YouTuber uccidono bambino: travolto con incidente auto.

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Non so se è già stato detto, ma i testimoni affermano che dopo l'incidente questi ratti hanno continuato a filmare. Di che parliamo?

Altri cittadini del quartiere dicono che l'auto sfrecciava da giorni a zonzo, con sorpassi continui.
Considerato che questi rimbambiti li faccio veramente capaci di stare dentro l'auto per 2 giorni, in pratica era un proiettile vagante in formato auto

Ovvio, dovevano fare il content per youtube e aumentare l'hype sui social.
È un peccato che il padre del bambino sia stato bloccato dalla polizia proprio mentre si avventava su questi mocciosi assassini, in casi come questo bisognerebbe chiudere entrambi gli occhi e lasciare fare....
 
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Sì sì ho capito.
Ma se io mi facessi le canne, per la natura del mio lavoro ed i controlli di rito, in breve tempo perderei i titoli per poter lavorare.
Perderesti i titoli per lavorare perché la cannabis viene considerata una droga ma, come diceva @Marilson, rispetto all’etanolo si tratta di una differenza di valutazione legislativa che non ha basi scientifiche ma solamente socio-culturali. Se vino/birra/ecc fossero considerate droghe, nei controlli di rito ti farebbero la ricerca dell’etanolo nel sangue e nelle urine e sicuramente troverebbero tracce di etanolo nel caso in cui tu avessi consumato alcolici la sera prima.
 
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c'è poco da commentare..chi ha sbagliato paghi..senza sconti

si ma accadra? mah..vedremo..

detto questo non sono d'accordo però sul fatto di prendersela con i social,youtube,chiuderli,etc (ho letto qualche commento qua e la)

per i semplice fatto che non ha senso generalizzare..perchè altrimenti se io accoltello una persona con il coltello da bistecca dovrebbero anche smettere di vendere i coltelli da bistecca...e via discorrendo :asd:

c'è pieno di youtuber normali che fanno cose normali o comunque non mettono a repentaglio la vita di nessuno...idem i social...tanto se io sono un serial killer se non abbordo uno su facebook instagram tinder o quello che volete lo abbordo in un bar..non è che mi fermano i social ecco:asd:

detto questo ora vado a leggere un pò meglio la notizia perchè non ho ancora capito la dinamica del fatto
d'accordo. Premesso che tanti di sti fenomeni social sono delle baracconate riprovevoli, e che un discorso sull'educazione digitale soprattutto dei più giovani andrebbe fatto, sono i soliti discorsi passatisti che ciclicamente tornano. Ai miei tempi social non ce n'erano ma la gente si divertiva a buttare massi dai cavalcavia per divertimento, per dirne una.
 

livestrong

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d'accordo. Premesso che tanti di sti fenomeni social sono delle baracconate riprovevoli, e che un discorso sull'educazione digitale soprattutto dei più giovani andrebbe fatto, sono i soliti discorsi passatisti che ciclicamente tornano. Ai miei tempi social non ce n'erano ma la gente si divertiva a buttare massi dai cavalcavia per divertimento, per dirne una.
La differenza è che comunque i social sono diffusi assai più capillarmente e fin dalla tenera età. Chi buttava i sassi dal cavalcavia sapeva di fare un danno e lo faceva consapevolmente. Anche sul web c'è chi opera in questo modo (penso a un hacker ad esempio), ma la questione secondo me è diversa. D'accordissimo con la ovvia parte in grassetto: il problema è che spesso pure gli adulti non sono educati al mondo digitale.
 

Milanismo

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d'accordo. Premesso che tanti di sti fenomeni social sono delle baracconate riprovevoli, e che un discorso sull'educazione digitale soprattutto dei più giovani andrebbe fatto, sono i soliti discorsi passatisti che ciclicamente tornano. Ai miei tempi social non ce n'erano ma la gente si divertiva a buttare massi dai cavalcavia per divertimento, per dirne una.
A quei tempi non c'erano telecamere di videosorveglianza, che adesso sono ovunque.
E comunque si trattava di gesti isolati, per quanto pericolosi e sconsiderati, compiuti da qualche psicopatico.
In compenso però, non c'erano nemmeno gli smartphone ed i social, che al giorno d'oggi stanno nel complesso facendo ben più danni di qualche sasso lanciato a suo tempo dai cavalcavia...
 
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La differenza è che comunque i social sono diffusi assai più capillarmente e fin dalla tenera età. Chi buttava i sassi dal cavalcavia sapeva di fare un danno e lo faceva consapevolmente. Anche sul web c'è chi opera in questo modo (penso a un hacker ad esempio), ma la questione secondo me è diversa. D'accordissimo con la ovvia parte in grassetto: il problema è che spesso pure gli adulti non sono educati al mondo digitale.
Esatto. Basti vedere quanta gente apre il profilo ai figli, invece di dissuaderli
 
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