Il Rilancio del Milan e il modello Borussia

Lineker10

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Sicuramente manca una linea, è un problema di cui avevo parlato dopo il derby: seguiamo un fantomatico modello simil-Barcellona, composto da palleggiatori e presunti campioncini in erba molto tecnici senza ottenere alcun risultato da anni. In 3 gestioni, a parte un utratrentenne strapagato, non siamo riusciti a portare a Milanello un centrocampista tecnicamente decente e di sostanza. Tutti ibridi. La stessa cosa si può dire per l'attacco, siamo dovuti andare a prendere un campione super affermato dopo tanti tentativi a vuoto, dal cecchino colombiano, al talentino portoghese fino ad arrivare al più clamoroso errore degli ultimi 2 anni, ovvero pensare ad un'unica punta "funzionale".
Per me il Milan ha il suo DNA: 4-4-2, pressing alto, squadra corta e giocatori in grado di dare profondità alla manovra con rapide ripartenze. Quanti dei giovani che abbiamo sono in grado o potrebbero mai essere in grado di giocare in questo modo?
Tra gli under 25 in rosa mi vengono in mente solo Castellijo e forse Calabria, con Cutrone che s'inserirebbe perfettamente con caratteristiche diverse allo stereotipo di prima punta alla Milan, simile appunto ad un Inzaghi che rifiniva l'ottimo lavoro dei palleggiatori di centrocampo.
Gli altri aborti non dovrebbero neppure circolare a Milanello.

Veniamo da anni parecchio confusi, con stravolgimenti radicali in società, quindi è una normale conseguenza non avere una linea.
Quello dei palleggiatori simil Barcellona insomma, come dici anche tu mica abbiamo costruito una squadra per quel tipo di gioco, anzi.
Per me insomma la nostra rosa è un aborto, lo ripeto da tanto ormai, proprio perchè non è costruita seguendo una precisa filosofia.
Presi uno ad uno ci sono anche dei buoni giocatori, ma l'insieme non ha nè capo nè coda.

Parlando di DNA, per me è quello di avere giocatori puliti, seri, eleganti come comportamento in campo e fuori, grande tecnica e fantasia, per gestire e comandare il gioco. Questo per me è il nostro DNA. Quindi tanti giocatori di qualità e personalità, offensivi. Il modulo è secondario, l'importante è l'identità della squadra poi la si può schierare in diversi modi.
Io come DNA lego il Milan a quello dei numeri 10 di Ancelotti, per me il Milan è quello.
Del Milan di oggi, con questo DNA, vedo pochino pochino ma confido in Leonardo e Maldini perchè loro molto meglio di me sanno cosa sia il DNA del Milan ma hanno ovviamente bisogni di tempo.
 

Lineker10

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Post che apprezzo molto ma con cui onestamente non concordo.
In germania ci son praticamente solo 2 squadre e in Champions loro ci vanno facile, possono permettersi di puntare su tanti giovani e di sbagliare. Anche perché tanto la bundes non la vincono mai! Giocare per un facile secondo posto... non è bellissimo magari ma li aiuta molto.
In più hanno investito tanto su scommesse che non per forza si confermeranno ad alti livelli. Vedremo tra 4 o 5 mesi a che punto saranno.
In ogni caso il loro modello, pur ottimo, è impraticabile in una grande squadra come la nostra. Quando Mira l'anno scorso ha comprato solo giovani... tantissimi se nn tutti han detto: eh ma un po' di esperienza ci va.
E così arrivarono biglia e... la tristezza è ancora immensa... Kalinic...
Pensa che ancor oggi e anche in questo forum c'è la divisione tra mirabelliani e non!! Come se nn fossimo alla fine tutti milanisti e come se nn fosse interesse comune di tutti noi vedere un gran bel Milan vincere e convincere! In Italia siamo così! Abbiamo fretta e chi non vince... viene massacrato! È successo a Montella... a Mirabelli... e ora tocca a Gattuso. Giusto o sbagliato che sia... la regola da noi è questa.
Per dirla come la direbbero i gobbi... da noi "vincere è l unica cosa che conta".
Per questo carissimo amico rossonero... ti dico che a noi servono giocatori forti, fortissimi, più vecchi che giovani (di giovani che "diventeranno immensamente forti"... e che poi si rivelano flop... ne ho le scatole piene!!).
2 centrocampisti e almeno 1 attaccante ma di quelli che spaccano! Come SMS, non vecchietti stile fabregas che vengono da noi a fine carriera! E allora vedrai che vinceremo. Gattuso sarà eletto miglior allenatore della serie A ecc ecc. E tutti diranno: ah che bella base, tutto merito di Mira.
Se invece questo nn accadrà... donadoni in panchina... crisi, desolazione e tutti a dire: maledetti Li, Mira e sopratutto maledetto Fax1!
È il calcio! E se ci pensi... è bello anche per questo :)

OK ho preso il Borussia come spunto per discutere di programmazione fatta bene e coraggiosa, la quale (per ora, te lo concedo) sta dando ottimi risultati.
Ma se vogliamo allargare il discorso, anche l'Atletico fece a suo tempo un progetto simile, meno estremo ma simile. E molto più vincente.

Per me con la logica del rifare e distruggere tutto in pochi mesi buttiamo via stagioni su stagioni. E' un'osservazione che faccio alla luce dei fatti. Forse sarebbe il caso di pensare fuori dal box e non dire "in Italia non funziona" a prescindere.
A me sinceramente dei vari Mirabelli Gattuso e compagnia importa meno di zero, loro vanno e vengono come i giocatori, a me interessa vedere un Milan in cui identificarsi al di là degli uomini che ci sono per uno stile, una filosofia, un modo di operare.
Io son sicuro al cento per cento che se recuperiamo il nostro DNA torniamo anche a vincere, non vedo problemi. Certo il cammino è lungo perchè anno dopo anno stiamo distruggendo tutto.
 

Lineker10

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Ho letto quello che hai scritto però penso che il Milan questo modello lo stia già facendo, molto male, però lo sta già facendo. Donnarumma (2000), Calabria (1996), Locatelli (1998), Cutrone (1998), sono tutti giovani che vengono dalla primavera, in più tanti giocatori acquistati negli ultimi anni sono giovani, a parte qualche eccezione (Higuain, Bonucci ecc.). Oltre a questo, Gattuso, è un ex milanista ed allenatore praticamente emergente (il nostro Guardi... no non riesco a dirlo). Quello che voglio dire è che al milan già si sta facendo un qualcosa stile Borussia, quindi un mix di giovani con altri giocatori navigati, però qualcosina non funziona, per usare un eufemismo. Io non ho idea di cosa non funzioni, probabilmente sono tanti i fattori che ci hanno portato in questa situazione, si spera un giorno di uscirne, anche se ogni anno che passa sono sempre meno fiducioso... :unsure:

Forse per un breve periodo sì, ma secondo me più per necessità che per convinzione. Parere mio, questo tipo di programmazioni vanno fatte con più coraggio e convinzione appunto, se le abbozzi soltanto crei un ibrido che non ha nè capo nè coda.
Il Milan di oggi è stato costruito da almeno tre teste, se nella rosa di oggi ci sono giocatori di Galliani, di Mirabelli e di Leonardo. Ben pochi di questi secondo me scelti con in testa un'idea precisa, quanto piuttosto per opportunità, soprattutto.
Alcuni a livello individuale sono buoni giocatori, ma il punto non è prendere giocatori bravi ma prenderli in funzione di un'idea di squadra che si ha in mente, questo è il difficile, altrimenti si fanno squadre di nomi e figurine che poi in campo non legano una squadra.

Ma un po' di ottimismo è lecito anche averlo eh! A me l'acquisto di Paqueta un po' di ritrovata fiducia la da, mi sembra un giocatore fortemente voluto, giovane, anche rischioso, non preso per opportunità. Insomma un segnale positivo lo vedo.
 

Davidoff

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Forse per un breve periodo sì, ma secondo me più per necessità che per convinzione. Parere mio, questo tipo di programmazioni vanno fatte con più coraggio e convinzione appunto, se le abbozzi soltanto crei un ibrido che non ha nè capo nè coda.
Il Milan di oggi è stato costruito da almeno tre teste, se nella rosa di oggi ci sono giocatori di Galliani, di Mirabelli e di Leonardo. Ben pochi di questi secondo me scelti con in testa un'idea precisa, quanto piuttosto per opportunità, soprattutto.
Alcuni a livello individuale sono buoni giocatori, ma il punto non è prendere giocatori bravi ma prenderli in funzione di un'idea di squadra che si ha in mente, questo è il difficile, altrimenti si fanno squadre di nomi e figurine che poi in campo non legano una squadra.

Ma un po' di ottimismo è lecito anche averlo eh! A me l'acquisto di Paqueta un po' di ritrovata fiducia la da, mi sembra un giocatore fortemente voluto, giovane, anche rischioso, non preso per opportunità. Insomma un segnale positivo lo vedo.

Paquetà francamente devo ancora capirlo. In molti dicono che da mezzala sarebbe adattato, mentre da esterno non sembra proprio il velocista che ci servirebbe come il pane. Se si rivelerà l'ennesimo trequartista fuori ruolo significa che anche Leo ha le idee poco chiare su quello che ci serve e punta solo al colpo a effetto.
 
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OK ho preso il Borussia come spunto per discutere di programmazione fatta bene e coraggiosa, la quale (per ora, te lo concedo) sta dando ottimi risultati.
Ma se vogliamo allargare il discorso, anche l'Atletico fece a suo tempo un progetto simile, meno estremo ma simile. E molto più vincente.

Per me con la logica del rifare e distruggere tutto in pochi mesi buttiamo via stagioni su stagioni. E' un'osservazione che faccio alla luce dei fatti. Forse sarebbe il caso di pensare fuori dal box e non dire "in Italia non funziona" a prescindere.
A me sinceramente dei vari Mirabelli Gattuso e compagnia importa meno di zero, loro vanno e vengono come i giocatori, a me interessa vedere un Milan in cui identificarsi al di là degli uomini che ci sono per uno stile, una filosofia, un modo di operare.
Io son sicuro al cento per cento che se recuperiamo il nostro DNA torniamo anche a vincere, non vedo problemi. Certo il cammino è lungo perchè anno dopo anno stiamo distruggendo tutto.

Sì come idea generale sono d'accordo! E guarda... a me piace esser positivo... per me non siamo così lontani dal ritornare grandi.
Higuain aiuterà! E se finalmente compreremo uno o due centrocampisti top... le speranze di andar bene per davvero... ce le avremo!
Il DNA Milan...lo conoscono tutti nel mondo! Siamo una squadra che ama l'europa e che di solito gioca anche bene. Seedorf Pirlo Kaka Gattuso... più Inzaghi e Sheva.
Non è difficile spiegare alle giovani promesse milaniste cosa noi vorremmo da loro MA... non penso avrò la fortuna nella vita di rivedere un Milan così forte. Alcuni giocatori erano davvero unici e... quanto ho goduto con Inzaghi, quasi meglio che con una tipa!
Perciò ok il dna, ok l idea di calcio, ok sulla filosofia ma... attenti a pensare che basterà questo. Ci vorranno fortuna e programmazione!
 

Lineker10

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Ho letto con piacere, nell'ultimo decennio il lavoro fatto a Dortmund pensando da dove erano partiti è stato eccezionale, in Europa paragonabile solamente a quello dell'Atletico Madrid.

Ma il Milan aimè è un'altra cosa, non può prendere come esempio e metro di paragone il BvB...quello lo può fare la Roma, ma non certo il Milan. A meno che non si cominci a ragionare che un Milan vincente è morto, ma per fare questo devono essere in primis i tifosi a cambiare registro e modo di ragionare. La pressione che c'è qui al Milan è enorme, grande quanto quella che c'è al Real Madrid, al Manchester, alla Juventus, a Bayern....la pressione che solamente un club glorioso e vincente può avere. Se fai una squadra con l'età media di 20 anni a Milano non vai da nessuna parte, fai campionato anonimi, siamo disposti a questo?

Morto no, diciamo moribondo. Purtroppo il Milan oggi è vincente solo nei nostri cuori e nei nostri ricordi, la realtà è diversa e molto più amara da tanti anni.
Non vorrei che mi fossi spiegato male, non ho scritto del BVB perchè vorrei un Milan uguale, l'ho preso come spunto per uno stile di gestione che vorrei per ripartire. Poi secondo me coi nostri mezzi e il nostro prestigio noi avremmo risultati ben superiori e più vincenti.

Riguardo all'età media, non è un obiettivo, casomai una conseguenza. Per ripartire devi giocoforza puntare su giocatori emergenti per ragioni economiche prima di tutto. Il punto è riuscire a prendere i migliori prima che ci mettano le mani gli altri o che i costi schizzino alle stelle.
 

numero 3

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Giusta come disamina MA il Dortmund non è il Milan, noi non abbiamo questa pazienza, loro sono abituati a vincere ogni 10/15 anni ,hanno solo una Champions...noi siamo IMPAZIENTI e abbiamo ciclicamente più avversari loro solo lo Shalke( derby) e il Bayern.
Poi uno su 1000 c'è la fa...vediamo fra 5 anni se questi fenomeni di adesso lo saranno ancora.
 

Jino

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Morto no, diciamo moribondo. Purtroppo il Milan oggi è vincente solo nei nostri cuori e nei nostri ricordi, la realtà è diversa e molto più amara da tanti anni.
Non vorrei che mi fossi spiegato male, non ho scritto del BVB perchè vorrei un Milan uguale, l'ho preso come spunto per uno stile di gestione che vorrei per ripartire. Poi secondo me coi nostri mezzi e il nostro prestigio noi avremmo risultati ben superiori e più vincenti.

Riguardo all'età media, non è un obiettivo, casomai una conseguenza. Per ripartire devi giocoforza puntare su giocatori emergenti per ragioni economiche prima di tutto. Il punto è riuscire a prendere i migliori prima che ci mettano le mani gli altri o che i costi schizzino alle stelle.

Per me il nostro esempio, mi rode doverlo dire, è la Juventus. Senza vergogna è andata a prendere giocatori, per meglio dire campioni, sul viale del tramonto...vedi Pirlo e Tevez su tutti...in questo senso ben venga Ibra, ben venga Thiago Silva, ben vengano altri giocatori di quel blasone...sono un aiuto ai giovani, altrimenti senza guida sono persi...io sono sempre stato contrario alle squadre giovanissime, quelli che dicono abbiano un grande futuro per me si sbagliano, in quel tipo di contesto si perdono quasi tutti per strada, chi prima chi dopo.
 

-Lionard-

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In questi giorni difficili mi capita spesso di confrontarmi sulla visione della gestione generale del Milan, soprattutto riguardo al cambio di allenatore e alla qualità della rosa. In verità mi capita già da qualche mese ormai, con diversi utenti (cosa piacevole peraltro) toccando alcuni concetti che per me sono basilari.

Per come vedo io il calcio, contano 70% la società, 25% i giocatori e 5% l'allenatore nel costruire una squadra di successo. Successo che, specifichiamo, non significa necessariamente vittoria, significa costruire squadre che durino, giochino bene, abbiano un'identità e, se gli astri lo vogliono e i soldi lo permettono, vinca di conseguenza.

Per fare qualche esempio, Atalanta e Empoli sono due società di gestione esemplare in Italia per i mezzi che hanno a disposizione, sebbene non puntino certo a vincere nulla.

Da questa estate seguo con particolare interesse i movimenti di quella che per me è una delle società migliori al mondo, il Borussia Dortmund, esempio di eccezionale professionalità e conoscenza del calcio. Una società che conta su un pubblico tra i più caldi e fedeli del mondo, una filosofia di gestione ben precisa e, da qualche anno, anche una filosofia di gioco ben radicata fin dal settore giovanile.

A partire dalla scorsa stagione sono stati ceduti gran parte dei leader, Aubameyang, Dembele, Sokratis, oltre a gran parte delle seconde linee, ricavando una cifra astronomica di circa 300 milioni (!!!). Naturalmente a Dortmund fanno queste cose ben sapendo in mente dove andare a parare (ogni riferimento a società a noi care non è casuale) e hanno definito, come meglio di loro in pochi sanno fare, un nuovo progetto tecnico.

Hanno investito in un gruppo di giocatori giovanissimi:
Akanji (22 anni)
Sancho (17!)
Philipp (23)
Dahoud (21)
Toljan (23)
Diallo (22)
Alcacer (24)
Wolff (22)
Hakimi (19)
Sergio Gomez (17!)

A questi hanno aggiunto qualche giocatore di livello ed esperienza come Witsel Delaney e Toprak (più i veloci transiti del flop Yarmolenko e del prestito di Batshuayi).

Inoltre, e questo completa il quadro di una società incredibile, hanno continuato da par loro a lanciare i giovani del vivaio, su tutti Bruun-Larsen (19 anni) ma anche Zagadou, Burnic e Isak, tutti arrivati giovanissimi e transitati dalle giovanili e squadre minori del Borussia.

Dunque una rosa giovanissima guidata dall'esperienza di alcuni veterani come Reus Schmelzer Kagawa Pizscek e giovani conferme come Pulisic Weigl Guerreiro. Un disegno ben preciso, un progetto tecnico con contorni chiari basato su ambizione e sopratutto tanta tanta tecnica, perchè tutti i giocatori selezionati in rosa hanno la caratteristica comune di avere buone basi atletiche, grande tecnica e saper giocare e pensare un calcio pulito e in velocità. Ovvero il DNA del Borussia da diverse stagioni, diciamo da Klopp in poi.

Per gestire questo progetto non si sono poi affidati al famoso tecnico top, anzi. Hanno fortemente cercato e voluto un profilo piuttosto esperto ma mai vincente, Lucien Favre. Lo svizzero già nell'altro Borussia aveva dimostrato grande capacità di lavorare coi giovani (anche il Borussia M ha un settore giovanile eccellente e acquista giocatori giovani per valorizzarli) ma ha poi saputo confermare le medesime capacità in quel di Nizza, con in mano una rosa di giovani e di talento facendo buonissimi risultati e imprimendo un gioco tecnico e in velocità come esattamente vogliono i gialloneri.

Dunque, ricapitolando, cessioni eccellenti e pesanti, budget importante reinvestito in giocatori giovani ma di grandissimo avvenire (Sancho, Gomez e Hakimi, per chi segue il calcio giovanile, sono tra i talenti più limpidi del calcio mondiale) seguendo sempre una linea tecnica ben precisa nella selezione. Infine (ripeto infine) affidando il tutto ad un allenatore coerente con questa idea, che sappia capire e valorizzare quello che la società gli intenda affidare.

I risultati vi invito semplicemente a vederli, sia in termini di vittorie che soprattutto di prestazioni.

Due giorni fa un incredibile 4-0 all'Altletico Madrid li ha portati alla ribalta, adesso tutti si stropicciano gli occhi per questa squadra giovane che gioca così bene (nelle ultime 5 partite hanno segnato 23 goal!!!). Eppure, cari amici milanisti, era tutto scritto. Perchè se nel calcio fai le cose per bene, con professionalità, idee chiare, coerenza, i risultati sono una piacevole conseguenza.

Ah dimenticavo, il bilancio del Borussa segna uno stabile più da tanti anni, a loro non servono assemblee straordinarie, aumenti di capitale o riunioni con la UEFA...

Inutile dire che questa è la mia idea del calcio, esempio magnifico di come anche noi dovremmo fare per rinascere (anzi, io dico che è l'unico modo per rinascere), ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Caro Lineker complimenti per il post molto interessante. Sei uno degli utenti più equilibrati ed è sempre un piacere leggerti.

Sono stra-d'accordo quando dici che ora l'importante è impostare un modello di gioco chiaro e definito e muoversi di conseguenza. Vogliamo essere una squadra di possesso? Una che pressa alto e riparte veloce? Una prevalentemente fisica? Sulla base di questa decisione si scelgano allenatore e giocatori. Personalmente credo che oggi il Milan ha bisogno di ripartire da un allenatore giovane, affamato (non a parole, sul serio) e con idee innovative che cresca insieme ad una squadra che sarà inevitabilmente inesperta. Un De Zerbi, se si confermerà a Sassuolo, potrebbe essere una scelta rischiosa ma anche vincente, come insegna la nostra storia. Certo Conte farebbe molto comodo perché toglierebbe alibi a giocatori troppo coccolati e sopravvalutati da questa tifoseria e porterebbe mentalità vincente ma non penso che il buon Antonio voglia rischiare con noi dopo il mezzo flop al Chelsea.

In ogni caso chiedo solo di evitare il compromesso. Evitiamo giocatori ed allenatori affidabili, cioè mediocri. O prendiamo i top (Higuain, Conte) oppure puntiamo su scommesse (vere però, non i parvenu della panchina come Gattuso e Brocchi). Se da anni non arriviamo neanche tra le prime 5 è anche perché sul mercato preferiamo il rassicurante ed economico buon giocarore ("non é male") invece del talento che può rivelarsi un bidone ma anche un campione. La Lazio ha seguito questa strada. Noi tifosi dovremo essere bravi a supportare una squadra costruita così. Se invece vedremo in campo i Baselli e Giaccherini di turno allora faremmo bene ad abbandonarli a sé stessi.
 

First93

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Forse per un breve periodo sì, ma secondo me più per necessità che per convinzione. Parere mio, questo tipo di programmazioni vanno fatte con più coraggio e convinzione appunto, se le abbozzi soltanto crei un ibrido che non ha nè capo nè coda.
Il Milan di oggi è stato costruito da almeno tre teste, se nella rosa di oggi ci sono giocatori di Galliani, di Mirabelli e di Leonardo. Ben pochi di questi secondo me scelti con in testa un'idea precisa, quanto piuttosto per opportunità, soprattutto.
Alcuni a livello individuale sono buoni giocatori, ma il punto non è prendere giocatori bravi ma prenderli in funzione di un'idea di squadra che si ha in mente, questo è il difficile, altrimenti si fanno squadre di nomi e figurine che poi in campo non legano una squadra.

Ma un po' di ottimismo è lecito anche averlo eh! A me l'acquisto di Paqueta un po' di ritrovata fiducia la da, mi sembra un giocatore fortemente voluto, giovane, anche rischioso, non preso per opportunità. Insomma un segnale positivo lo vedo.

Nel Milan purtroppo sarà sempre così a mio parere, perché un progetto come Borussia, Barcellona di qualche anno fa, Ajax e così via, si può fare se ci sono delle basi solide su cui fare affidamento. Se l'allenatore lo cambi ogni anno, la proprietà idem, chi dà garanzie e continuità? Se ad ogni sconfitta si parla di esonero e giocatori sopravvalutati, i giovani ne risentono in continuazione, non è facile isolarsi dalle voci a quell'età, come non è facile indossare questa maglia a vent'anni. Il Milan mediaticamente è troppo esposto, e questo provoca continui problemi alla squadra, e soprattutto ai giovani. Paquetà è un ottimo prospetto, è un talento da valorizzare, ma già mi immagino le critiche feroci che ci saranno al primo stop sbagliato, i media non ce ne perdonano una. Per me si può avere una qualsiasi idea di squadra, ma fino a quando l'ambiente sarà questo, difficilmente si vedrà la luce in fondo al tunnel. Se poi aggiungi che con il SA potrai investire limitatamente sul mercato, la frittata è fatta, per almeno 5 anni rimarremo così, una nobile decaduta che un giorno lontano forse tornerà alla ribalta.

Detto questo essere pessimisti non serve, forse dopo anni siamo riusciti ad avere una dirigenza seria e competente, quindi non ci resta che aspettare, tanto ci siamo abituati...
 
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