Il nostro rito di passaggio

-Lionard-

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Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
Apprezzo il tentativo di inquadrare la situazione attuale in un percorso di crescita ma quello che non mi convince del tutto della tua analisi è che in realtà è un pò tutta la stagione che questa squadra non è sé stessa. CI sono state partite recuperate per grazia divina (Fiorentina, Spezia, Empoli, Verona) ed anche tra settembre e novembre le prestazioni horror non sono mancate (i 5 gol dal Chalsea, la sfida di Torino).

Non penso ci sia un'unica ragione ma un insieme di fattore che ci hanno portato al disastro attuale. Non sono sicuro però che se ne esca necessariamente confermando tutto e tutti e sperando che passi la nottata, come diceva il buon Edoardo, ma magari prendendo consapevolezza di alcuni aspetti. A livello tattico si potrebbe cercare di essere più elastici ed adattarsi al momento dei giocatori, a livello di squadra si potrebbe fare il salto di qualità sul piano della fame e della concentrazione, a livello dirigenziale magari capire che se inserisci 5 giovani under 23 tutti insieme si fa fatica ed è necessario affidarsi ad un pò di sana esperienza. Su questo punto quello che mi lascia perplesso è che a queste conclusioni era già giunto Boban nella famosa intervista del marzo 2020 che portò al suo licenziamento. Disse che erano stati presi Ibra e Kjaer perché con i soli giovani non si andava da nessuna parte. 2 anni e mezzo dopo in una sola sessione arrivano Dest, Vranckx, CDK, Agli e Thiaw. Perché siamo tornati indietro?

Detto questo la mia impressione è che questa crisi sia diverse dagli altri momenti neri della gestione Pioli. Si sono perse 2 partite di fila e giocato male per un certo periodo ma alla fine una ripresa, uno scatto d'orgoglio c'era sempre. Non si aveva la sensazione che la squadra stesse cadendo a pezzi. Invece qui parliamo di 3 partite consecutive in cui subisci 2 gol nel primo tempo e di un gruppo che passa i 90 minuti a mandarsi a quel paese o ad inveire contro il compagno. Anche il "body language" della squadra nel tunnel degli spogliatoi prima del secondo tempo era molto indicativo. Ho l'impressione che sia successo qualcosa di grosso tra il Mister e i giocatori negli ultimi mesi perché da fine dicembre ad oggi Pioli ad esempio è già ricorso due volte a sistemi punitivi (giorno di festa annullato dopo il PSV, ritiro dopo il Torino) che non aveva mai usato nei 3 anni precedenti.
 

Lineker10

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No, assolutamente gary. Non c'è bisogno di rinnegare tutto ma quando manca equilibrio nelle due fasi forse meglio far fare la giocata offensiva al mediano di turno che la giocata difensiva alla mezza punta di turno.
Ci perdi in qualità ma non ci perdi in equlibrio.
Che poi è quanto abbiamo fatto lo scorso anno quando abbiamo panchinato diaz preferendogli un mediano/mezz'ala.
Ricordi quando siamo andati a empoli per rifarci con kessie terzo centrocampista?
Avevamo perso certezze e le abbiamo ritrovate.
un 4-0 come ieri ti ammazza.
Puo essere una soluzione, non sono sicuro che sia sufficiente.
Per me invece bisogna tornare a divertirsi senza pensare al risultato.
Giocare per giocare bene, fare un bel calcio, senza cercare la vittoria ad ogni costo.

Capisco che sia paradossale, ma per me è questo il modo per uscirne.
Il problema che vedo in campo non è tattico, ne atletico. E' mentale, perchè gli errori che vedo sono enormi in tutti i settori del campo, siamo nervosi, contratti, disuniti, poco lucidi, e per me puoi mettere in campo quanti mediani vuoi il problema non lo risolvi cosi.

Situazione molto complicata comunque. Capita nel calcio, tra l'altro oggi pure una squadra esperta e piena di campioni, con in panchina il meglio che c'è, ovvero il Liverpool, ne sta attraversando una molto simile, segno che non è questione di mercato società allenatore... sono dinamiche che si vedono nel calcio.
 
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Stavolta è un crollo mentale diverso per come la vedo io.
Una cosa è essere outsider, con tutta la stampa e i tifosi che dicono che il Milan è da quarto posto (a essere ottimisti), per cui perdere 3-0 con Atalanta o un Derby o col Lille o con la stessa Lazio (tutti crolli fatti in questi due anni) è una cosa dura ma che non ti butta certo giu.
Allora avevamo l'Inter o la Juve che erano lontane in testa, ma il nostro obiettivo era qualificarci in Champions, per cui pure le sconfitte mica intaccavano il morale.

Adesso è tutto diverso. Siamo partiti da campioni in carica e da favoriti, per cui secondo me vedere il Napoli che scappa davanti, sempre piu irraggiungibile, ti fa apparire il secondo posto come un disastro, ogni sconfitta come la fine di tutto. Capisci anche tu che è un ribaltamento di prospettiva totale.
Fino a poco piu di un anno fa c'erano i tifosi che accompagnavano il pulman in partenza da Milanello felici di essere tornati anche solo a competere, oggi la delusione è atroce anche dopo un pareggio.

E' un clima molto diverso. Io lo vedo come un rito di passaggio da adolescenza (outsider) a età adulta (favoriti), che un gruppo giovane come il nostro sta affrontando con molta molta difficoltà.

Per certi versi è pure inutile parlare di errori passati, come non ha piu senso crogiolarsi sulla vittoria dello scudetto, la cosa va risolta qui e ora.
tra maldini, pioli e rosa attuale non vedo molti spiragli.
paolo ieri ha detto che è colpa del budget tutto ciò.
da queste basi è quasi impossibile migliorare.
 

Lineker10

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Apprezzo il tentativo di inquadrare la situazione attuale in un percorso di crescita ma quello che non mi convince del tutto della tua analisi è che in realtà è un pò tutta la stagione che questa squadra non è sé stessa. CI sono state partite recuperate per grazia divina (Fiorentina, Spezia, Empoli, Verona) ed anche tra settembre e novembre le prestazioni horror non sono mancate (i 5 gol dal Chalsea, la sfida di Torino).

Non penso ci sia un'unica ragione ma un insieme di fattore che ci hanno portato al disastro attuale. Non sono sicuro però che se ne esca necessariamente confermando tutto e tutti e sperando che passi la nottata, come diceva il buon Edoardo, ma magari prendendo consapevolezza di alcuni aspetti. A livello tattico si potrebbe cercare di essere più elastici ed adattarsi al momento dei giocatori, a livello di squadra si potrebbe fare il salto di qualità sul piano della fame e della concentrazione, a livello dirigenziale magari capire che se inserisci 5 giovani under 23 tutti insieme si fa fatica ed è necessario affidarsi ad un pò di sana esperienza. Su questo punto quello che mi lascia perplesso è che a queste conclusioni era già giunto Boban nella famosa intervista del marzo 2020 che portò al suo licenziamento. Disse che erano stati presi Ibra e Kjaer perché con i soli giovani non si andava da nessuna parte. 2 anni e mezzo dopo in una sola sessione arrivano Dest, Vranckx, CDK, Agli e Thiaw. Perché siamo tornati indietro?

Detto questo la mia impressione è che questa crisi sia diverse dagli altri momenti neri della gestione Pioli. Si sono perse 2 partite di fila e giocato male per un certo periodo ma alla fine una ripresa, uno scatto d'orgoglio c'era sempre. Non si aveva la sensazione che la squadra stesse cadendo a pezzi. Invece qui parliamo di 3 partite consecutive in cui subisci 2 gol nel primo tempo e di un gruppo che passa i 90 minuti a mandarsi a quel paese o ad inveire contro il compagno. Anche il "body language" della squadra nel tunnel degli spogliatoi prima del secondo tempo era molto indicativo. Ho l'impressione che sia successo qualcosa di grosso tra il Mister e i giocatori negli ultimi mesi perché da fine dicembre ad oggi Pioli ad esempio è già ricorso due volte a sistemi punitivi (giorno di festa annullato dopo il PSV, ritiro dopo il Torino) che non aveva mai usato nei 3 anni precedenti.
Due cose. Riguardo all'esperienza, forse si è avuta la presunzione che quelli che una volta erano giovani siano diventati grandi. Intendo Leao Tonali Bennacer Tomori Theo... invece, da come stanno vivendo questa situazione, direi che hanno ancora da crescere e imparare.

Forse si avere qualcuno di esperto aiuterebbe, pure se Kjaer e Giroud sono tra i peggiori in assoluto in queste partite, segno che l'esperienza da sola non basta. Magari il rientro di Ibra aiuterà, è una speranza...

Riguardo alla parte in grassetto, la trovo brillante e interessantissima. Penso che abbia colto il punto chiave. E' come se lo scudetto vinto ci abbia reso piu spocchiosi e presuntuosi, come se pensassimo che siccome siamo bravi alla fine ce la caviamo, questo lato giocatori. Lato allenatore, non so come si sia comportato in passato Pioli, ma a me questo atteggiamento duro e punitivo non piace per nulla, il ritiro dopo Torino ero contrarissimo, perchè in questi anni abbiamo avuto un altro stile, anche nelle sconfitte. Vorrei rivedere piu leggerezza e entusiasmo, invece anche nelle parole di ieri di Pioli ho sentito tanta rabbia (dobbiamo tornare a Milanello e lavora ancora di piu), non mi piace. So che sembra paradossale ma avrei preferito vedere piu difesa verso i giocatori e il gruppo, piu protezione, piu tranquillità, perchè sono proprio le aspettative, le tensioni e il nervosismo che ci stanno ammazzando.
 
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Ci sta tutto. Possiamo anche metterci a 5 tutti dietro al pallone e palla lunga, rinnegando tutto il lavoro fatto negli ultimi due anni.

Si possono ipotizzare tante mosse tattiche, ma per me il problema è ben piu profondo e se ci penso razionalmente, non da tifoso, quasi inevitabile considerando il cammino che abbiamo fatto negli ultimi due anni.

Una cosa è inseguire un sogno da outsider, altra è dover vincere da favoriti. Lo vedo come un rito di passaggio che condiziona il lavoro e la vita quotidiana dei nostri giocatori, in gran parte molto giovani.

Per me se e come ne usciamo determinerà il futuro di questa squadra e di questo gruppo.
Io quello che ho notato in modo macroscopico è il punto di recupero della palla.
Nei nostri periodi migliori eravamo molto aggressivi e spesso recuperavamo nella metà campo avversaria o comunque in un punto con solo 3-4 avversari tra la palla e la porta.
Adesso tendiamo a recuperare nella nostra zona difensiva con almeno 7-8 avversari tra la palla e la porta.

Inoltre con Maignan potevamo costruire dal basso, risucchiando il pressing avversario vicino alla nostra area e quindi, con le ripartenze trovarsi velocemente in 5 contro 5 in fase offensiva.

Adesso recuperiamo lontano e tendiamo a portare la palla avanti in 7 contro 10.

Inoltre l'attaccare l'uomo con la squadra bassa non è utile come quando l'uomo te lo vai a prendere a metà campo con l'avversario soffocato.

E' emblematico il primo gol della Lazio. Kalulu esce a pressare Anderson a Metà campo, ma ditreo di lui ci sono 15 giocatori, quando la palla va in profondità siamo in 4 contro 4 senza un centrale e due finte liberano Savic.


Perchè non riusciamo più ad essere aggressivi?
Condizione fisica?
Perdita di fame?
Avversari ci hanno capito?

Sono d'accordo con te che non bisogna abiurare, ma riprendere il discorso, ma serve rispondere al quesito sopra e serve che rientri Maignan.
 

-Lionard-

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Due cose. Riguardo all'esperienza, forse si è avuta la presunzione che quelli che una volta erano giovani siano diventati grandi. Intendo Leao Tonali Bennacer Tomori Theo... invece, da come stanno vivendo questa situazione, direi che hanno ancora da crescere e imparare.

Forse si avere qualcuno di esperto aiuterebbe, pure se Kjaer e Giroud sono tra i peggiori in assoluto in queste partite, segno che l'esperienza da sola non basta. Magari il rientro di Ibra aiuterà, è una speranza...

Riguardo alla parte in grassetto, la trovo brillante e interessantissima. Penso che abbia colto il punto chiave. E' come se lo scudetto vinto ci abbia reso piu spocchiosi e presuntuosi, come se pensassimo che siccome siamo bravi alla fine ce la caviamo, questo lato giocatori. Lato allenatore, non so come si sia comportato in passato Pioli, ma a me questo atteggiamento duro e punitivo non piace per nulla, il ritiro dopo Torino ero contrarissimo, perchè in questi anni abbiamo avuto un altro stile, anche nelle sconfitte. Vorrei rivedere piu leggerezza e entusiasmo, invece anche nelle parole di ieri di Pioli ho sentito tanta rabbia (dobbiamo tornare a Milanello e lavora ancora di piu), non mi piace. So che sembra paradossale ma avrei preferito vedere piu difesa verso i giocatori e il gruppo, piu protezione, piu tranquillità, perchè sono proprio le aspettative, le tensioni e il nervosismo che ci stanno ammazzando.
Ma infatti il ritiro post-Torino è stato un errore clamoroso perché è apparso uno scaricare le colpe su tutta la rosa quando alla fine per 70 minuti avevi giocato con le riserve e soprattutto un modulo sperimentale (difesa a 3, CDK falso nueve). Se ci è ricorso però, lui che ha un indole lontana anni luce dal "sergente di ferro", qualcosa deve aver visto e qui possiamo tornare alle famose parole di Tonali dopo Bergamo o anche a quelle di ieri sera ("Potrei dire mille cose....Bisogna ritrovare lo spirito che ci ha portato fino ad oggi. Sappiamo che ci ha dato una grande mano per tutto il campionato, ma ora bisogna ritrovare la squadra tutti uniti)". Peccato che non possa dire "mille cose" perché secondo me le vere ragioni della crisi sono tutte lì.
 

bmb

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Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
Qua si tende a non tifare Milan. Si tende a tifare che le cose vadano male, così da scrivere "eh l'avevo detto io che Maldini" o "eh ma Pioli". Eh ma cosa? Siamo campioni d'Italia, qualcuno avrà pur dimostrato qualcosa. Per qualcuno lo scudetto è stata una tragedia, infatti già il 24 maggio si parlava del mercato, che eravamo scarsi, incompleti e bla bla bla. Adesso che in una settimana abbiamo perso 3 competizioni sono tutti felici, tutti contenti.
Non conosco una singola squadra che nel corso della stagione non vada incontro a momenti difficili, successe anche a Sacchi, Capello e Ancelotti. Ma invece di stringerci intorno a questo gruppo di ragazzi, a fare da chioccia anche noi come tifosi, non vediamo l'ora che salti qualche testa.
Io rimango sempre sul carro, sperando che nelle prossime quattro partite a San Siro i tifosi risveglino il sacro fuoco che sembra smarrito.
 
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Due cose. Riguardo all'esperienza, forse si è avuta la presunzione che quelli che una volta erano giovani siano diventati grandi. Intendo Leao Tonali Bennacer Tomori Theo... invece, da come stanno vivendo questa situazione, direi che hanno ancora da crescere e imparare.

Forse si avere qualcuno di esperto aiuterebbe, pure se Kjaer e Giroud sono tra i peggiori in assoluto in queste partite, segno che l'esperienza da sola non basta. Magari il rientro di Ibra aiuterà, è una speranza...

Riguardo alla parte in grassetto, la trovo brillante e interessantissima. Penso che abbia colto il punto chiave. E' come se lo scudetto vinto ci abbia reso piu spocchiosi e presuntuosi, come se pensassimo che siccome siamo bravi alla fine ce la caviamo, questo lato giocatori. Lato allenatore, non so come si sia comportato in passato Pioli, ma a me questo atteggiamento duro e punitivo non piace per nulla, il ritiro dopo Torino ero contrarissimo, perchè in questi anni abbiamo avuto un altro stile, anche nelle sconfitte. Vorrei rivedere piu leggerezza e entusiasmo, invece anche nelle parole di ieri di Pioli ho sentito tanta rabbia (dobbiamo tornare a Milanello e lavora ancora di piu), non mi piace. So che sembra paradossale ma avrei preferito vedere piu difesa verso i giocatori e il gruppo, piu protezione, piu tranquillità, perchè sono proprio le aspettative, le tensioni e il nervosismo che ci stanno ammazzando.
guarda io la avevo descritta così

"roma o lecce non è la 1a batosta che si prende in 3 anni, ma prima ribaltavi tutto la partita dopo mentre ora sprofondi.
i calciatori ci vedono mica son scemi. se sono pessimisti hanno i loro motivi."

ma il pensiero è più o meno quello. non credo siano le punizioni la causa... le punizioni sono l'effetto.
la causa è venuta prima ed è forse un mercato deludente per i più ambiziosi o forse leao che rinnova oltre ai 4,5??? potrebbe essere una lettura.
 

Lineker10

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Io quello che ho notato in modo macroscopico è il punto di recupero della palla.
Nei nostri periodi migliori eravamo molto aggressivi e spesso recuperavamo nella metà campo avversaria o comunque in un punto con solo 3-4 avversari tra la palla e la porta.
Adesso tendiamo a recuperare nella nostra zona difensiva con almeno 7-8 avversari tra la palla e la porta.

Inoltre con Maignan potevamo costruire dal basso, risucchiando il pressing avversario vicino alla nostra area e quindi, con le ripartenze trovarsi velocemente in 5 contro 5 in fase offensiva.

Adesso recuperiamo lontano e tendiamo a portare la palla avanti in 7 contro 10.

Inoltre l'attaccare l'uomo con la squadra bassa non è utile come quando l'uomo te lo vai a prendere a metà campo con l'avversario soffocato.

E' emblematico il primo gol della Lazio. Kalulu esce a pressare Anderson a Metà campo, ma ditreo di lui ci sono 15 giocatori, quando la palla va in profondità siamo in 4 contro 4 senza un centrale e due finte liberano Savic.


Perchè non riusciamo più ad essere aggressivi?
Condizione fisica?
Perdita di fame?
Avversari ci hanno capito?

Sono d'accordo con te che non bisogna abiurare, ma riprendere il discorso, ma serve rispondere al quesito sopra e serve che rientri Maignan.
Osservazioni tattiche giustissime.

Per me siamo fondamentalmente slegati. Dove giocando sempre da squadra (e bene) abbiamo avuto tante soddisfazioni, adesso non facendolo è saltato tutto. Distanze troppo ampie, marcature preventive tutte sballate, raddoppi sempre fuori tempo, azioni individuali che portano a nulla. Emblematico è il fatto che contro la Lazio di Sarri avevamo sempre vinto finora... anche giocando molto molto meglio di loro.

Di base per me non siamo lucidi. Siamo contratti, nervosi, annebbiati. Tutto il resto va di conseguenza. La maglia del Milan in certe situazioni è pesante e soffocante. E se devo trovare la spiegazione per me sta nelle aspettative elevate e nella relativa delusione per i risultati, cosa che sta alimentando la pressione e le critiche, troppo per una squadra ancora giovane come siamo noi.

A questo aggiungo una oggettiva inesperienza. Di tutti, società Pioli giocatori. In questi due anni abbiamo sempre gestito le cose da outsider in crescita, con lo scudetto è cambiato il nostro status dunque si trovano ad affrontare una situazione nuova, che ancora non si era presentata, ovvero la favorita che sta deludendo.
 
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Comunque in allegria non credo si possa giocare perchè l'asticella è stata alzata.
La fase allegria è stata superata ed è stata la prima, quella post lockdown giusto per capirci.

Certo, si dovrebbe giocare sereni perchè senza serenità tutto diventa difficile ma questo è un lavoro che spetta a loro.
Da parte nostra facciamo il nostro se anzichè fischiarli li applaudiamo ma cosa altro possiamo fare?
I fantasmi li devono sconfiggere loro.
 
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