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Codesto discorso mi potrebbe anche tornare. Ma stride con coloro che dicono che siamo in una epoca di progresso assoluto, stiamo meglio rispetto al Medioevo, e via discorrendo. Giustizia, benessere, tecnologia, niente più guerre, etc etc.
E' così? Chi è che la vede correttamente?
Io sono cosciente di stare più che bene, se mi paragono con i più sfortunati. Mi potrei sentire miracolato a vivere in questa epoca. Ma non è un buon motivo per migliorare ancora di più e cercare di estirpare un certo tipo di pensiero e di atteggiamento delle classi dirigenziali. Poi non so se ho capito bene quello che volevi dire.
Da un certo punto di vista, a prendere alla lettera quello che tu supponi, siamo praticamente spacciati. O meglio, lo sono le generazioni future, e sarà colpa nostra.
Sono d'accordo che le cose andrebbero migliorate, questo è palese. Ma il mio punto era: il tempo delle rivolte violente (quelle vere, quelle dove si brucia, uccide, impicca la classe al governo, i politici e i nobili) è finito. Almeno in Europa. Tornerà magari, ma adesso proprio no.
Siamo in una epoca di progresso, le cose sono migliorate decennio dopo decennio dal dopo guerra. Il trucco e' mantenere l'andazzo