Il panico deriva dall'animo umano nei confronti di qualcosa di ignoto. Nel caso specifico, è amplificato dal fatto che si uniscono una normale non conoscenza della questione da parte dei non addetti ai lavori e il fatto che il tutto si sia sviluppato in un Paese che è sostanzialmente un regime(chissà cosa ne pensano i nostalgici italiani...), circostanza che, oltre ad aver reso più complicato lo studio del virus, di certo non ha aiutato la corretta comprensione del problema.
In questa circostanza, i mass media dovrebbero attuare uno scrupolisissimo lavoro(ciao còre!) per filtrare notizie vere e notizie false. Ad esempio, che senso ha che i maggiori organi di informazione riportino i casi "sospetti"? C'è un caso sospetto, lasciate che chi di dovere isoli e controlli il soggetto e poi ci fate sapere. Invece, gli organi di informazione dicono tutto e il contrario di tutto e il risultato è che molte persone pensano "persona infetta= morte sicura".
Concludo con un aneddoto per rafforzare il concetto. Nel tempo libero, cioè quando non mi ubriaco, non mi drogo, non vado a fare massaggi da Lin e non faccio il broccolone con le matricole universitarie, sono solito dilettarmi con un'adorabilissima applicazione per iPhone in cui lo scopo del giuoco è prendere un virus/batterio/agenti-patogeni-a-caso, farlo evolvere e sterminare l'Umanità(sì, in fondo sono anche io una brutta persona

). Ebbene, un paio di mesi fa gli sviluppatori hanno introdotto tra le "armi" a disposizione del giuocatore la possibilità di diffondere fake news per velocizzare la diffusione del virus del contagio. E' solo un graziosissimo giuochino, però...