Assago, accoltellate 5 persone. Anche Pablo Mari del Monza.

mil77

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Non è un problema di Pena di Morte si o no,chi e psicopatico o malvagio uccide ugualmente,ma chi viene preso deve pagare,non con patteggiamenti e altre amenità,inoltre le galere sono diventati hotel,troppo tutele per tutti tranne che per gli onesti,vero che una democrazia non può transigere da alcune regole,ma anche altri paesi sono democratici,ed il comportamento verso chi delinque non è di certo il nostro,non so se vi rendete conto ma in Italia si è davvero ecceduto con il Buonismo a tutti costi.
Pensa che questo qui molto probabilmente in carcere non ci finirà mai...
 

Blu71

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Non vedo cosa ci sia da stabilire.
Se uno commette un omicidio e ci sono testimoni, telecamere di servizio e tutto, allora io l'avrei freddato direttamente sul posto e risparmiato anche sull'alloggio vacanza (carcere), sul cibo e su tutto il suo mantenimento.
Una :poop: in meno in giro per l'Italia.

Non viviamo - grazie a Dio per me - in uno stato di polizia. Le forze dell’ordine hanno il loro gravoso compito e devono svolgerlo al meglio con più libertà senza dubbio ma non in modo incontrollato.
 
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Assolutamente, cosa risaputa da anni e anni. Ci sono gli interi Stati Uniti come enorme campione statistico, ma ancora resiste la bufala della pena di morte che fermerà la mano del pazzo che ci ripenserà.

Non funziona come deterrente per il criminale medio, psichicamente non malato, figurarsi per un vero malato psichiatrico (patologia già diagnosticata con tanto di tso), che probabilmente ha davvero cominciato ad aggredire perché dentro la sua testa tutto il mondo è felice e lui no; non gli passa proprio per la capa di non far del male perché rischia la pena di morte.
Peraltro questi soggetti a volte non sono neanche aggiornati su ciò che accade nel mondo; il classico "pazzo di paese" l'abbiamo tutti, e vi assicuro che quello che vive nel mio è disconnesso dal mondo, va in giro chiedendo sigarette, no internet, no tv, no giornali e telegiornali. Non verrebbe mai a sapere di alcuna novità giudiziaria, e in ogni caso non gliene fregherebbe una mazza
La pena di morte serve solo a soddisfare l’istinto animalesco della vendetta. Per dire, in altre epoche c’era gente che andava a vedere condannati alla ghigliottina come noi andiamo a vedere una partita del Milan ed esultava al momento in cui la testa saltava come noi abbiamo esultato al gol di Kessiè contro il Sassuolo.
Gente che esulta per la morte di un uomo è una cosa che io ho sempre trovato inquietante.
Di base, per me, il ritenere che possa esistere un motivo valido per togliere la vita a un uomo è un modo di pensare potenzialmente pericoloso per la società: che il “motivo” sia “gli altri vivono bene o io no” o una presunta(e discutibile) idea di “giustizia” è del tutto irrilevante, perché nel momento in cui si ammette che possa esistere un motivo valido, la validità diventa inevitabilmente un requisito aleatorio lasciato alla discrezionalità del singolo.
Quindi ben vengano le leggi attuali che, nella stragrande maggioranza dei casi, tengono a bada gli istinti. Se non ci fossero, non oso immaginare cosa accadrebbe.
 

livestrong

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Scusa i toni, amico, ma 'sta certezza della non deterrenza della pena di morte mi sembra una sonora puttanata. Ancora non è stato dimostrato che non serve. Se fosse così allora dovrebbe essere scoppiato da tempo un conflitto nucleare, dato che il concetto di deterrenza non servirebbe a niente, in egual misura.

Guarda che il progresso culturale è figlio di battaglie e scontri dove sono morte milioni e milioni di persone, con uccisioni più o meno volute, se vuoi continuare a mantenere il livello di progresso mica ti puoi addormentare, devi continuare a combattere chi mina alla base la società, eh, che sia l'esercito del nemico o un omicida solitario.

Inoltre, non ho capito perché il thread si è avvitato su questo discorso, come a volersi arrogare indirettamente la ragione, visto che la grande filosofia ha sancito che questo renderebbe lo stato un omicida a sua volta.

Io insisto sul neutralizzare l'assassino in modo rapido, tramite azione immediata delle forze dell'ordine, e mi frega un accidente se ci rimette la vita. Io voglio salvare le altre vite a scapito di quella di un criminale, punto. Se al supermercato c'era un poliziotto, doveva sparargli all'istante senza paura di ripercussioni penali.

E il tuo è l'ennesimo post che tende a non danneggiare un criminale.

Io vi invito a fare 'sti discorsi a chi ha perso la vita. Auguro a tutti di quelli che sono così arcisicuri della bontà del loro pensiero che non gli capiti niente del genere, perché in realtà mi piacerebbe vedere come la gente cambierebbe idea, eccome se la cambierebbe.
Cosa c'entra il nucleare con la pena di morte? Credo sia meglio per te fare un passo indietro e svicolarti dal tuo pensiero precostituito, perchè in questo topic ho letto robe piuttosto lontane dalla realtà. I poliziotti non sono cecchini, metter fine a una vita non è come sentenziare su internet.

Cosa dimostra che la pena di morte non funziona come deterrente? le statistiche decennali degli stati che la adottano. Per me equiparare i criminali sulla base del loro crimine è miope, superficiale. Se c'è un problema occorre risolverlo e la statistica dice che non lo risolvi con la pena di morte.

L'assunto finale non ha senso semplicemente perchè la vendetta non dovrebbe far parte di uno stato di diritto. Ai famigliari delle vittime si può offrire il sostegno emotivo e la promessa di fare il possibile perchè non capiti a nessun altro ciò che è successo ai loro famigliari. Inoltre i famigliari delle vittime non li ritengo i più adatti a dare la loro opinione in merito, onestamente. Nella malaugurata occasione mi dovesse capitare di trovarmi in orrendi panni simili, anche qualora cambiassi la mia idea, lo farei evidentemente non in maniera lucida.
 
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Non è un problema di Pena di Morte si o no,chi e psicopatico o malvagio uccide ugualmente,ma chi viene preso deve pagare,non con patteggiamenti e altre amenità,inoltre le galere sono diventati hotel,troppo tutele per tutti tranne che per gli onesti,vero che una democrazia non può transigere da alcune regole,ma anche altri paesi sono democratici,ed il comportamento verso chi delinque non è di certo il nostro,non so se vi rendete conto ma in Italia si è davvero ecceduto con il Buonismo a tutti costi.
Non so di che galere tu stia parlando onestamente. L'Italia è uno dei paesi europei peggiori per condizioni di vita nelle carceri e per numero di suicidi nelle stesse. Io capisco che l'ideologia possa annebbiare il senso critico, ma bisogna anche venire a patti con la realtà
 

El picinin

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Non so di che galere tu stia parlando onestamente. L'Italia è uno dei paesi europei peggiori per condizioni di vita nelle carceri e per numero di suicidi nelle stesse. Io capisco che l'ideologia possa annebbiare il senso critico, ma bisogna anche venire a patti con la realtà
Ascoltami non andare dietro a quello che ti dicono i giornali o le TV, non c'è proprio discussione pacchia o quasi,sovraffollamento ? Lo stato ciòe noi a pagato fior di soldi ,a chi e stato carcere in sovraffollamento, meglio a retribuito chi ha causato danno sociale a vario titolo perché dormiva la notte in una stanza 2per 3 con bagno a parte e TV.
 

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Ascoltami non andare dietro a quello che ti dicono i giornali o le TV, non c'è proprio discussione pacchia o quasi,sovraffollamento ? Lo stato ciòe noi a pagato fior di soldi ,a chi e stato carcere in sovraffollamento, meglio a retribuito chi ha causato danno sociale a vario titolo perché dormiva la notte in una stanza 2per 3 con bagno a parte e TV.
Io leggo i dati ufficiali, non si tratta nè di giornali nè di tv. Basta fare una ricerca rapida per renderti conto della situazione tragica delle carceri in italia. A scanso di equivoci: non perdo il sonno pensando a chi sta in galera, unicamente perchè ci sono altre persone verso cui indirizzare i propri pensieri. Ciò detto uno stato sviluppato NON può ignorare il problema, perchè anche i carcerati son esseri umani che hanno diritto alla dignità e hanno l'obbligo di scontare la loro pena fino in fondo. Ragionare meramente in termini utilitaristici (del tipo "meglio morti che mantenuti") di certo non eleva la nostra società sopra a quella dei jihadisti che tagliano la testa agli occidentali per i quali non si paga il riscatto.

I soggetti di cui parli tu non esistono se non nei film americani e nei libri di storia: anche in italia abbiamo avuto fino agli anni '80 sto problema, per lo più coi mafiosi, gente con agganci giusti che fino all'implementazione del 41bis in carcere faceva la bella vita. Ora tutto ciò fortunatamente è un ricordo lontano.
 

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La pena di morte serve solo a soddisfare l’istinto animalesco della vendetta. Per dire, in altre epoche c’era gente che andava a vedere condannati alla ghigliottina come noi andiamo a vedere una partita del Milan ed esultava al momento in cui la testa saltava come noi abbiamo esultato al gol di Kessiè contro il Sassuolo.
Gente che esulta per la morte di un uomo è una cosa che io ho sempre trovato inquietante.
Di base, per me, il ritenere che possa esistere un motivo valido per togliere la vita a un uomo è un modo di pensare potenzialmente pericoloso per la società: che il “motivo” sia “gli altri vivono bene o io no” o una presunta(e discutibile) idea di “giustizia” è del tutto irrilevante, perché nel momento in cui si ammette che possa esistere un motivo valido, la validità diventa inevitabilmente un requisito aleatorio lasciato alla discrezionalità del singolo.
Quindi ben vengano le leggi attuali che, nella stragrande maggioranza dei casi, tengono a bada gli istinti. Se non ci fossero, non oso immaginare cosa accadrebbe.
Pongo l'accento specialmente sull'ultima parte del tuo discorso. Secondo me è legittimo desiderare vendetta, è un sentimento naturale e sarebbe inutile combatterlo. Quel che bisogna capire però è che uno stato è un organismo ideologico e giuridico che DEVE travalicare la morale del singolo individuo. La società in cui viviamo è il lascito dei nostri padri, quello che lasceremo noi ai nostri figli. E questo deve andare ben oltre la sete di sangue (legittima e comprensibile) che il privato cittadino può avere
 
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