Kamada: il mago da 16 gol e 7 assist.

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Certo, lo dico da giorni: Kamada E' un regista di centrocampo, non un trequartista.
Quello è il suo ruolo.

Tatticamente se vogliamo fare un paragone un po' blasfemo è simile all'odiato turco.

Poi leggo sui giornali che potrebbe giocare addirittura sulla fascia, va beh...
Fosse cosi sarebbe fantastico, dobbiamo migliorare tante cose in mezzo al campo.
Il turco non ha la capacità di prendere campo palla al piede perchè facilmente rimontato(è più orizzontale), questo giapponese strappa meglio.
 

Ramza Beoulve

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I giappi se non altro hanno una grande etica del lavoro, quindi sotto il profilo dell'impegno mi sento abbastanza tranquillo...non come un certo belga senza palle...

La qualità invece la vedremo... Speriamo bene...
 

Lineker10

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Fosse cosi sarebbe fantastico, dobbiamo migliorare tante cose in mezzo al campo.
Il turco non ha la capacità di prendere campo palla al piede perchè facilmente rimontato(è più orizzontale), questo giapponese strappa meglio.
Simile. Kamada non ha dribbling ne cambio di passo, non sa giocare spalle alla porta ne muoversi nello stretto.
Dunque non è un trequartista.

Poi certo noi a volte giochiamo con un mediano messo trequartista, per cui vale tutto. Ma in teoria, in quel ruolo servono qualità che Kamada non ha, soprattutto nelle tante partite in Serie A dove affronti avversari chiusi in difesa che ti riempiono di pedate.

Pero ha qualità che noi non abbiamo: scambia benissimo nello stretto, vede il gioco sia lungo che corto, difende palla bene col corpo, in generale è bravo nella risalita del campo, calcia bene dalla distanza e i piazzati. Per me è un acquisto intelligente.
 
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Simile. Kamada non ha dribbling ne cambio di passo, non sa giocare spalle alla porta ne muoversi nello stretto.
Dunque non è un trequartista.

Poi certo noi a volte giochiamo con un mediano messo trequartista, per cui vale tutto. Ma in teoria, in quel ruolo servono qualità che Kamada non ha, soprattutto nelle tante partite in Serie A dove affronti avversari chiusi in difesa che ti riempiono di pedate.

Pero ha qualità che noi non abbiamo: scambia benissimo nello stretto, vede il gioco sia lungo che corto, difende palla bene col corpo, in generale è bravo nella risalita del campo, calcia bene dalla distanza e i piazzati. Per me è un acquisto intelligente.
Si ,vero noi i centrocampisti li teniamo spesso uno sull'altro.
A me piacere anche il capitano del lecce come mediano.
 

Marilson

Milano vende moda
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voglio credere sara' una sorpresa. Per la legge dei grandi numeri, non possiamo SEMPRE prendere dei brocchi a centrocampo
 

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Tuttosport in edicola su Kamada, neo acquisto del Milan come ampiamente riferito: sedici gol, 7 assist, un totale di 23 contributi alla causa dell’Eintracht Francoforte tra Bundesliga, Champions League e Dfb-Pokal. Continuità di impiego e di rendimento lungo tutto l’anno. Sesto giocatore di movimento per utilizzo nella rosa di Oliver Glasner, secondo per reti segnate dietro a Kolo Muani, terzo per assistenze dietro ancora al francese e a Götze. Sono i dati di un’annata in cui Daichi Kamada si è affermato sul palcoscenico internazionale, completando a 26 anni un percorso di crescita partito nel suo Giappone, che ha fatto tappa in Belgio ed è proseguito in Germania, dove ha dato il meglio di sé. Quando nel 2017 le Adler lo prelevarono dal Sagan Tosu - a proposito: su Twitter il suo account si chiama ancora @sagantos24 - era un giovane trequartista estroso, scintillante, con potenzialità importanti: lo tennero un anno per fare apprendistato in casa, poi lo cedettero in prestito al Sint-Truiden, con il quale ha completato una stagione, ironia della sorte, con gli stessi identici numeri del 2022/23, 16 gol e 7 assist. Certificazione sul rientro alla base già scritto e inizio dell’escalation.

Adi Hütter ha ricostruito affidandosi anche alla sua tecnica dopo il triplo addio di Rebic, Jovic e Haller dell’estate 2019 ed è stato immediatamente ripagato. Kamada ha iniziato a far parlare di sé con la doppietta in casa dell’Arsenal e la tripletta al Salisburgo in Europa League, poi ha proseguito nel percorso aggiungendo la componente della visione di gioco: 13 assist nella Bundesliga 2020/21, terzo dietro Müller e Kostic. Poi ci ha messo la personalità, emersa sulla strada che ha portato alla vittoria dell’Europa League l’anno scorso, giocando praticamente sempre e segnando uno dei rigori nella serie finale decisiva. Quest’anno ha aggiunto ulteriori reti, affinando la fase di conclusione, oltre che la rifinitura.
Abituato a giocare tra le linee nel 3-4-2-1 che ormai da anni caratterizza l’Eintracht, in passato è stato utilizzato sugli esterni alti del 4-2-3-1, mentre quest’anno ha aggiunto anche una dimensione diversa giocando tra i due mediani, con compiti di distribuzione palla e - soprattutto - di inserimento, dimostrando una grande crescita in termini di movimenti senza palla in fase offensiva. L’integrità fisica (non ha mai avuto infortuni lunghi o problematiche pregresse) lo ha aiutato a trovare ben presto la costanza di cui ha bisogno per rendere al meglio delle sue possibilità e il contesto tattico codificato in cui era inserito ne ha esaltato le caratteristiche di gestione della palla e creatività, rafforzandone inoltre le non eccelse doti difensive. Le pause che lo contraddistinguevano negli anni passati stanno via via diradandosi, seppur a volte dia ancora quella sensazione di indolenza. Fa parte del suo essere “mago”, soprannome che lo spogliatoio dell’Eintracht gli ha cucito addosso da subito, appena hanno visto il suo piede destro.
Lascia a parametro zero dopo 6 anni di successi: vuole aggiungere l’ultimo tassello, la Dfb-Pokal, già vinta nel 2018, ma senza essere protagonista. La finale contro il Lipsia di sabato sarà la sua ultima a Francoforte: inutile dire quale sia il modo migliore per chiudere un’avventura da quasi 180 presenze e, per ora, 40 gol e oltre 30 assist. Per poi iniziare il suo nuovo capitolo in rossonero, dove dovrà elevare ulteriormente il livello di gioco: nel 4-2-3-1 di Pioli si potrà inserire soprattutto come trequartista, ma la duttilità dimostrata in Germania può diventare un altro punto di forza. Suo e del Milan.
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Tuttosport in edicola su Kamada, neo acquisto del Milan come ampiamente riferito: sedici gol, 7 assist, un totale di 23 contributi alla causa dell’Eintracht Francoforte tra Bundesliga, Champions League e Dfb-Pokal. Continuità di impiego e di rendimento lungo tutto l’anno. Sesto giocatore di movimento per utilizzo nella rosa di Oliver Glasner, secondo per reti segnate dietro a Kolo Muani, terzo per assistenze dietro ancora al francese e a Götze. Sono i dati di un’annata in cui Daichi Kamada si è affermato sul palcoscenico internazionale, completando a 26 anni un percorso di crescita partito nel suo Giappone, che ha fatto tappa in Belgio ed è proseguito in Germania, dove ha dato il meglio di sé. Quando nel 2017 le Adler lo prelevarono dal Sagan Tosu - a proposito: su Twitter il suo account si chiama ancora @sagantos24 - era un giovane trequartista estroso, scintillante, con potenzialità importanti: lo tennero un anno per fare apprendistato in casa, poi lo cedettero in prestito al Sint-Truiden, con il quale ha completato una stagione, ironia della sorte, con gli stessi identici numeri del 2022/23, 16 gol e 7 assist. Certificazione sul rientro alla base già scritto e inizio dell’escalation.

Adi Hütter ha ricostruito affidandosi anche alla sua tecnica dopo il triplo addio di Rebic, Jovic e Haller dell’estate 2019 ed è stato immediatamente ripagato. Kamada ha iniziato a far parlare di sé con la doppietta in casa dell’Arsenal e la tripletta al Salisburgo in Europa League, poi ha proseguito nel percorso aggiungendo la componente della visione di gioco: 13 assist nella Bundesliga 2020/21, terzo dietro Müller e Kostic. Poi ci ha messo la personalità, emersa sulla strada che ha portato alla vittoria dell’Europa League l’anno scorso, giocando praticamente sempre e segnando uno dei rigori nella serie finale decisiva. Quest’anno ha aggiunto ulteriori reti, affinando la fase di conclusione, oltre che la rifinitura.
Abituato a giocare tra le linee nel 3-4-2-1 che ormai da anni caratterizza l’Eintracht, in passato è stato utilizzato sugli esterni alti del 4-2-3-1, mentre quest’anno ha aggiunto anche una dimensione diversa giocando tra i due mediani, con compiti di distribuzione palla e - soprattutto - di inserimento, dimostrando una grande crescita in termini di movimenti senza palla in fase offensiva. L’integrità fisica (non ha mai avuto infortuni lunghi o problematiche pregresse) lo ha aiutato a trovare ben presto la costanza di cui ha bisogno per rendere al meglio delle sue possibilità e il contesto tattico codificato in cui era inserito ne ha esaltato le caratteristiche di gestione della palla e creatività, rafforzandone inoltre le non eccelse doti difensive. Le pause che lo contraddistinguevano negli anni passati stanno via via diradandosi, seppur a volte dia ancora quella sensazione di indolenza. Fa parte del suo essere “mago”, soprannome che lo spogliatoio dell’Eintracht gli ha cucito addosso da subito, appena hanno visto il suo piede destro.
Lascia a parametro zero dopo 6 anni di successi: vuole aggiungere l’ultimo tassello, la Dfb-Pokal, già vinta nel 2018, ma senza essere protagonista. La finale contro il Lipsia di sabato sarà la sua ultima a Francoforte: inutile dire quale sia il modo migliore per chiudere un’avventura da quasi 180 presenze e, per ora, 40 gol e oltre 30 assist. Per poi iniziare il suo nuovo capitolo in rossonero, dove dovrà elevare ulteriormente il livello di gioco: nel 4-2-3-1 di Pioli si potrà inserire soprattutto come trequartista, ma la duttilità dimostrata in Germania può diventare un altro punto di forza. Suo e del Milan.
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non iniziamo a parlare di Mago per favore, è un buon giocatore ma che non sposta gli equilibri. Comunque a zero è una bella presa a mio avviso. Tra l'altro è il giocatore con più valore del Giappone secondo Transfermarkt (30 milioni).
 

Maurizio91

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Per me siamo al livello "completamente inutile" stilare le presunte qualità etc.
Io ho impresse come se fosse ieri le liste delle qualità di OGNI SINGOLO acquisto della scorsa estate.
Quelle di Pobega, quelle di Dest, di Origi di CDK. Tante robe succose anche per Vranks.
La stagione stavolta è finita per davvero eh: non ho visto le qualità riportate.

Personalmente preferisco aspettare e vedere. L'unica certezza è che non arriva un fuoriclasse che fa svoltare.
 
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