Walker:"City? Non è finita. Potrei tornare. Il Milan...".

Ringhio8

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Chi è un minimo ambizioso, anche quelli a fine carriera, se ne vanno di corsa da sta società malata terminale, e fanno bene, Non credo esista giocatore al mondo che vorrebbe andare in una squadra gestita da dilettanti. Cardianale e Furlano non valgono più di un Manenti
 

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Kyle Walker sul suo futuro e sul Milan:"Il City? Non è finita. Sono solo in prestito qui. Devo tenere in considerazione che posso tornare. Ovviamente, entrambe le parti devono raggiungere un accordo alla fine della stagione e... Ascolta, il capitolo non è ancora del tutto chiuso, ma vedremo cosa succederà".

"Dopo aver salutato, Pep si è alzato e ha fatto un bel discorso nei miei confronti, ringraziandomi per tutto. Ma ha anche detto che non è finita lì, sono in prestito qui (al Milan, ndr) e devo considerare la possibilità di tornare".

"Il Milan? È arrivato al momento giusto. Era il club giusto. Ho sentito che dovevo andare e provare qualcosa di diverso. Non voglio vivere dopo il calcio dicendo che avrei voluto semplicemente esplorare qualcosa di diverso e venire in un club come questo. Penso che fosse la scelta giusta per me".

Ibrahimovic? Ho giocato contro di lui e l’ho già visto in precedenza, ma ha un’aura, specialmente a Milano e dove ho firmato puoi sentire la sua aura. È ancora come un giocatore, ma ha un altro ruolo ora. La sua aura è incredibile. Ciò che ha fatto per questo club, per questa città, per il calcio: merita tutto ciò che ha ottenuto. L’unico con cui posso accostarlo è Rooney, ma è diverso perché lo conosco personalmente e lo conosco come Wayne. Zlatan è molto serio, ha un ruolo diverso e ha una personalità diversa da Wayne".
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Kyle Walker sul suo futuro e sul Milan:"Il City? Non è finita. Sono solo in prestito qui. Devo tenere in considerazione che posso tornare. Ovviamente, entrambe le parti devono raggiungere un accordo alla fine della stagione e... Ascolta, il capitolo non è ancora del tutto chiuso, ma vedremo cosa succederà".

"Dopo aver salutato, Pep si è alzato e ha fatto un bel discorso nei miei confronti, ringraziandomi per tutto. Ma ha anche detto che non è finita lì, sono in prestito qui (al Milan, ndr) e devo considerare la possibilità di tornare".

"Il Milan? È arrivato al momento giusto. Era il club giusto. Ho sentito che dovevo andare e provare qualcosa di diverso. Non voglio vivere dopo il calcio dicendo che avrei voluto semplicemente esplorare qualcosa di diverso e venire in un club come questo. Penso che fosse la scelta giusta per me".

Ibrahimovic? Ho giocato contro di lui e l’ho già visto in precedenza, ma ha un’aura, specialmente a Milano e dove ho firmato puoi sentire la sua aura. È ancora come un giocatore, ma ha un altro ruolo ora. La sua aura è incredibile. Ciò che ha fatto per questo club, per questa città, per il calcio: merita tutto ciò che ha ottenuto. L’unico con cui posso accostarlo è Rooney, ma è diverso perché lo conosco personalmente e lo conosco come Wayne. Zlatan è molto serio, ha un ruolo diverso e ha una personalità diversa da Wayne".

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Giustamente, nonostante l'età, vuole scappare da questa giungla. Non lo biasimo di certo.
 

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