Il nostro rito di passaggio

Lineker10

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Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
 
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Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
Che sia una tappa non ci sono dubbi però i momenti caro Gary vanno anche letti e se la squadra oggi ha perso equilibrio ed ha bisogno di un mediano in più e una mezza punta in meno va fatto perchè le certezze si riprendono solo coi risultati e tenendo dignitosamente il campo.

Da milan toro in poi , quindi lecce, derby e lazio, questa squadra non sa più difendere attaccando e attaccare difendendo.
Tu sei uomo di campo e sai cosa intendo.
Guarda il gol dell'1-0 di ieri, saltato il primo pressing sono andati in porta con facilità irrisoria.
E' bastata una postura sbagliata.
 

livestrong

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Nello sport ci si diverte quando si vince, io ho una visione molto pragmatica a riguardo. Il tecnico deve intervenire tatticamente, pure Bocelli se ne è accorto. Come scriveva giustamente @willcoyote85 se tutti gli studenti vengono bocciati, la colpa è del professore, inutile secondo me provare a vederci altro
 

darden

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Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.

Io mi ritengo una persona molto oggettiva e tendenzialmente non giudico mai le cose se non quando c'è un quadro completo. Se parliamo della squadra il punto qui è che sono convinto che una crescita passi in primis dagli errori ma devi saperli riconoscere e porre dei correttivi per evitarli nel futuro. Ad oggi da quando c'è stata la pausa dei mondiali (e forse anche prima) siamo incappati sempre negli stessi problemi in ogni partita e non si provato neanche a correggere i problemi.

Sono convinto che la soluzione non arrivi dal mercato ma da un approccio tattico differente e un coinvolgimento maggiore di chi oggi non è stato ancora coinvolto appieno.

Parlando del tifoso, secondo me non ci si può aspettare nulla di diverso ed è giusto che sia così. Per sua natura il tifoso è umorale e non ci piace perdere visto che siamo il Milan, ma fa parte del gioco. Non si può sperare tranquillità da parte dei tifosi quando anche noi arriviamo a capire gli errori e non vediamo correttivi. La società deve essere brava a fare una bolla intorno alla squadra per farla stare tranquilla e contemporaneamente Pioli deve correggere gli errori tattici.

PS: se vanno in crisi al Milan che è un'ambiente esterno tranquillo, nonostante questi giorni, che succederebbe a questi giocatori a Roma in un momento di crisi?
 
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Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
innegabile e comprensibile che ci sia stato un crollo mentale dopo l pareggio della roma.
ma la parabola di questa squadra era in discesa da un po', e scenderà ancora.
non sono fasi naturali, sono le scelte che hanno fatto a determinare tutto questo.

roma o lecce non è la 1a batosta che si prende in 3 anni, ma prima ribaltavi tutto la partita dopo mentre ora sprofondi.
i calciatori ci vedono mica son scemi. se sono pessimisti hanno i loro motivi.
 

Lineker10

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Che sia una tappa non ci sono dubbi però i momenti caro Gary vanno anche letti e se la squadra oggi ha perso equilibrio ed ha bisogno di un mediano in più e una mezza punta in meno va fatto perchè le certezze si riprendono solo coi risultati e tenendo dignitosamente il campo.

Da milan toro in poi , quindi lecce, derby e lazio, questa squadra non sa più difendere attaccando e attaccare difendendo.
Tu sei uomo di campo e sai cosa intendo.
Guarda il gol dell'1-0 di ieri, saltato il primo pressing sono andati in porta con facilità irrisoria.
E' bastata una postura sbagliata.
Ci sta tutto. Possiamo anche metterci a 5 tutti dietro al pallone e palla lunga, rinnegando tutto il lavoro fatto negli ultimi due anni.

Si possono ipotizzare tante mosse tattiche, ma per me il problema è ben piu profondo e se ci penso razionalmente, non da tifoso, quasi inevitabile considerando il cammino che abbiamo fatto negli ultimi due anni.

Una cosa è inseguire un sogno da outsider, altra è dover vincere da favoriti. Lo vedo come un rito di passaggio che condiziona il lavoro e la vita quotidiana dei nostri giocatori, in gran parte molto giovani.

Per me se e come ne usciamo determinerà il futuro di questa squadra e di questo gruppo.
 

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Io mi ritengo una persona molto oggettiva e tendenzialmente non giudico mai le cose se non quando c'è un quadro completo. Se parliamo della squadra il punto qui è che sono convinto che una crescita passi in primis dagli errori ma devi saperli riconoscere e porre dei correttivi per evitarli nel futuro. Ad oggi da quando c'è stata la pausa dei mondiali (e forse anche prima) siamo incappati sempre negli stessi problemi in ogni partita e non si provato neanche a correggere i problemi.

Sono convinto che la soluzione non arrivi dal mercato ma da un approccio tattico differente e un coinvolgimento maggiore di chi oggi non è stato ancora coinvolto appieno.

Parlando del tifoso, secondo me non ci si può aspettare nulla di diverso ed è giusto che sia così. Per sua natura il tifoso è umorale e non ci piace perdere visto che siamo il Milan, ma fa parte del gioco. Non si può sperare tranquillità da parte dei tifosi quando anche noi arriviamo a capire gli errori e non vediamo correttivi. La società deve essere brava a fare una bolla intorno alla squadra per farla stare tranquilla e contemporaneamente Pioli deve correggere gli errori tattici.

PS: se vanno in crisi al Milan che è un'ambiente esterno tranquillo, nonostante questi giorni, che succederebbe a questi giocatori a Roma in un momento di crisi?
Parto dalla tua ultima frase. A Roma in situazioni simili vanno a picco come il Titanic. Lo fanno sistematicamente tutti gli anni da tipo 50 anni...
Il Milan, quando è stato grande, ha avuto appunto quella capacità di resistere e riemergere, ma come ha detto Maldini questo non è quel Milan, composto di grandi campioni, è un Milan giovane e ancora in costruzione, dunque mentalmente fragile. E pure in quegli anni successe di andare a picco, nonostante Capello e Sacchi in panchina e giocatori forti ed esperti.

Penso che tu abbia colto il punto. Adesso il modo è creare una bolla attorno al gruppo e tornare a divertirsi, per crescere e migliorare. Non siamo ancora una grande squadra, lo possiamo diventare, e secondo me molto dipende proprio da come usciamo da questa situazione e torniamo a lavorare con serenità.

Giusto per fare un esempio, Tonali Leao Tomori Bennacer... giocatori INDISCUTIBILMENTE fortissimi per questa Serie A, hanno mai affrontato una situazione simile in vita loro? La risposta è no ovviamente. E' una grande prova da superare. Per me anche necessaria.
 
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Ci sta tutto. Possiamo anche metterci a 5 tutti dietro al pallone e palla lunga, rinnegando tutto il lavoro fatto negli ultimi due anni.

Si possono ipotizzare tante mosse tattiche, ma per me il problema è ben piu profondo e se ci penso razionalmente, non da tifoso, quasi inevitabile considerando il cammino che abbiamo fatto negli ultimi due anni.

Una cosa è inseguire un sogno da outsider, altra è dover vincere da favoriti. Lo vedo come un rito di passaggio che condiziona il lavoro e la vita quotidiana dei nostri giocatori, in gran parte molto giovani.

Per me se e come ne usciamo determinerà il futuro di questa squadra e di questo gruppo.
No, assolutamente gary. Non c'è bisogno di rinnegare tutto ma quando manca equilibrio nelle due fasi forse meglio far fare la giocata offensiva al mediano di turno che la giocata difensiva alla mezza punta di turno.
Ci perdi in qualità ma non ci perdi in equlibrio.
Che poi è quanto abbiamo fatto lo scorso anno quando abbiamo panchinato diaz preferendogli un mediano/mezz'ala.
Ricordi quando siamo andati a empoli per rifarci con kessie terzo centrocampista?
Avevamo perso certezze e le abbiamo ritrovate.
un 4-0 come ieri ti ammazza.
 

Gekyn

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3Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.

Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.

E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.

Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.

Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
In questo momento non abbiamo ne la forma atletica ne mentale per proporre il gioco che ci ha portato a vincere lo scudetto.
Prima di tutto abbiamo bisogno di riconquistare la fiducia mentale e di conseguenza quella fisica, e questa non la ottieni subendo 2/3 gol a partita anche se ne segni uno in più dell'avversario.
Il Mister, deve capire che bisogna serrare i ranghi ed inizia a vincere le partite 1 a 0,
Il 4-2-3-1 con questi giocatori, in questo momento atletico/mentale, è deleterio.....secondo me 1 uomo in più a centrocampo e squadra compatta e ripartenze possono essere una soluzione.
 

Lineker10

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innegabile e comprensibile che ci sia stato un crollo mentale dopo l pareggio della roma.
ma la parabola di questa squadra era in discesa da un po', e scenderà ancora.
non sono fasi naturali, sono le scelte che hanno fatto a determinare tutto questo.

roma o lecce non è la 1a batosta che si prende in 3 anni, ma prima ribaltavi tutto la partita dopo mentre ora sprofondi.
i calciatori ci vedono mica son scemi. se sono pessimisti hanno i loro motivi.
Stavolta è un crollo mentale diverso per come la vedo io.
Una cosa è essere outsider, con tutta la stampa e i tifosi che dicono che il Milan è da quarto posto (a essere ottimisti), per cui perdere 3-0 con Atalanta o un Derby o col Lille o con la stessa Lazio (tutti crolli fatti in questi due anni) è una cosa dura ma che non ti butta certo giu.
Allora avevamo l'Inter o la Juve che erano lontane in testa, ma il nostro obiettivo era qualificarci in Champions, per cui pure le sconfitte mica intaccavano il morale.

Adesso è tutto diverso. Siamo partiti da campioni in carica e da favoriti, per cui secondo me vedere il Napoli che scappa davanti, sempre piu irraggiungibile, ti fa apparire il secondo posto come un disastro, ogni sconfitta come la fine di tutto. Capisci anche tu che è un ribaltamento di prospettiva totale.
Fino a poco piu di un anno fa c'erano i tifosi che accompagnavano il pulman in partenza da Milanello felici di essere tornati anche solo a competere, oggi la delusione è atroce anche dopo un pareggio.

E' un clima molto diverso. Io lo vedo come un rito di passaggio da adolescenza (outsider) a età adulta (favoriti), che un gruppo giovane come il nostro sta affrontando con molta molta difficoltà.

Per certi versi è pure inutile parlare di errori passati, come non ha piu senso crogiolarsi sulla vittoria dello scudetto, la cosa va risolta qui e ora.
 
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