Viecca(Sacco):"Nessuna ondata,stop allarmismo"

Andris

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Il primario dell'ospedale Sacco, presidio covid di Milano, fa eco alle parole di Zangrillo settimana scorsa e riporta di non vedere alcuna emergenza in atto per cui non si capacita del terrorismo mediatico e politico.

"Al pronto soccorso dell'ospedale Sacco non c'è nessun affollamento di pazienti Covid.
I ricoverati sono 20, un numero fermo da giorni, mentre nei giorni di picco se ne registravano più di 30


Ovviamente siamo in allerta e pronti ad affrontare le emergenze, ma non c'è allarme.

La storia dei virus peraltro insegna che diventano più contagiosi e meno letali per poter sopravvivere.
Nel giro di due tre mesi, se le vaccinazioni proseguono, inizieremo a vedere la luce.

Questa campagna allarmistica distolga l'attenzione da chi ha altre patologie, gli altri malati non possono essere considerati di serie B.
Rischiamo di ripetere quello che è successo già in primavera quando chi aveva i sintomi dell'infarto non andava al pronto soccorso per paura del contagio.
Qui al Sacco ora prendiamo al pronto soccorso solo chi che si presenta spontaneamente coi sintomi dell'infarto, ma non più chi chiama al 118, come da indicazioni in questa fase
".


Agi
 

Andris

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BOOM !!!

e ora sotto fino a domani mattina nei commenti nel provare a screditare il professore primario :muhahah:
questo non va ogni giorno in tv,già un'opzione di meno...partenza in handicap eh

peccato sia troppo lungo per metterlo tutto in firma


che bel protocollo sugli infarti...quando lo scrivevo non ci credeva qualcuno
 

Darren Marshall

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In questo momento la situazione è stazionaria, ma come ormai abbiamo visto durante quest'anno sembra sia praticamente questione di tempo, ogni nazione ha avuto tempi diversi riguardo la gravità delle varie ondate ma alla fine son sempre arrivate. Speriamo che le misure attuate siano sufficienti ad evitare un altra ondata, secondo me superato questo inverno la strada sarà in discesa e verso il ritorno alla normalità.
 

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Aspettiamo che riaprano le sQuole. Poi vediamo che rumba...
 

Andris

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In questo momento la situazione è stazionaria, ma come ormai abbiamo visto durante quest'anno sembra sia praticamente questione di tempo, ogni nazione ha avuto tempi diversi riguardo la gravità delle varie ondate ma alla fine son sempre arrivate. Speriamo che le misure attuate siano sufficienti ad evitare un altra ondata, secondo me superato questo inverno la strada sarà in discesa e verso il ritorno alla normalità.

alla faccia dello stazionamento,vogliono la regione tutta rossa e poi nei presidi covid del capoluogo non c'è emergenza
non ci vedi qualcosa di strano ?
 

Darren Marshall

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alla faccia dello stazionamento,vogliono la regione tutta rossa e poi nei presidi del capoluogo non c'è emergenza
non ci vedi qualcosa di strano ?

Pensano di prevenire una forte terza ondata che sarebbe per noi devastante. Non avendo fatto un lockdown vero e proprio con la seconda ondata siamo rimasti a circa 2.500 TI occupate come base di partenza. È un numero elevato, immagina i numeri della seconda ondata o della prima che si sovrappongono a 2.500 TI già occupate, sarebbe un disastro.
La seconda ondata iniziò con pochi centinaia di posti TI occupati per covid.
 

Andris

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Pensano di prevenire una forte terza ondata che sarebbe per noi devastante. Non avendo fatto un lockdown vero e proprio con la seconda ondata siamo rimasti a circa 2.500 TI occupate come base di partenza. È un numero elevato, immagina i numeri della seconda ondata o della prima che si sovrappongono a 2.500 TI già occupate, sarebbe un disastro.
La seconda ondata iniziò con pochi centinaia di posti TI occupati per covid.

un lockdown preventivo perchè non sono capaci di ricavare altri posti di terapia intensiva e relativo personale.
eccellente.

eppure in piazza vedevo medici con cartelli tipo "liberate 24.000 medici"
siccome ne abbiamo troppi non possiamo far lavorare questi specializzandi,lasciamoli a casa dai.
evviva la burocrazia che blocca concorsi e tutto il resto
 
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Il primario dell'ospedale Sacco, presidio covid di Milano, fa eco alle parole di Zangrillo settimana scorsa e riporta di non vedere alcuna emergenza in atto per cui non si capacita del terrorismo mediatico e politico.

"Al pronto soccorso dell'ospedale Sacco non c'è nessun affollamento di pazienti Covid.
I ricoverati sono 20, un numero fermo da giorni, mentre nei giorni di picco se ne registravano più di 30


Ovviamente siamo in allerta e pronti ad affrontare le emergenze, ma non c'è allarme.

La storia dei virus peraltro insegna che diventano più contagiosi e meno letali per poter sopravvivere.
Nel giro di due tre mesi, se le vaccinazioni proseguono, inizieremo a vedere la luce.

Questa campagna allarmistica distolga l'attenzione da chi ha altre patologie, gli altri malati non possono essere considerati di serie B.
Rischiamo di ripetere quello che è successo già in primavera quando chi aveva i sintomi dell'infarto non andava al pronto soccorso per paura del contagio.
Qui al Sacco ora prendiamo al pronto soccorso solo chi che si presenta spontaneamente coi sintomi dell'infarto, ma non più chi chiama al 118, come da indicazioni in questa fase
".


Agi

Per forza io e chi conosco, tranne andare al lavoro (isolati) é due mesi che non usciamo di casa.
Ci mancherebbe anche che fossimo in emergenza.
Non resterebbe che spararsi.

É la dimostrazione che limitare i contatti é utile e come dice lui tra 2/3 mesi, grazie ai vaccini (sperando che i No-Vax abbiano la compiacenza di farsi i cavoli loro per 6 mesi) potremo iniziare a vedere la luce .

Speriamo di poter fare un’estate piú tranquilla, tipo l’anno scorso e di uscirne definitivamente in autunno.

Occhio Peró che in tanti paesi vicini (Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Germania..) la situazione é nera.
É un attimo re invertire la rotta (ci sono comunque 500 morti al giorno)
 
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Pensano di prevenire una forte terza ondata che sarebbe per noi devastante. Non avendo fatto un lockdown vero e proprio con la seconda ondata siamo rimasti a circa 2.500 TI occupate come base di partenza. È un numero elevato, immagina i numeri della seconda ondata o della prima che si sovrappongono a 2.500 TI già occupate, sarebbe un disastro.
La seconda ondata iniziò con pochi centinaia di posti TI occupati per covid.

Inoltre un minimo di teoria delle code.

Non é tanto importante quanto é grosso il serbatoio, ne se é pieno 1/4, 1/2 o 3/4.

Se l’acqua che entra é di piú di quella che esce, in poco tempo, o in un pó piú di tempo il serbatoio straborda.
Se l’acqua entrante é minore o uguale di quella che esce il livello del serbatoio, grande o piccolo che sia, non preoccupa.

Ergo, non é tanto importante quanti posti abbiamo, quanti medici abbiamo, quello é fondamentale quando sei giá nella m.

Ma per evitare di finirci devi ottenere che che entra in ospedale sono meno di quelli che escono (possibilmente sulle loro gambe). Quindi é fondamentale il lockdown, non assumere specializzandi.
 
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