E infatti mica si biasimano gli ucraini. Fanno bene a combattere se lo ritengono giusto.
Però si combatte pure avvedutamente. A mio parere la politica di 'sto tizio non è stata proprio cristallina, e mi sembra chiaro che sia arrivato al potere con consenso discutibile.
Poi che gli ucraini vogliano stare in mezzo all'occidente e alla sua cultura lo posso anche capire.
Ma purtroppo non funziona così. E' puro cinismo, capisco che è difficile da accettare, ma è così. Il percorso di una nazione è alquanto complicato e subisce da sempre influenze di chi ti sta accanto. Hanno voluto fare il passo più lungo della gamba a mio parere.
Vedere ad esempio quanto successo in Indocina, che ha avuto problemi per 100 anni di fila. Il disastro del Vietnam e della Cambogia, milioni di morti. Solo ora si stanno ristabilizzando.
Son cose estremamente lente e vanno fatte piano piano. Spiace se la gente non può passare da un tipo di situazione ad un altra in tempo zero.
Ora capisco il tuo punto e sono d'accordo. Il problema è che l'Ucraina si sarebbe meritata di fare almeno altri 15/20 anni di democrazia (con tutti i pro e contro del caso), quindi anche di cambiare ad ogni elezione governo e passare dal filorusso al filo-usa, al liberale, progressista, reazionario ecc ecc. Purtroppo in quella regione non c'è spazio per l'autodeterminazione, un po' per il nuovo imperialismo russo, un po' per gli affari delle multinazionali occidentali.
Anche in Vietnam però, nessuno ha mai invocato la resa dei vietcong per la pace, ed i vietnamiti del nord - che sembravano spacciati - sono stati riforniti di armi dai paesi comunisti ed alla fine dopo 20 anni di sanguinosa guerra hanno vinto. Ci sono molte analogie con la situazione che stiamo vivendo, sarebbe molto più facile e soffrirebbero meno persone se gli invasi si arrendessero dopo poco, ma gli umani vogliono essere liberi e soprattutto reagiscono male quando si tocca lo stato-nazione o "il popolo".