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Assurdo caso di censura in salsa "cancel culture", di cui si è resa protagonista l'Università Bicocca.
Un corso su Dostoevskij è stato annullato per protesta anti-russa.
A denunciarlo il prof. Paolo Nori, che sconfortato legge una lettera ricevuta dalla sua università:
"Io penso che quello che sta accadendo in Ucraina sia una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi, queste cose qua, sono cose ridicole: censurare un corso è ridicolo.
Non solo essere un russo vivente, oggi è una colpa, in Italia, anche essere un russo morto. Che quando Dostoevskij era vivo nel 1849 fu condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita."
La rettrice fa dietrofront dopo condanna unanime di tutti i partiti, da sinistra a destra.
Un corso su Dostoevskij è stato annullato per protesta anti-russa.
A denunciarlo il prof. Paolo Nori, che sconfortato legge una lettera ricevuta dalla sua università:
"Io penso che quello che sta accadendo in Ucraina sia una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi, queste cose qua, sono cose ridicole: censurare un corso è ridicolo.
Non solo essere un russo vivente, oggi è una colpa, in Italia, anche essere un russo morto. Che quando Dostoevskij era vivo nel 1849 fu condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita."
La rettrice fa dietrofront dopo condanna unanime di tutti i partiti, da sinistra a destra.