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CorSera: Il derby di Milano è un crocevia fondamentale per il Milan di Max Allegri, che punta a superare la sua fama di "ammazzagrandi" per restare in corsa Scudetto, dopo aver perso troppi punti contro le squadre considerate "piccole" (7 su 9). L'obiettivo del tecnico è rimanere in vetta fino a marzo. Il match di San Siro, pur non essendo decisivo a novembre, è cruciale: una vittoria varrebbe il sorpasso sull'Inter, un pareggio manterrebbe i due punti di distacco attuali, mentre una sconfitta allargherebbe il divario a 5 lunghezze. Allegri è stato scelto per la sua grande esperienza (517 panchine in Serie A contro le 24 di Chivu), un fattore importante ma non una garanzia. Il processo di "allegrizzazione" della squadra è a buon punto ma non completo: la difesa è notevolmente migliorata rispetto alla scorsa stagione, subendo solo 9 gol (quarto miglior reparto). Il rientro del leader di centrocampo Adrien Rabiot, fedelissimo di Allegri e assente per infortunio muscolare per un mese, sarà preziosissimo. A preoccupare è il modesto apporto dell'attacco: ad eccezione di Christian Pulisic (capocannoniere con 4 centri), sia Santiago Gimenez (ancora a parte ieri) che Christopher Nkunku hanno deluso rispetto ai 70 milioni di investimento. Per il derby è atteso il debutto della coppia Pulisic-Leao, su cui Allegri nutre grande fiducia. Tuttavia, a gennaio il tecnico si aspetta un rinforzo in attacco, con un "nove" autentico: piace il tedesco Fullkrug del West Ham, mentre il sogno Lewandowski è rimandato all'estate.