Ogni anno, sempre la stessa storia. La dirigenza dice, direttamente o indirettamente di volere il
quarto posto. Ma poi mette in campo un’accozzaglia di giocatori totalmente inesperti, nessuno dei quali è mai arrivato quarto, o più su in classifica, da titolare in Serie A. In panchina, poi, mettono uno che come traguardo massimo ha centrato il decimo posto. Analizziamo la squadra titolare
Donnarumma: mai arrivato quarto da titolare in serie A
Calabria: mai arrivato quarto
Romagnoli: mai arrivato quarto
Musacchio: mai arrivato quarto
Theo: mai arrivato quarto
Kessie: mai arrivato quarto
Bennacer: mai arrivato quarto
Paquetà: mai arrivato quarto
Suso: mai arrivato quarto
Piatek: mai arrivato quarto
Rebic: mai arrivato quarto
Giampaolo: mai arrivato quarto
Quindi, come fanno solo a pensare di poter arrivare quarti?
P.S. Inutile, ma credo non serva manco dirlo, fare l’esempio dell’Atalanta
Senza stare a parlare di quarto o terzo posto ridurrei il tutto all'abitudine alla vittoria, quella dolce abitudine che,non avendo, ci fa partire quasi sempre da sconfitti o comunque indietro nei big match.
Perchè vincere aiuta a vincere ma bisogna pur iniziare a vincere.
Questa squadra aveva bisogno di almeno due campioni o,meglio ancora, un giocatore affermato per reparto per crescere e bruciare le tappe di un percorso tecnico pluriennale.
Tempo fa ho aperto un post dove in modo provocatorio mi chiedevo cosa ne pensasse oggi boban dei campioni, visto che da commentatore non perdeva occasione per ribadire come al milan mancassero tali giocatori.
La risposta l'ho avuta con l'intervista di ieri.
Io credo che la strategia giusta per tornare tra le prime 4 sia quella dell'inter di due anni fa che mise sulla panchina uno abituato a lottare per quei livelli (spalletti) e allestì una rosa composta da giovani più giocatori di esperienza (miranda).
Due anni dopo i nerazzurri continuano su questo percorso ma nel frattempo si sono migliorati nella figura dell'allenatore( da spalletti a conte) e hanno continuato a tesserare giovani assieme a giocatori esperti( barella, sensi + godin).
Anche la juve di conte ha ricominciato a vincere grazie alla sapiente guida di pirlo in mezzo al campo, gentile regalo del nostro milan.
E non mi si venga a dire che quella juve aveva lo zoccolo duro composto da barzagli-chiellini-bonucci perchè prima di quel nefasto anno(per noi rossoneri) questi tre avevano vinto nulla ed erano un gruppo di perdenti.
Si salvavano in pochissimi in quella rosa, tipo buffon o del piero.
Pirlo è entrato in quello spogliatoio come un messia e conte gli affidò le chiavi dello spogliatoio.
Certo furono anche azzeccati colpi come quello vidal ma il resto della rosa era largamente composta da mediocri.
La roma stessa oggi ha due volponi come dzeko e kolarov a caricarsi la squadra sulle spalle quando la palla scotta.
Insomma, solo coi giovani si va da nessuna parte e non è nemmeno lecito di parlare di risultati da raggiungere subito.
Si punta spesso il dito su Giampaolo che , a detta di tanti, pare sia integralista nel modo di allenare ma la società non è stata troppo integralista nel modo di fare mercato?
Perchè rinunciare a priori a profili più datati o anche a prestiti qualora non si riuscisse a chiudere con un acquisto definitivo?
L'inter, cito ancora i cugini, sui prestiti di rafinha e cancelo costruirono la loro ascesa e ora da due anni arrivano stabilmente in champions.
In tempi di fpf bisogna attaccarsi a tutto pur di arrivare al quarto posto, unico e imprescindibile primo passo verso una crescita aziendale.