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Zaccheroni a Il Giornale sulla lotta per lo scudetto:
"Ho sempre detto che a me piace come gioca il Milan ma nell'ultimo periodo, che dura ormai da un mese e mezzo, mi piace meno e infatti ha ottenuto meno risultati, ha fatto più fatica a segnare. Mi sembra sia un dato di fatto, non è solo una mia sensazione che il gol arrivi con maggiore difficoltà. Io ho fatto per tanti anni l'allenatore e sto notando che il Milan è maggiormente leggibile dagli avversari in questo momento perché non rispetta un principio della fase d'attacco fondamantale: l'ampiezza per allargare le difese avversarie. Diventa più difficile segnare, il Milan prova sempre a penetrare per vie centrali. I cross dai lati sono scomparsi totalmente perché vanno tutti dentro e nessuno sulle fasce. Giroud e Ibra prediligono le palle alte e non arrivano. Parlando di scudetto ovviamente il Milan ha l'occasione della vita, perché quasi tutta la rosa ha la pancia vuota, non ha vinto niente. Non puoi portare il Milan al rush finale perché ti può fare male. Ora l'Inter può fare solo una cosa: vincerle tutte e quattro e sperare che ai giocatori del Milan, soprattutto ai più giovani, sopraggiunga la paura di vincere. Maldini, però, in carriera ne ha vissute di tutti i colori e sarà molto vigile sotto questo aspetto".
Se sarà scudetto al Milan sarà soprattutto per i demeriti dell'Inter?
"No, perché il Milan comunque ha fatto punti. Io non voglio togliere meriti al Milan. Sulla carta l'Inter è più forte ma, ripeto, i rossoneri hanno l'occasione della vita e se gli dai l'opportunità a quattro giornate dalla fine diventano pericolosi. A questi ora interessa solo performare e vincere".
Si è parlato a lungo del recupero di campionato dell'Inter che alla fine si è ritorto contro ai nerazzurri. Che ne pensa?
"Non credo che questi episodi sfavoriscano o favoriscono le squadre coinvolte. La cosa che conta sempre è la capacità di sostenere prestazioni ad alto livello sotto pressione. I risultati finali sono la somma delle prestazioni individuali, di squadre e dell'avversario, è sempre così. Le altre cose di cui si parla sono superflue, io ho sempre e solo guardato al campo. Tutto il resto è sempre per fare caciara, polemica e colore e onestamente non mi interessa parlarne".
"Ho sempre detto che a me piace come gioca il Milan ma nell'ultimo periodo, che dura ormai da un mese e mezzo, mi piace meno e infatti ha ottenuto meno risultati, ha fatto più fatica a segnare. Mi sembra sia un dato di fatto, non è solo una mia sensazione che il gol arrivi con maggiore difficoltà. Io ho fatto per tanti anni l'allenatore e sto notando che il Milan è maggiormente leggibile dagli avversari in questo momento perché non rispetta un principio della fase d'attacco fondamantale: l'ampiezza per allargare le difese avversarie. Diventa più difficile segnare, il Milan prova sempre a penetrare per vie centrali. I cross dai lati sono scomparsi totalmente perché vanno tutti dentro e nessuno sulle fasce. Giroud e Ibra prediligono le palle alte e non arrivano. Parlando di scudetto ovviamente il Milan ha l'occasione della vita, perché quasi tutta la rosa ha la pancia vuota, non ha vinto niente. Non puoi portare il Milan al rush finale perché ti può fare male. Ora l'Inter può fare solo una cosa: vincerle tutte e quattro e sperare che ai giocatori del Milan, soprattutto ai più giovani, sopraggiunga la paura di vincere. Maldini, però, in carriera ne ha vissute di tutti i colori e sarà molto vigile sotto questo aspetto".
Se sarà scudetto al Milan sarà soprattutto per i demeriti dell'Inter?
"No, perché il Milan comunque ha fatto punti. Io non voglio togliere meriti al Milan. Sulla carta l'Inter è più forte ma, ripeto, i rossoneri hanno l'occasione della vita e se gli dai l'opportunità a quattro giornate dalla fine diventano pericolosi. A questi ora interessa solo performare e vincere".
Si è parlato a lungo del recupero di campionato dell'Inter che alla fine si è ritorto contro ai nerazzurri. Che ne pensa?
"Non credo che questi episodi sfavoriscano o favoriscono le squadre coinvolte. La cosa che conta sempre è la capacità di sostenere prestazioni ad alto livello sotto pressione. I risultati finali sono la somma delle prestazioni individuali, di squadre e dell'avversario, è sempre così. Le altre cose di cui si parla sono superflue, io ho sempre e solo guardato al campo. Tutto il resto è sempre per fare caciara, polemica e colore e onestamente non mi interessa parlarne".