Tutti hanno il diritto di esprimere il proprio pensiero ma tutti dovrebbero usare il modo giusto per farlo, il problema è che qui Trump ha soffiato per tanto tempo sulla fiammella della rivolta per i presunti brogli ed il risultato è che una manifestazione diventa un qualcosa di violento (perchè entrare nel parlamento per bloccare una sessione è una protesta violenta non può essere vista come protesta pacifica).
Se Trump voleva avere ragione doveva andare nei tribunali e alla corte suprema con le prove dei brogli. Però ad oggi in tutti i ricorsi nei tribunali/corte suprema non ci sono state evendenze e sono stati respinti tutti. Quello alla corte suprema è esemplificativo visto che la composizione ad oggi è 6 repubblicani (3 messi da trump e 3 da Bush) e 3 democratici. La corte suprema all'unanimità ha detto che le elezioni sono valide.
Concordo inoltre la teoria del “grande complotto” perde via via consistenza manca mano che di questo “complotto” dovrebbe iniziare a far parte il mondo intero e a me, ad ora, nessuno é venuto ad istruirmi.
Infine, se proprio dietro c’é la convinzione che é tutto truccato e che le elezioni non gliele faranno mai vincere usando la truffa....
Soluzione....?
Iniziamo a lasciare spazio per fomentare. Una rivoluzione o isogna iniziare a reprimere e smontare nelle fondamenta questi serbatoi di fake news?
Perchè alla fine la questione di fondo é questa. Il percorso intrapreso da questo combinato di mondo parallelo di notizie “libere” e rifiuto di accettare quello che tutte le istituzioni (seghi elettorali, giudici, funzionari statali, corte suprema, fbi, Cia, NSA..) dicono non puó che portare a quello che si é visto accennato ieri: una rivolta.
Si lasceranno le cose seguire il loro corso, magari rischiando a breve una guerra civile (con festeggiamenti di Putin e soci) oppure si passerá ad una immediata azione repressiva chiudendo e vietando certe cose, affrontando il problema finchè é ancora gestibile?