Virus cinese nato in laboratorio nel 2015. La conferma?

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Il coronavirus cinese che sta facendo tremare il mondo potrebbe essere nato davvero in un laboratorio cinese. Esiste un documento del 2015 pubblicato su Nature nel quale si descrive la nascita in un laboratorio di Wuhan di un nuovo virus creato combinando il coronavirus dei pipistrelli con uno della Sars. L’articolo suscitò grandi polemiche.

Tutta la lunga ed inquietante cronistoria QUI -) businessinsider.com/una-ricerca-del-2015-descrive-la-creazione-di-un-virus-dal-coronavirus-di-pipistrello-un-senatore-usa-la-cina-certifichi-che-2019-ncov-non-e-una-bio-arma/?ref=fbpr
 

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Il coronavirus cinese che sta facendo tremare il mondo potrebbe essere nato davvero in un laboratorio cinese. Esiste un documento del 2015 pubblicato su Nature nel quale si descrive la nascita in un laboratorio di Wuhan di un nuovo virus creato combinando in coronavirus dei pipistrelli con uno della Sars. L’articolo suscitò grandi polemiche.

Tutta la lunga ed inquietante cronistoria QUI -) businessinsider.com/una-ricerca-del-2015-descrive-la-creazione-di-un-virus-dal-coronavirus-di-pipistrello-un-senatore-usa-la-cina-certifichi-che-2019-ncov-non-e-una-bio-arma/?ref=fbpr

Pazzesco.
 

Toby rosso nero

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Tra l'altro è un articolo facilmente rintracciabile. E del 2015, non degli anni 70.
Non è un segreto di stato, o un documento top secret in qualche angolo sperduto del web.

Eppure nessuno dei baracconi mediatici e governativi ne ha parlato, speravano che nessuno se ne ricordasse.
 

A.C Milan 1899

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Il coronavirus cinese che sta facendo tremare il mondo potrebbe essere nato davvero in un laboratorio cinese. Esiste un documento del 2015 pubblicato su Nature nel quale si descrive la nascita in un laboratorio di Wuhan di un nuovo virus creato combinando il coronavirus dei pipistrelli con uno della Sars. L’articolo suscitò grandi polemiche.

Tutta la lunga ed inquietante cronistoria QUI -) businessinsider.com/una-ricerca-del-2015-descrive-la-creazione-di-un-virus-dal-coronavirus-di-pipistrello-un-senatore-usa-la-cina-certifichi-che-2019-ncov-non-e-una-bio-arma/?ref=fbpr

Stramaledetti, bisogna fargliela pagare cara, carissima. Specie se quella MER.DA dovesse diffondersi anche da noi tramite il contagio in Africa.

Maledetti figli di scrofa infibulata.

Se tutto ciò dovesse venire confermato, si diano il via insieme agli Usa a sanzioni che mettano in ginocchio totalmente la Cina, e qualora facessero la voce grossa gli si spieghi che l’Enola Gay sarà una scaramuccia innocua in confronto a ciò che accadrà.
 

gabri65

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Il coronavirus cinese che sta facendo tremare il mondo potrebbe essere nato davvero in un laboratorio cinese. Esiste un documento del 2015 pubblicato su Nature nel quale si descrive la nascita in un laboratorio di Wuhan di un nuovo virus creato combinando il coronavirus dei pipistrelli con uno della Sars. L’articolo suscitò grandi polemiche.

Tutta la lunga ed inquietante cronistoria QUI -) businessinsider.com/una-ricerca-del-2015-descrive-la-creazione-di-un-virus-dal-coronavirus-di-pipistrello-un-senatore-usa-la-cina-certifichi-che-2019-ncov-non-e-una-bio-arma/?ref=fbpr

Prima o poi doveva succedere. Eccoci.

Eh, ma voi siete complottisti, e i virus sono normali, e la banale influenza, e il tasso di mortalità è minore di quello di un raffreddore, etc etc.

E se ne hanno creato uno, forse ne hanno creati altri. E ne creeranno ancora. Perché tanto questi mirano solo al lato commerciale/politico/militare e non si fermano davanti a niente.

Figurati se li fermiamo noi. Noi siamo per i porti aperti con tanto di benvenuto.
 

MarcoG

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Il coronavirus cinese che sta facendo tremare il mondo potrebbe essere nato davvero in un laboratorio cinese. Esiste un documento del 2015 pubblicato su Nature nel quale si descrive la nascita in un laboratorio di Wuhan di un nuovo virus creato combinando il coronavirus dei pipistrelli con uno della Sars. L’articolo suscitò grandi polemiche.

Tutta la lunga ed inquietante cronistoria QUI -) businessinsider.com/una-ricerca-del-2015-descrive-la-creazione-di-un-virus-dal-coronavirus-di-pipistrello-un-senatore-usa-la-cina-certifichi-che-2019-ncov-non-e-una-bio-arma/?ref=fbpr

L'articolo in questione è riportato da Business Insider Italia, una testata relativamente superficiale.
Poche righe prima viene evidenziata una discrepanza nei dati, con un picco anomalo due giorni fa, mentre è informazione notoria che si è solo cambiato metodo di calcolo, al fine di avvisare più tempestivamente la popolazione della diffusione, utilizzando TAC del torace al posto del test sulla presenza del virus. Ovviamente nessuna menzione.

A seguire si riporta un articolo, lasciando ad intendere che il virus sia stato creato in laboratorio a Whuan. Basta a quel punto andare a leggere l'articolo.
Dei ricercatori (non c'entra niente Whuan, se non il fatto che uno dei crediti riporta ad uno scienziato di Whuan, che ha pubblicato ricerche analoghe, sempre su Nature, fino a ieri) hanno modificato il virus della Sars per poterlo testare su un topo, e capire se è possibile per l'uomo prendere la Sars da pipistrelli o altri animali.
Contesto: si stava cercando di anticipare nuove minacce, e si cercava di verificare se ci potevano essere altri virus stile Sars da cui prepararsi e in arrivo da alcuni animali esotici. Ricordo che la Sars ha una mortalità del 30%.

A seguire, la pubblicazione evidenzia il successo dell'esperimento, e avvisa la popolazione mondiale della possibilità che virus di stampo influenzare simili alla Sars ma più virulenti possano trasferirsi dai pipistrelli all'uomo.

Ogni collegamento con un virus creato in laboratorio viene quindi fatto esclusivamente dalla testata giornalistica, la quale si occupa bene di evidenziare solo un passaggio della ricerca (in maniera tra l'altro errata) e il nome di uno dei "relatori", originario di Whuan.
Detto altrimenti, il virus è creato in laboratorio perché un ricercatore originario di Whuan (originario, non lavora nel laboratorio di livello 4 di Whuan, il cui personale è ovviamente coperto da anonimato e segreto militare) ha contribuito, insieme ad altri 14 studiosi ad una ricerca che avvisava della possibilità che si verificasse quello che è successo. Ciò non esclude che il virus sia uscito davvero da una ricerca militare, ma non conferma assolutamente niente, visto che non c'entra niente la ricerca batteriologica, il laboratorio di Whuan, o presunte miscele di virus non identificate fatte a Whuan.
 

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L'articolo in questione è riportato da Business Insider Italia, una testata relativamente superficiale.
Poche righe prima viene evidenziata una discrepanza nei dati, con un picco anomalo due giorni fa, mentre è informazione notoria che si è solo cambiato metodo di calcolo, al fine di avvisare più tempestivamente la popolazione della diffusione, utilizzando TAC del torace al posto del test sulla presenza del virus. Ovviamente nessuna menzione.

A seguire si riporta un articolo, lasciando ad intendere che il virus sia stato creato in laboratorio a Whuan. Basta a quel punto andare a leggere l'articolo.
Dei ricercatori (non c'entra niente Whuan, se non il fatto che uno dei crediti riporta ad uno scienziato di Whuan, che ha pubblicato ricerche analoghe, sempre su Nature, fino a ieri) hanno modificato il virus della Sars per poterlo testare su un topo, e capire se è possibile per l'uomo prendere la Sars da pipistrelli o altri animali.
Contesto: si stava cercando di anticipare nuove minacce, e si cercava di verificare se ci potevano essere altri virus stile Sars da cui prepararsi e in arrivo da alcuni animali esotici. Ricordo che la Sars ha una mortalità del 30%.

A seguire, la pubblicazione evidenzia il successo dell'esperimento, e avvisa la popolazione mondiale della possibilità che virus di stampo influenzare simili alla Sars ma più virulenti possano trasferirsi dai pipistrelli all'uomo.

Ogni collegamento con un virus creato in laboratorio viene quindi fatto esclusivamente dalla testata giornalistica, la quale si occupa bene di evidenziare solo un passaggio della ricerca (in maniera tra l'altro errata) e il nome di uno dei "relatori", originario di Whuan.
Detto altrimenti, il virus è creato in laboratorio perché un ricercatore originario di Whuan (originario, non lavora nel laboratorio di livello 4 di Whuan, il cui personale è ovviamente coperto da anonimato e segreto militare) ha contribuito, insieme ad altri 14 studiosi ad una ricerca che avvisava della possibilità che si verificasse quello che è successo. Ciò non esclude che il virus sia uscito davvero da una ricerca militare, ma non conferma assolutamente niente, visto che non c'entra niente la ricerca batteriologica, il laboratorio di Whuan, o presunte miscele di virus non identificate fatte a Whuan.

Tranquillo, tranquillo. E' una semplice influenza (multic.)
 

MarcoG

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Tranquillo, tranquillo. E' una semplice influenza (multic.)

Anche questa cosa va chiarita, perché in Italia c'è sempre il problema che la gente sta dimenticando come si legge, cioè oltre a non capire, ha anche il problema che deve superare il titolo, e magari il sottotitolo di un articolo.

Chiunque sostenga che il conav-19 sia un'influenza è una persona che pecca di gravissima ignoranza. Ecco come è nato l'equivoco.

Quando si va a guardare un virus, si guarda la percentuale di mortalità in relazione agli infetti. Ora, premesso che questa cosa funziona esclusivamente ad epidemia conclusa, perché il rapporto corretto che andrebbe fatto "in corsa" è guariti/morti, lasciando in sospeso i contagiati, l'attuale percentuale di mortalità è di parecchio inferiore al 2%, perché i contagiati non sono contati bene (sono palesemente per difetto di una percentuale statisticamente di 1 a 10, se guardiamo le altre patologie influenzali), mentre i morti hanno un conteggio più o meno preciso.

Andiamo a noi, chi dice che il virus ha quindi la stessa mortalità di un'influenza, non conosce le percentuali, perché ha letto un numero senza leggere le parole che seguono. Se si va sul sito dell'organizzazione mondiale della sanità, o anche sul sito italiano della sanità, si possono leggere le percentuali di mortalità dell'influenza (quella di ogni anno).
A livello internazionale la percentuale è 1,4 e in Italia è 1..... non per cento, ma per mille.
La media del 2% attribuita all'influenza in senso generico, non riguarda l'influenza standard, quella annuale, ma un dato statistico medio di tutte le patologie di stampo influenzale (include la Sars e la A/H1N1).
Quindi, guardando in generale tutte le influenze (inclusa la spagnola, per intenderci), questo conav-19 è in linea. Rispetto all'influenza stagionale, ha una mortalità superiore di oltre 10 volte, con delle aggravanti.

L'influenza stagionale colpisce mediamente il 10-15% della popolazione. Il conav-19 è un virus estremamente contagioso (parliamo di un potenziale 60% della popolazione mondiale).

L'influenza stagionale non uccide direttamente facendo venire la polmonite, ma in situazioni già compromesse o in soggetti immunodeficienti porta a complicazioni che possono condurre alla morte. I soggetti più deboli sono bambini e anziani. Il conav-19 determina un diretto danneggiamento del sistema polmonare, portando indirettamente (ma molto più direttamente di qualsiasi influenza) alla morte, anche in soggetti sani. Per qualche strana ragione tende ad evitare i bambini, che vengono infettati ma al momento in una percentuale davvero irrisoria (potrebbe essere una semplice coincidenza).

Il conav-19 è, alla luce dei fatti, il peggiore virus con cui l'umanità ha avuto a che fare. Potenzialmente potrebbe sterminare, per ognuno di noi, almeno un parente, benché alla lontana. Servono misure di sicurezza stile cina anche altrove.
 

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Anche questa cosa va chiarita, perché in Italia c'è sempre il problema che la gente sta dimenticando come si legge, cioè oltre a non capire, ha anche il problema che deve superare il titolo, e magari il sottotitolo di un articolo.

Chiunque sostenga che il conav-19 sia un'influenza è una persona che pecca di gravissima ignoranza. Ecco come è nato l'equivoco.

Quando si va a guardare un virus, si guarda la percentuale di mortalità in relazione agli infetti. Ora, premesso che questa cosa funziona esclusivamente ad epidemia conclusa, perché il rapporto corretto che andrebbe fatto "in corsa" è guariti/morti, lasciando in sospeso i contagiati, l'attuale percentuale di mortalità è di parecchio inferiore al 2%, perché i contagiati non sono contati bene (sono palesemente per difetto di una percentuale statisticamente di 1 a 10, se guardiamo le altre patologie influenzali), mentre i morti hanno un conteggio più o meno preciso.

Andiamo a noi, chi dice che il virus ha quindi la stessa mortalità di un'influenza, non conosce le percentuali, perché ha letto un numero senza leggere le parole che seguono. Se si va sul sito dell'organizzazione mondiale della sanità, o anche sul sito italiano della sanità, si possono leggere le percentuali di mortalità dell'influenza (quella di ogni anno). A livello internazionale la percentuale è 1,4 e in Italia è 1..... ma non per cento, ma per mille. La media del 2% attribuita all'influenza in senso generico, non riguarda l'influenza standard, quella annuale, ma un dato statistico medio di tutte le patologie di stampo influenzale (include la Sars e la A/H1N1).
Quindi, guardando in generale tutte le influenze (inclusa la spagnola, per intenderci), questo conav-19, è in linea. Rispetto all'influenza stagionale, ha una mortalità superiore di oltre 10 volte, con delle aggravanti.

L'influenza stagionale colpisce mediamente il 10-15% della popolazione. Il conav-19 è un virus estremamente contagioso (parliamo di un potenziale 60% della popolazione mondiale).

L'influenza stagionale non uccide direttamente facendo venire la polmonite, ma in situazioni già compromesse o in soggetti immunodeficienti porta a complicazioni che possono condurre alla morte. I soggetti più deboli sono bambini e anziani. Il conav-19 determina un diretto danneggiamento del sistema polmonare, portando indirettamente (ma molto più direttamente di qualsiasi influenza) alla morte, anche in soggetti sani. Per qualche strana ragione tende ad evitare i bambini, che vengono infettati ma al momento in una percentuale davvero irrisoria (potrebbe essere una semplice coincidenza).

Il conav-19 è alla luce dei fatti, il peggiore virus con cui l'umanità ha avuto a che fare. Potenzialmente potrebbe sterminare, per ognuno di noi, almeno un parente, benché alla lontana. Servono misure di sicurezza stile cina anche altrove.

Peccato che per settimane "fior" di virologi e giornalisti radical shit super appecorati ci abbiano fatto due palle così, urbi et orbi, sulla questione del coronavirus alla pari di una semplice influenza stagionale e sul solito razzismo che ormai farebbe cadere le medesime palle anche a Gandhi.
 

MarcoG

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Peccato che per settimane "fior" di virologi e giornalisti radical shit super appecorati ci abbiano fatto due palle così, urbi et orbi, sulla questione del coronavirus alla pari di una semplice influenza stagionale e sul solito razzismo che ormai farebbe cadere le medesime palle anche a Gandhi.

E' il problema di cui sopra. Hanno letto 2% ed hanno pensato che fosse "influenza" quella stagionale. Nelle riviste specifiche, con "influenza" si intende ogni patogeno di stampo influenzale (quindi Sars e via dicendo). Quando si vuole fare riferimento a quello di cui parla il comune mortale, ovvero l'influenza di ogni anno, nelle riviste specializzate di parla di "influenza stagionale". Esistono le parole e gli aggettivi per un motivo preciso, spesso lo si dimentica.

Ma dico di più. Ammettiamo che abbia la stessa mortalità dell'influenza stagionale, la sua propagazione è di oltre 4 volte superiore, solo questo dovrebbe terrorizzare.
 
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