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Obama attacca Putin: il popolo russo soffre per colpa della sua politica imperialista, pronti a inasprire le sanzioni
Un duro attacco del presidente americano contro il Cremlino nella conferenza stampa di chiusura del G7. Obama infatti accusa Putin di voler ricreare l'impero sovietico a spese delle nazioni sovrane vicine. Aggiunge anche che ciò obbliga la comunità internazionale a dover sanzionare la Russia, a pagarne le spese sono quindi i cittadini russi.
Gli altri esponenti del G7 d'accordo col presidente americano sono pronti ad inasprire le sanzioni economiche verso la federazione russa.
Non si fa attendere la risposta della Russia, Putin ha infatti risposto così al presidente Obama: "Pronti a reagire ad azioni non amichevoli americane".
Ad alzare la tensione c'è anche la diatriba sulla corsa al riarmo che sta avvenendo in europa, gli stati uniti infatti hanno annunciato di voler prendere delle adeguate contromisure strategiche per rispondere allo schieramento di missili Iskander presso l'enclave russa di Kalingrad. Ciò infatti oltre ad essere una violazione del trattato INF (Intermediate-range Nuclear Forces) col quale 28 anni fa russi e americani chiusero la fase pericolosa che si era aperta con la crisi degli "euromissili" del 1979, suona anche come vera e propria minaccia alla NATO.
Un duro attacco del presidente americano contro il Cremlino nella conferenza stampa di chiusura del G7. Obama infatti accusa Putin di voler ricreare l'impero sovietico a spese delle nazioni sovrane vicine. Aggiunge anche che ciò obbliga la comunità internazionale a dover sanzionare la Russia, a pagarne le spese sono quindi i cittadini russi.
Gli altri esponenti del G7 d'accordo col presidente americano sono pronti ad inasprire le sanzioni economiche verso la federazione russa.
Non si fa attendere la risposta della Russia, Putin ha infatti risposto così al presidente Obama: "Pronti a reagire ad azioni non amichevoli americane".
Ad alzare la tensione c'è anche la diatriba sulla corsa al riarmo che sta avvenendo in europa, gli stati uniti infatti hanno annunciato di voler prendere delle adeguate contromisure strategiche per rispondere allo schieramento di missili Iskander presso l'enclave russa di Kalingrad. Ciò infatti oltre ad essere una violazione del trattato INF (Intermediate-range Nuclear Forces) col quale 28 anni fa russi e americani chiusero la fase pericolosa che si era aperta con la crisi degli "euromissili" del 1979, suona anche come vera e propria minaccia alla NATO.