per curiosità, cosa è che non ti convince?
Io sono il primo a non prendere per oro colato quello che qui mi raccontano i media di stato (sarebbe a dir poco ingenuo farlo), tuttavia parto da una constatazione molto semplice: visto il modo in cui si vive un po’ dappertutto (niente obbligo mascherina, assembramenti ovunque), se sussistesse una sostanziale bugia sul numero dei casi, dovrebbero vedersi -ovunque e nel giro di poche settimane- situazioni di collasso totale delle strutture sanitarie, malati ovunque, etc.
Cose successe in pratica in tutti i Paesi che hanno provato, in determinati momenti della pandemia, ad insabbiare/sottovalutare/negare il covid (Uk, Usa, India, Brasile, etc).
Esattamente quello che infatti successe anche a Wuhan, a Gennaio/Febbraio 2020… quando i casi, ed i morti, sono stati nettamente di più di quelli dichiarati o accertati. Questo ho avuto modo di rilevarlo personalmente, parlando con molte persone a Wuhan.
Ma non riesco a rilevare nulla di simile nelle altre 20/25 città in cui ho viaggiato negli ultimi 16 mesi.
Come sarebbe possibile tutto ciò, se fossero tutte baggianate?
Non è possibile semplicemente che la politica zero-casi abbia finora sostanzialmente funzionato (anche nella democratica Taiwan), pur essendo certamente opinabili la sua sostenibilità, i suoi costi sia economici che umani, la sua replicabilità in quanto modello, etc.?
A me sembra che quando si parla di cosa succede in Cina, indipendentemente dalle sensibilità di partenza, si perda totalmente di lucidità.
Tralasciando le “opinioni” di chi parla evidentemente sulla base di preconcetti, antagonismi, antipatie etniche (eufemismo) e scarsa conoscenza dell’argomento, la tua opinione mi interessa particolarmente, in quanto esperto accademico di cose asiatiche (tra l’altro, con molta modestia, abbiamo un background simile, anche se io ormai mi occupo di altro, a livello lavorativo, pur conservando un certo grado di interesse in questi argomenti).