Virus cinese: aumentano contagi e morti

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E un 50 e 50 ti pare poco?

Assolutamente no. È tantissimo, ma è meno del 60 a 40 di qualche giorno fa. Come dicevo, è possibile che il decorso dei casi gravi(quello che portano al decesso) sia più rapido del percorso di guarigione e, quindi, il rapporto sia destinato a pendere dalla parte delle guarigione.
Vedremo quando ci sarà un dato più consistente dei casi conclusi, in un senso o nell’altro. A oggi siamo solo al 4,6% dei casi complessivi accertati.
 
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Ah ecco, mi hai chiarito questo dato che non riuscivo ad interpretare.

Perché appunto pensavo che la quasi totalità dei casi (11300 - (259+252)) sono ancora da valutare (per forza di cose, prima o poi: o muoiono o guariscono)

La parte in grassetto fa ben sperare, ma ad oggi i numeri sono bassi. Vediamo che succede ai quasi 11.000 casi "in bilico"
Esatto. In questo momento abbiamo troppi pochi casi conclusi. Tra l’altro i casi accertati sono destinati a salire.
La notizia positiva è che pare sia stato messo a punto un test rapido per individuare il virus in una decina di minuti. Se ne parlava ieri con [MENTION=171]Marilson[/MENTION] e, se la notizia fosse confermata, sarebbe un importante passo avanti.
 

Gabry

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Esatto. In questo momento abbiamo troppi pochi casi conclusi. Tra l’altro i casi accertati sono destinati a salire.
La notizia positiva è che pare sia stato messo a punto un test rapido per individuare il virus in una decina di minuti. Se ne parlava ieri con [MENTION=171]Marilson[/MENTION] e, se la notizia fosse confermata, sarebbe un importante passo avanti.

Io ritengo che il vero rapporto da fare sia tra i deceduti e il totale dei casi conclusi, tenendo conto che il grafico delle guarigioni è sicuramente (si spera) in ritardo di diversi giorni rispetto al grafico delle morti proprio perchè, come hai detto, ci si mette più tempo a guarire che morire. Quindi il resto degli infetti statisticamente andrà nelle guarigioni e nei decessi delineando quello che sarà poi il reale tasso di mortalità che credo nessuno possa sapere al momento.
A tal proposito (se ancora non è stato raccontato) la rapidità con cui si muore la si evince anche dall'emblematico primo caso avvenuto in USA di cui è stata pubblicata l'evoluzione clinica con ampio e approfondito dettaglio. Dopo alcuni giorni di ricovero in condizioni discrete del paziente 35enne inizialmente con lievi sintomi, la situazione è precipitata rapidamente nel giro di poco nonostante tutti i tentativi di cura. Il paziente è migliorato nettamente soltanto utilizzando alla fine una cura destinata alla sperimentazione contro il virus dell'ebola. Il link è in inglese, ma se interessa a qualcuno e non va contro il regolamento potrei postarlo.
 

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Io ritengo che il vero rapporto da fare sia tra i deceduti e il totale dei casi conclusi, tenendo conto che il grafico delle guarigioni è sicuramente (si spera) in ritardo di diversi giorni rispetto al grafico delle morti proprio perchè, come hai detto, ci si mette più tempo a guarire che morire. Quindi il resto degli infetti statisticamente andrà nelle guarigioni e nei decessi delineando quello che sarà poi il reale tasso di mortalità che credo nessuno possa sapere al momento.
A tal proposito (se ancora non è stato raccontato) la rapidità con cui si muore la si evince anche dall'emblematico primo caso avvenuto in USA di cui è stata pubblicata l'evoluzione clinica con ampio e approfondito dettaglio. Dopo alcuni giorni di ricovero in condizioni discrete del paziente 35enne inizialmente con lievi sintomi, la situazione è precipitata rapidamente nel giro di poco nonostante tutti i tentativi di cura. Il paziente è migliorato nettamente soltanto utilizzando alla fine una cura destinata alla sperimentazione contro il virus dell'ebola. Il link è in inglese, ma se interessa a qualcuno e non va contro il regolamento potrei postarlo.

Ottima testimonianza (ma niente link esterni). Personalmente non conoscevo la storia di questo paziente (giovane) americano. Male male...
 

Marilson

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Il dato interessante che i mass media italiani non riportano è quello delle guarigioni complete. A fronte di 259 decessi, si registrano 252 guarigioni. Siamo in pratica a un 50 e 50, mentre fino a qualche giorno fa si registrava un 60% di decessi sul totale dei casi conclusi(con morte o guarigione). Possibile che si tratti di un trend positivo perché, detto terra terra, ci vuole meno tempo per morire che per guarire, quindi, dal punto di vista statistico, è normale che si registrino prima i casi di decesso. Ma è presto per tirare conclusioni, essendoci appunto ancora più di 11 mila casi non ancora conclusi. Vedremo nei prossimi giorni, quando secondo le previsioni dovrebbe esserci il picco.

bisogna fare una precisione sul dato ufficiale delle guarigioni. Il protocollo adottato è abbastanza rigido, due test eseguiti con esito negativo e con almeno 3 giorni senza febbre. Siccome parliamo di grandi numeri, non credo riusciranno a testare tutti quelli che guariscono. Penso che i guariti sono i casi gravi, molti sviluppano semplici fastidi influenzali, gli danno qualche farmaco e li mandano a casa. Non ci sono mica 12 mila persone ricoverate in ospedale!
 
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bisogna fare una precisione sul dato ufficiale delle guarigioni. Il protocollo adottato è abbastanza rigido, due test eseguiti con esito negativo e con almeno 3 giorni senza febbre. Siccome parliamo di grandi numeri, non credo riusciranno a testare tutti quelli che guariscono. Penso che i guariti sono i casi gravi, molti sviluppano semplici fastidi influenzali, gli danno qualche farmaco e li mandano a casa. Non ci sono mica 12 mila persone ricoverate in ospedale!
Da quello che ho letto, mettono tra i guariti quelli dimessi dagli ospedali. Però sul punto non ho certezze.
Resta il dato delle guarigioni che percentualmente sta crescendo rispetto ai decessi. Ora siamo al 57% di guarigioni sul totale dei casi conclusi(fino a una settimana fa avevamo il 57% di decessi). Due giorni fa i casi di guarigione sono stati il doppio di quelli di decesso, tra ieri e oggi quasi il triplo.
Troppo presto per tirare un sospiro di sollievo, ma sembriamo essere sulla buona strada. Fermo restando, ovviamente, che dal punto di vista umano stiamo parlando comunque di centinaia di morti.
 
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