno passare una, da ieri sera c'è stata "l'aggiuntina" di questo carico da 90, ho il mio Whatsup intasato dalle prese per il **** di Indaisti e Gobbi, e pure da un romanista. Questa figura di ***** ce la faranno spurgare fino alla tomba, basta vedere qualche video dei più noti Youtuber non-milanisti per capire cosa intendo.
 
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Purtroppo abbiamo come AD e DS i due archetipi dell'interista chiacchierone che sogna sotto l'ombrellone.

Ma la cosa più patetica è che fino a qualche settimana fa avevano fatto passare il messaggio che questa squadra se non era da Scudetto era quanto meno da primi tre posti, e che bastava iniziare la stagione con Gattuso e inserire un paio di innesti per allungare la panchina per qualificarsi in Champions con il sigaro in bocca.
 

6Baresi

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Io credo, senza offesa e senza volere insegnare niente a nessuno, che il calcio e nella fattispecie il nostro Milan debbano far parte della nostra vita così come TANTE altre cose fanno parte della nostra vita, tributandogli la GIUSTA importanza. Nella nostra lunga storia spesso siamo stati parecchi anni, se non lustri, a vincere un emerito NIENTE. Io c'ero, e non per questo ho lasciato che ciò condizionasse la mia vita. Con questo non voglio dire che stento a capire molti di voi, perche molti hanno solo conosciuto vittorie e trofei per cui è difficile vivere questi tempi. Il Milan è eterno, mentre noi purtroppo non lo siamo ed è appunto per questo motivo che non serve a nulla deprimersi oltre modo. Parleranno del Crotone a milano per i prossimi 50 anni...poco mi importa, tanto non ci sarò più, ma pochi potranno vantare il privilegio di avere visto sollevare 6 coppe dei campioni come il sottoscritto. Tutto nella vita è ciclico, il difficile sta nel saper gestire ogni ciclo, sia buono che cattivo, e dare un senso ad ognuno di essi. Il Milan è vita e passione, ci accompagna per tutta la vita, se lo vogliamo, l'importante è non permettere che ci avveleni. Scusate
 

MaschioAlfa

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Io credo, senza offesa e senza volere insegnare niente a nessuno, che il calcio e nella fattispecie il nostro Milan debbano far parte della nostra vita così come TANTE altre cose fanno parte della nostra vita, tributandogli la GIUSTA importanza. Nella nostra lunga storia spesso siamo stati parecchi anni, se non lustri, a vincere un emerito NIENTE. Io c'ero, e non per questo ho lasciato che ciò condizionasse la mia vita. Con questo non voglio dire che stento a capire molti di voi, perche molti hanno solo conosciuto vittorie e trofei per cui è difficile vivere questi tempi. Il Milan è eterno, mentre noi purtroppo non lo siamo ed è appunto per questo motivo che non serve a nulla deprimersi oltre modo. Parleranno del Crotone a milano per i prossimi 50 anni...poco mi importa, tanto non ci sarò più, ma pochi potranno vantare il privilegio di avere visto sollevare 6 coppe dei campioni come il sottoscritto. Tutto nella vita è ciclico, il difficile sta nel saper gestire ogni ciclo, sia buono che cattivo, e dare un senso ad ognuno di essi. Il Milan è vita e passione, ci accompagna per tutta la vita, se lo vogliamo, l'importante è non permettere che ci avveleni. Scusate

... E' solo dopo aver visto la tua Squadra del cuore, alzare sei trofei di campioni... Che vederla in questa situazione, fa ancora più male.
 

Casnop

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Io credo, senza offesa e senza volere insegnare niente a nessuno, che il calcio e nella fattispecie il nostro Milan debbano far parte della nostra vita così come TANTE altre cose fanno parte della nostra vita, tributandogli la GIUSTA importanza. Nella nostra lunga storia spesso siamo stati parecchi anni, se non lustri, a vincere un emerito NIENTE. Io c'ero, e non per questo ho lasciato che ciò condizionasse la mia vita. Con questo non voglio dire che stento a capire molti di voi, perche molti hanno solo conosciuto vittorie e trofei per cui è difficile vivere questi tempi. Il Milan è eterno, mentre noi purtroppo non lo siamo ed è appunto per questo motivo che non serve a nulla deprimersi oltre modo. Parleranno del Crotone a milano per i prossimi 50 anni...poco mi importa, tanto non ci sarò più, ma pochi potranno vantare il privilegio di avere visto sollevare 6 coppe dei campioni come il sottoscritto. Tutto nella vita è ciclico, il difficile sta nel saper gestire ogni ciclo, sia buono che cattivo, e dare un senso ad ognuno di essi. Il Milan è vita e passione, ci accompagna per tutta la vita, se lo vogliamo, l'importante è non permettere che ci avveleni. Scusate
Ricordi la prima pagina della Gazzetta dello Sport del 16 maggio 1988, celebrativa dell'undicesimo scudetto, quello del Milan di Sacchi, vinto il giorno prima a Como? Nell'occhiello del titolo, 'Milan campione', vi era riportato 'Un grande scudetto dopo nove anni di guai'. Delle varie delizie di quella storica prima pagina (ho ancora qui una copia della edizione di quel giorno), tra foto, disegni, articoli celebrativi del trionfo, ricordo con particolare piacere, e ti propongo il ricordo, di quel minuscolo occhiello, in posizione anonima. Dopo nove anni di guai: il calcioscommesse, le due retrocessioni, gli anni agri con Giussi, a gioire per trionfi con goleade ad Empoli e Taranto, e mio padre che mi ricordava, quasi con maligno piacere, gioie mai vissute, quelle di Wembley, Madrid, Rotterdam, le Intercontinentali, come a tarare quegli innocenti entusiasmi per i gol di Hateley, e l'orgoglio per le prodezze di Evani, Battistini, Icardi, e Filippo Galli che, serioso, non esultava nemmeno quando segnava, quasi a riportarmi alla cruda realtà di una triste situazione del nostro club, le cui impressioni pallide di nuova grandezza svanivano di fronte ad una storia tanto grande, quanto pesante nella sua apparente inattingibilita'. Eppure, tutte queste malinconie, questi piccoli dolori di tifoso, dopo nove anni di guai, sembravano dissolti di colpo, la mattina di quel 16 maggio di trenta anni fa. Quasi felice di averli vissuti, perché ero riuscito a resistervi, e ad uscirne ancora più saldo ed innamorato della maglia rossonera; dissi a me stesso che nulla avrebbe potuto farmi rinunciare al ricordo di quella lunga traversata nel deserto, perché essa mi ricordava da dove venivo, e l'averla superata mi diceva un po' anche chi ero. Con il medesimo spirito, nel condividere ed apprezzare le tue parole, ora vivo questa fase di declino della stella del nostro club, accettando i momenti non felici che sto vivendo per quello che semplicemente sono: le tappe intermedie di un viaggio per l'attraversamento del deserto. Fatto con i medesimi, poveri mezzi di quei nove anni: tanta acqua in borraccia, per i tratti più duri ed assolati, ed una fede nella mente e nel cuore, fresca come brezza di pioggia, che anche il più duro dei deserti prima o poi finisce, e che alla fine di esso arriveranno gioie, fresco e riposo, capaci di appagare in un solo istante di pura felicità ogni tipo di sforzo e sacrificio per raggiungerli. E, la storia del Milan lo dimostra ciclicamente, quando quel momento arriva, ogni dono ci è dato, fatto della stessa materia dei sogni più impudichi e follu della notte prima. Come sempre, allora, cammino, e aspetto quel che deve arrivare, e che so che mi attenderà alla fine del viaggio. :)
 
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